I giorni della merla.

Giorni di grande freddo e di malanni: i bambini stanno meglio, ma le nonne sono KO!
A me ieri è venuta la febbre, ma oggi sto meglio; l’ altra nonna invece è ancora alle prese con febbre e mal di gola.
E intanto aspettiamo la grande ondata di freddo che tutti preannunziano…. i giorni della merla quest’ anno avranno un prolungamento imprevisto.

In partenza.

Sono in partenza per l’ Emilia : il nipotino Davide ha di nuovo mal di gola e necessita di un periodo di “vacanza” supplementare.
Pertanto a risentirci dall’ Emilia.

Una bella storia.

Questa mattina ho ricevuto via e.mail questa storia che mi pare meriti di essere raccontata:

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza.
L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.

Parlarono della loro moglie delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.

Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.

L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno.

La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.

In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo .

Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicino al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.

L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori da quella finestra.
L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. ‘Forse, voleva farle coraggio..’ disse.

Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.

Un dolore condiviso è dimezzato, ma la felicità condivisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.

L’oggi è un dono, e per questo motivo che si chiama presente.

Sincerità.

Stamattina Davide si è alzato con febbre e mal di gola, quindi si è subito preoccupato di avvisare le sue maestre della scuola materna .
La sua mamma ha fatto il numero e lui con una voce che rivelava tutta l’ infiammazione del suo cavo orale si è scusato :
– Sai, maestra, oggi non posso venire all’ asilo: sono malato ….
– Oh, mi dispiace – dice la maestra – spero che tu guarisca presto così puoi tornare a scuola! –
– Ma io non voglio venire a scuola, non mi piace…- ha detto Davide con estrema sincerità.

Evadere le tasse è peccato !


Bagnasco al Consiglio della Cei ha detto le parole che molti aspettavano: Evadere le tasse è peccato!!!
Finalmente anche i Vescovi Italiani hanno capito che se si appartiene a una comunità e se si godono i beni che la comunità stessa mette a nostra disposizione, ne consegue che è dovere di tutti contribuire al funzionamento e al mantenimento di questi beni/servizi e ne consegue ancora che chi non adempie a questo dovere va bollato come LADRO.!!!
Forse a causa del lungo contenzioso con lo Stato Italiano, la Chiesa non si è mai pronunciata su queste questioni che riguardano il rapporto tra Stato e cittadino e molti dicono che anche la Chiesa ha approfittato della scarsità e inefficienza dei controlli in fatto di evasione , ma dopo queste parole nessun alibi è ammesso, nè da parte dei cattolici, né tanto meno da parte delle gerarchie ecclesiastiche.

Benvenuto, Emmanuel!

A Erba da alcuni mesi vive una piccola comunità di rifugiati assistiti dall’ amministrazione comunale e dalla Caritas . Qualche giorno fa è nato, da una coppia nigeriana, il piccolo Emmanuel, che dovrà sottostare alle assurde leggi sulla cittadinanza approvate dal governo Berlusconi e fino a quando avrà 18 anni dovrà continuamente chiedere il rinnovo del permesso di soggiorno.
Credo che si debba fare qualcosa per ovviare a questa assurdità, a meno che si voglia ottusamente perseguire il fine di allevare in mezzo a noi una generazione di cittadini-fantasma che si vedrà autorizzata dall’ insensatezza delle leggi a diventare nemica della società in cui vive e che lo vuole relegare a uno stato di perenne inferiorità.

“Il dubbio”

E’ una sequenza altamente drammatica del film “Il dubbio”. Il tema della pedofilia, all’ interno di una scuola cattolica americana , dà modo di delineare alcuni personaggi che restano scolpiti nella mente grazie anche a un cast di attori veramente bravissimi.
Merryl Streep è come sempre insuperabile: dà vita a una suora attempata e irrigidita nel suo ruolo di preside di ferro, ed è incredibile la verità che riesce a calare in ogni sua espressione,in ogni suo gesto, in ogni sguardo.
Altrettanto bravi sono gli altri attori che la circondano e un esempio è proprio la protagonista della breve sequenza che compare nel video: una madre che avverte l’ omosessualità del figlio e vive fino in fondo il dramma che questa scoperta ha determinato in famiglia, ma allo stesso tempo lei ama suo figlio così com’ è.

Di solito dimentico facilmente le storie raccontate nei film che ho l’ occasione di vedere : certo ” IL DUBBIO” non correrà questo rischio.