Gennaio 2012


Amo questo gennaio:
l’aria gelida, il cielo azzurro,
i tramonti infuocati, il sole che indugia
più a lungo sull’ orizzonte.
E tra l’ erba inaridita dal gelo
trovo già le viole e le primule
fiorite sfidando la brina
Le gemme cominciano a ingrossarsi:
l’ inverno appena cominciato
parla già di primavera
e di promessa di vita nuova

Tra Scienza e poesia.

Non avevo mai sentito parlare di Scienza Olistica; il primo approccio mi è capitato quest’ anno all’ UTE (Università della Terza Età).

C’ è molto materiale su internet in proposito e credo che ognuno possa farsene un’ idea. Per quanto mi riguarda, pur restando un po’ perplessa dalla “pretesa” di sovvertire ogni campo della conoscenza secondo una nuova ottica, resto affascinata dal tentativo di far convergere mondi ritenuti fino ad ora inconciliabili, come la scienza che studia i fenomeni naturali secondo metodi sperimentali e la poesia, la filosofia, la spiritualità.

E’ una scienza che porta a concludere che “Nessuno è mai solo” perché ogni essere vivente o inanimato esiste solo in quanto somma di “relazioni”.

Non so quanto credito possa riscuotere nel mondo scientifico questa nuova disciplina, ma merita certamente la mia attenzione e questa segnalazione vuole essere uno stimolo per coloro che sono curiosi
per predisposizione genetica, come me.

Omaggio ad Alì

Repubblica dedica un bellissimo articolo al 70° compleanno di Cassius Clay , ribattezzato Mohammed Alì quando, contrario alla guerra nel Vietnam, rifiutò di arruolarsi e gli fu tolta la licenza per continuare a salire sul ring.
Io non capivo molto di pugilato, ma quando trasmettevano alla TV i suoi incontri cercavo sempre di non perderli: era leggero come una piuma, elegante nei movimenti, la sua più che una boxe era una danza: era bellissimo !
In omaggio al suo glorioso passato gli fu chiesto di accendere il fuoco di Olimpia ad Atlanta; era già malato da tempo e i danni del parkinson erano evidenti. Fu un momento molto commovente, che riempì di lacrime gli occhi di mezzo mondo….
Auguri, Alì, grande atleta e uomo coraggioso sul ring, nei momenti della notorietà e nell’ affrontare la malattia …

Da queste foto balza agli occhi il contrasto tra l’ immagine del pugile emblema della perfezione fisica e del controllo del proprio corpo e la decadenza precoce (aveva solo 54 anni ad Atlanta) non dissimulata , ma mostrata con coraggio.

Il calicantus.

Facendo una passeggiata, ho intravisto al di là di una recinzione un grande arbusto di calicantus fiorito. Ho insinuato la mano tra i paletti del recinto e sono riuscita a strappare un rametto, proprio come quello della foto. E’ un fiore dal profumo delicatissimo, che non teme il freddo e che anticipa di solito la fioritura di tutti gli altri fiori primaverili. Quest’ anno però è stato battuto dalle viole, qui già numerose, e dalla mia primula stravagante che continua a fiorire già da due mesi!!!calicantus

Tempo di cambiamenti.

Poche sere fa , in un talk-show televisivo su non so quale canale,il filosofo Cacciari diceva che stiamo vivendo un momento simile a quello succeduto alla crisi e poi alla caduta dell’ Impero Romano.
Oggi viviamo la fine dell’ Occidente.
Trent’ anni fa abbiamo vissuto la fine del comunismo. Ricordate le ondate migratorie di polacchi, albanesi, ucraini? Ricordate le immagini dei disperati che morivano di fame e di freddo per le vie di Mosca?
Allora forse molti tra noi dicevano quasi con qualche compiacimento :- L’ avevo detto che non poteva durare troppo a lungo un sistema come quello comunista che comprime e annulla le libertà individuali. Il nostro sistema economico è un’ altra cosa… avrà pure i suoi difetti , ma vuoi mettere?-

Oggi invece assistiamo al declino dell’ occidente che ha fatto sua l’ idea del capitalismo e del mercato, pensando di poter contare su uno sviluppo interminabile, mentre altri capitalismi si stanno affacciando prepotentemente sulla scena mondiale.

Tutto questo porta con sè un rimescolamento di popoli e di culture paragonabili solo alle invasioni dell’ Impero di 1600 anni fa e protrattesi per alcuni secoli, provocando la scomparsa di civiltà e culture millenarie per far posto a nuovi modi di vivere e ad altre culture.

Credo che sia del tutto inutile arroccarsi in difesa dell’ esistente: la storia non si ferma. Sarebbe saggio cercare di capire come si stia evolvendo il mondo per preparasi a guidare questi cambiamenti prima che ci travolgano.
Oggi in chiesa si celebrava la “giornata dei migranti” e il parroco ha colto l’ occasione per parlare dei rifugiati cui il Comune di Erba ha offerto ospitalità, per evidenziare le loro sofferenze, i loro timori, il tormento di essere sradicati dalla propria terra e dai propri affetti.

E’ verso questi uomini e queste donne che va esercitata la virtù dell’ accoglienza in concreto, con gesti che ne favoriscano l’ inserimento e l’ integrazione.
Ricordo delle parole pronunciate tanto tempo fa e che sono ancora e sempre molto valide:” … Da questo riconosceranno che siete miei seguaci: dall’ amore gli uni verso gli altri ”
… E di questi altri non veniva specificato nè il paese di provenienza, nè il colore della pelle, nè la lingua ….

Il “mago” del computer.

Finalmente il black out è finito!
Ddue settimane fa, per sperimentare le mie abilità informatiche mi sono lanciata in una operazione forse troppo ardita: era comparsa su questo blog una scritta innocentissima: è disponibile una nuova versione…. clicca qui…

– Che bello!- mi son detta – chissà che miglioramento potrà venirne al mio blog…..
E clic! …. Di colpo è sparito tutto e da allora non ho potuto mai riaprire queste pagine.
Stasera però è arrivato mio figlio, il mio mago personale del computer … e dopo un lavoro complesso di quasi 3 ore è avvenuta la magia: sullo schermo è ricomparsa la prima pagina di “Nonna on line”

Così da stasera posso ricominciare a scrivere anche qui (oltre che su ELDAS).
Che bello avere un figlio informatico!!

Gennaio 2012.

Amo questo gennaio:
l’ aria gelida, il cielo azzurro,
i tramonti infuocati, il sole che indugia
più a lungo sull’ orizzonte.
E tra l’ erba inaridita dal gelo
trovo già le viole e le primule
fiorite sfidando la brina
mentre le gemme cominciano a inturgidirsi.
L’ inverno appena cominciato
parla già di primavera
e di promessa di vita nuova.