Ospedali nel caos? Non dappertutto.

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Ho avuto molte occasioni di frequentare il Pronto Soccorso di vari ospedali e se nei piccoli centri anni fa non mancavano episodi che mettevano a nudo manchevolezze dovute a scarsa professionalità del personale o a carenze organizzative, nel corso degli anni ho notato via via il miglioramento dei servizi.
Ricordo che una volta sono entrata in un grande ospedale , in un momento in cui l’ epidemia influenzale aveva affollato il reparto di primo intervento.
Ricordo che ne ho avuto un’ impressione di grande efficienza. I medici e gli infermieri presenti sapevano sempre cosa si dovesse fare in ogni momento e i numerosi ricoverati erano assistiti con competenza e tempestivià

Se a Roma gli ospedali più importanti fanno gridare allo scandalo per i disservizi da quarto mondo che vengono denunciati in questi giorni (grazie per questo all’ on. Ignazio Marino) non credo si tratti tanto di carenza di personale (la Polverini infatti dice di aver inviato personale aggiuntivo, che non è mai diventato operativo) ma di sciatteria e disorganizzazione di chi dovrebbe dare i giusti input perchè una struttura tanto importante e complessa possa funzionare al meglio.
Il Ministero annuncia altri controlli e spero che mantenga questa promessa perchè sarebbe anche ora che ognuno risponda personalmente delle proprie responsabilità . L’ Italia è una e se gli ospedali pubblici funzionano in buona parte del territorio devono poter funzionare ovunque: il diritto alla salute è uguale per tutti i cittadini.