Cecilia e il cane-guida.

Un cane guida per Cecilia.

Cecilia è la ragazza cieca di Formigine che ha vinto due medaglie d’ oro nel nuoto alle paralimpiadi di Londra.
Desiderava tanto poter avere un cane-guida per avere una maggiore autonomia negli spostamenti e ora il Comune in cui risiede e la Regione Emilia Romagna hanno deciso di aiutarla a realizzare questo sogno.

Cert Cecilia merita questo regalo : ha dato un grande esempio di coraggio, di forza di volontà e di amore oper la vita e per lo sport a tutti noi ….. ma quanti altri nelle sue condizioni avrebbero bisogno di qualche aiuto e non lo avranno? Aiutando lei, diventata giustamente famosa, si va sui giornali, si fa notizia… aiutare tutti gli altri è solo un costo che non ci si può permettere…

Mais ogm: veleno!!!

Mais OGM: veleno!!!

Ricordo che qualche tempo fa ho visto le foto di alcune pannocchie di mais ogm, confrontate con altre “naturali”: mentre le seconde mostravano i loro bei chicchi di un bel giallo intenso regolarmente distribuiti , le prime avevano chicchi scarsi, irregolari e il loro colore non era affatto uniforme. Il tutto creava una gran brutta impressione.

Ora però non si tratta solo di impressioni: in Francia una lunga ricerca scientifica dimostra che l’ uso prolungato di mais ogm provoca morte prematura, come un veleno.

Il rischio è che gli interessi fortissimi che stanno dietro a queste biotecnologie spingano a nascondere o a minimizzare gli effetti negativi di questi alimenti senza preoccuparsi degli effetti disastrosi sulla nostra salute.
Occorrerà stare all’ erta per non ritrovarci nel piatto una polenta letale! O un giorno potremo liberarci di un marito, divenuto insopportabile, semplicemente facendogli gustare spesso, molto spesso, dei buoni piatti a base di polenta ….

AGGIORNAMENTO del 24/9/2012 : volentieri indico qui di seguito il link di un blog che sostiene tesi che smentiscono i risultati della ricerca francese da me citata.
fedebiotech.wordpress.com

Sintesi di un’ estate movimentata.

Stamattina ho portato via alcuni sacchi di foglie secche e di erba, dato che ieri mi son dedicata alle pulizie all’ esterno della casa.
La grande siccità di quest’ estate che sta per finire ha anticipato la caduta delle foglie di molti alberi e c’ è un gran da fare a mantenere in ordine il giardino.
Mentre rastrellavo le foglie mi veniva da considerare che l’estate si sta portando via un periodo molto intenso per me e per la mia famiglia…tanto intenso che sarà difficile dimenticarlo.

Stava per cominciare l’ estate quando in una notte di pioggia il terremoto ci ha sorpresi nel sonno e sembrava quasi difficile credere che fosse vero….poi dopo pochi giorni la grande fuga dalle case diventate all’ improvviso nemiche …. e allora tutti qui… Un po’ di confusione non è mancata, ma l’ importante era superare il momento della grande paura.
Come dimenticare i sobbalzi col cuore in gola di Elisa durante la notte al minimo rumore e il suo senso di resoinsabilità nei confronti del fratellino? Come dimenticare il coraggio di Davide che, per la prima volta si è trovato lontano da casa senza genitori?
Come dimenticare la sua soddisfazione nell’ imparare a leggere e a scrivere giocando insieme?
E’ stato molto bello poi vedere Davide e Samuele stimolarsi a vicenda per imparare a vestirsi da soli, a mangiare senza fare storie o ad andare sulla bici senza rotelline.

Poi alcuni giorni al mare… Credo di non essere mai stata tanto in acqua in vita mia e mi è piaciuto giocare con Samuele che si divertiva a spruzzarmi o vederlo giocare con le onde quando il mare era più agitato: il bimbo correva incontro all’ acqua che si ritirava per poi scappare gridando quando la vedeva ritornare; anche il mare pareva stare al gioco…

Infine Londra con giornate stranamente calde e soleggiate, le stazioni della metro sempre affollatissime, i grattacieli che continuano a spuntare come funghi , ma senza far mancare un angolo di verde tra l’ uno e l’ altro.

Ora ognuno è tornato alla propria casa , alla propria occupazione, alla normalità…e di questo bisogna essere contenti.

Ladies in lavender

Oggi pomeriggio ho visto alla TV un film che mi è piaciuto molto:
Ladies in lavender”

Cliccando qui potete leggerne la trama e anche una bella recensione, che mette in risalto i tanti pregi del film e degli interpreti, nonchè del violinista che ha prestato la sua arte al giovane protagonista della storia che riassumo brevemente:

due anziane sorelle zitelle che vivono in una casetta su una scogliera in Cornovaglia trovano un giorno sulla spiaggia un giovane in gravi condizioni. Non si sa nulla di lui ,tranne che è straniero. Le due donne inizialmente gli dedicano tutte le loro cure e ci fanno ritenere che riversino su di lui un senso di maternità mai espresso, poi a poco a poco si capisce invece che la vicinanza del giovane ha suscitato, soprattutto nella sorella più giovane, Ursula, un vero amore.
Lei non ha mai conosciuto questo sentimento nemmeno in gioventù e , se prima questo non le aveva mai creato problemi, ora si sente come defraudata dalla vita per non aver vissuto quest’ esperienza e cerca di viverla ora, platonicamente, quasi per colmare quel vuoto che c’ è nella sua vita.
Naturalmente il giovane, dotato di un talento musicale straordinario, se ne andrà incontro al successo e Ursula, non senza sofferenza accetterà il suo allontanamento e ritornerà alla sua tranquilla vita di sempre accanto alla sorella.

Tutto in questo film è molto bello: l’ ambientazione, la recitazione (Maggie Smith è brava come in tutti i film in cui l’ ho vista recitare), la colonna sonora, la delicatezza con cui la storia è stata trattata e la dolcezza con cui sono stati disegnati i personaggi e i loro sentimenti.
Poteva essere facile rendere grottesco l’ innamoramento di una donna ormai vecchia per un giovane che poteva esserle nipote, ma invece tutto è estremamente poetico, mentre par di sentire quel delicato profumo di lavanda che riempie la casa sulla scogliera.

L’ estate sta finendo….

Ieri in aereo ho chiacchierato per tutto il tempo del viaggio con D. di Milano, anche lei di ritorno da Londra dove abita sua figlia con la nipotina di una anno.
Ci siamo ritrovate a parlare di tante cose che ci accomunano , quasi come se le nostre fossero esistenze parallele .
P&P sono venuti a prendermi all’ aeroporto e avevano con sè anche il necessario per la cena : sono stati veramente impagabili!
Oggi a casa, dopo un mese di assenza, sono un po’ frastornata: e’ stata un’ estate molto movimentata con tanta gente che andava e veniva e ora tornare alla routine della vita da donna sola sarà un po’ difficile, ma pazienza!
Ci sono tante cose da fare dentro e fuori, nell’ orto e nel giardino e il lavoro servirà a distrarmi dal pensiero che quest’ estate che sta per finire lascerà il posto a un lungo, malinconico autunno…

Il coraggio di Benedetto.

“Qualcuno pensava che non avesse senso per il Papa salire fino alla Madonna di Harissa per consegnare l’Esortazione apostolica. Troppo rischioso. Diversi media si erano spinti a prevedere la cancellazione del viaggio all’ultimo minuto. Ma Benedetto XVI ha scelto di non tirarsi indietro. La sua presenza in Libano, in un momento così delicato, è il primo segno di cui hanno bisogno non solo i cristiani, ma tutti gli uomini di buona volontà, in questo Paese e in tutta la regione. Con il suo gesto il Papa mostra di credere fino in fondo a quella possibilità di una coesistenza pacifica e arricchente a cui viene dedicato ampio spazio nell’Esortazione apostolica. Il primo messaggio di Benedetto XVI è oggi la sua presenza.”

Cosi` si conclude uno dei tanti articoli che “AVVENIRE.it” dedica alla visita di Papa Benedetto XVI e l`ho copiato e incollato qui perche` esprime proprio quello che mi e` venuto subito in mente quando ho saputo di questo viaggio.
In questi giorni di grande subbuglio e di grande rabbia nei paesi del medioriente il Papa va tra quelle genti a testimoniare la volonta` di pace della Chiesa , che deve trovare le sue radici nel dialogo tra le varie confessioni religiose.
La religione autentica non puo` essere mai motivo di contrapposizione, semmai stimolo al reciproco rispetto;il fanatismo invece trasforma la religione in una clava da brandire contro chi dovresti chiamare “fratello”e la strumentalizza a fini politici.

Papa Benedetto sta dando prova di grande coraggio e si puo` solo sperare che il suo messaggio venga raccolto e porti serenita` in una parte di mondo in cui molti non hanno mai conosciuto la pace.

Davide e la scuola.

Due sere fa in una riunione e` stato comunicato ai genitori di Rolo che la scuola comincera` regolarmente luned[` 17 e che le classi, non essendo piu` agibile l1 antico edificio scolastico di epoca fascista , saranno allocate in parte nel plesso che ospita le scuole medie inferiori e in parte nei locali attigui alla biblioteca Comunale.

Si e` giunti a questa decisione dopo aver prospettato l` idea dei prefabbricati e anche quella di ub rinvio dell`inizio delle lezioni.

Quando Davide ha saputo che lunedi` inizieranno le scuole anche per lui ( che deve frequentare la prima classe) si e` rivolto alla sua mamma con voce supplichevole:
– Sai, mamma, io non sono pronto ad andare a scuola; davvero non mi sento pronto!!!…-
Il furbacchione voleva certo impietosire la mamma, credendo cosi` di poter procrastinare ` l`impatto con la nuova esperienza,,,

Eh, caro Davide, in tanti altri momenti della vita ti sembrera` di non essere pronto o di non essere adeguato ad affrontare esperienze nuove e magari anche difficili, ma poi scoprirai in te la capacita` di affrontarle con successo se saprat impegnarti con buona volonta` e un po` di pazienza….

Settembre… e non solo..

Da quando sono arrivata a Londra, piu` di dieci giorni fa, ieri sera ho visto il primo acquazzone.
Mi dicono che di solito il mese di settembre qui e` molto piacevole e, dopo le proverbiali estati piovose londinesi,regala sole ancora caldo, ma non troppo, cieli limpidi o solo percorsi da grosse nuvole bianche spinte dal vento sempre presente e mai troppo forte, ne` mai troppo freddo.
Sarebbe bellissimo andare in giro a vedere le tante cose belle di questa citta`, ma l` ostacolo di non comprendere la lingua mi trattiene in casa o al massimo mi avventuro qui nei dintorni…

Dopo aver passato la mattina tra qualche faccenda, qualche telefonata e qualche chiacchierata su facebook, nel pomeriggio vado a prendere Samuele che verso le quattro esce dalla sua scuola in South Quay. Ci si arriva con un quarto d` ora di treno: una linea elettrica, senza pilota, che prevede corse ogni due, tre minuti e quindi non c`e` l` angoscia di perderlo.
Giunta alla stazione di South Quay scendo e costeggio un grosso canale che prende l`acqua dal Tamigi e su cui stazionano sempre alcuni grossi battelli. E` una zona un po` lugubre, visto che palazzi tradizionali e grattacieli di vetro sono tutti neri o comunque molto scuri. Anche le acque del canale contribuiscono a darmi un senso di oppressione: sono nere, profonde, increspate dal vento e, immagino, molto fredde.

La scuola potrebbe essere un enorme prefabbricato addossato ai palazzi vicini e vi si accede attraverso un piccolo cortile, che e` anche l` area-giochi destinata ai bambini.

In questi giorni Samuele esce sempre contento e rilassato: sara` perche` quest` anno e` il piu` grande della sua classe, avendo gia` compiuto i 5 anni.

Mi si stringe il cuore al pensiero che la settimana prossima, quando io saro` partita , dovra` restare a scuola fino alle sei di sera….e anche lui comincia a pensarci.