Dai giornali locali…

Oggi due notizie spiccano sui giornali locali:
* Renzi , accoglienza trionfale in città;
* Como resterà capoluogo anche dopo il riordino delle province che la vedrà unita a Lecco e Varese.

Mi pare strano che un città come Como si riscopra all’ improvviso di sinistra (anche se oggi è effettivamente governata da una giunta di sinistra): non sarà forse che Renzi sembra più di destra? non sarà che voglia ripetere le mosse di Di Pietro, che , nato nel PD, se ne è poi staccato per fare un suo partito?

Curioso poi l’ andamento a fisarmonica delle province: è da pochi anni che la provincia di Lecco è stata scorporata da quella di Como e che abbiamo visto cambiare le cartine geografiche sui fascicoli di “Tuttocittà” e ora tutto viene cancellato.
Mi sembrano due notizie che , anche se in modo diverso, testimoniano le convulsioni e la confusione del momento che stiamo vivendo ….il mondo sta cambiando velocemente e non è sempre facile capire quale direzione prendere….

Che ti lamenti?

Modugno canta "la malarazza"
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti…
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti…
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti…
Tu ti lamenti, ma che ti lamenti? Pigghia nu bastune e tira fora li denti…

Un servo tempu fa rinta ‘na chiazza,
pregava Cristu in cruce e ci ricia:
“Cristu, lu me patrune mi strapazza,
mi tratta comu un cane pi la via,
si pigghia tuttu cu la so’ manazza,
mancu la vita mia rici ch’è mia…
Distruggila, Gesù, sta Malarazza!
Distruggila, Gesù, fallo pi mmia! Sì..fallo pi mmia!”
Al link qui in alto si può ascoltare tutta la canzone di Modugno, di cui qui sopra ho riportato solo la prima parte.
Mi pare molto appropriato rievocare questa canzone nel giorno in cui vengono pubblicati i risultati delle votazioni in Sicilia, dove più della metà dei Siciliani si è astenuta !!!!

In quella regione benedetta da Dio per le sue risorse naturali e devastata dagli uomini, le cose vanno molto male e i Siciliani che fanno? Non vanno nemmeno a votare!!! Ma saranno prontissimi a lamentarsi già da stasera !!!!

Io credo che chi non va a votare e non usa l’ unica arma ( “lu bastuni”) che la democrazia gli consente per far sentire la propria voce, perde il diritto di lamentarsi….. Siciliani, solo chi è contento dello status quo può permettersi il lusso di non andare a votare….perciò quando dovrete pagare ticket altissimi per potervi curare, quando vedrete i vostri figli scappare dalla propria casa in cerca di una speranza, non lamentatevi! Ne avete perso il diritto!

Sciopero della fame dei malati di SLA.

Sciopero di 70 malati di SLA.
Solo chi ha avuto in famiglia malati gravi, costretti per anni all’ immobilità e pertanto bisognosi di cure 24 ore su 24, può capire la disperazione dei 70 malati di SLA che si sono visti scippare i fondi a loro destinati con il provvedimento per la stabilità e che ora sono pronti alla protesta più estrema: lo sciopero della fame.

Una malattia che conduca alla tetraplegia, è senz’ altro una tragedia per chi è da essa colpito nel suo corpo, che viene ridotto a un ingombrante scafandro, ma è altrettanto distruttiva per tutta la famiglia su cui si abbatte tale sciagura. Di solito è una donna (madre, moglie, sorella) che accetta di lasciare che la propria vita venga totalmente assorbita dall’ assistenza all’ ammalato, ma questo non basta certo a sopperire a tutte le necessità di cura :ci vuole qualcuno che l’ aiuti nei momenti più cruciali e che le dia il cambio ogni tanto, ci vogliono macchinari costosi e medicinali e una famiglia rischia di scoppiare, sotto questo peso e questa pena.

I soldi in casi simili non possono certo far ritrovare la salute, ma possono consentire di trovare un aiuto infermieristico, possono rendere meno problematica la gestione del malato con appositi sussidi meccanici, possono fare la differenza tra disperazione e rassegnazione.

Questo governo riesce a trovare soldi per i cacciabombardieri, ma taglia i fondi per i disabili gravi e ciò non è ammissibile in un paese civile. Tutti dovremmo appoggiare la protesta dei malati di SLA e contribuire a far sentire il loro grido di dolore.

AGGIORNAMENTO: ricevo nei commenti di Luigi, carissimo amico blogger, una notizia che non riesco a copia-incollare qui e che quindi riassumo con parole mie.

Pare che il ministro Fornero si sia messo in contatto con il promotore della protesta e abbia assicurato l’ interessamento suo personale e degli altri ministri competenti per la risoluzione della vicenda; pertanto lo sciopero della fame è stato fortunatamente sospeso.
Speriamo che i ministri mantengano fede all’ impegno preso!!

Mattei, 50 anni dopo.

Mattei…50 anni dopo.

Cinquant’ anni fa moriva Enrico Mattei, uno degli uomini più rappresentativi della rinascita italiana dopo il disastro della Seconda Guerra Mondiale. Un uomo coraggioso, che ha saputo sfidare i veri poteri forti del suo tempo, per realizzare un sogno: fare dell’ Italia un paese in grado di stare alla pari dei grandi, puntando sul reperimento di fonti di energia in grado di soddisfare le esigenze delle proprie imprese industriali.

Dopo 50 anni ancora molto rimane da scoprire sulla morte di Mattei: si sa che fu la mafia a mettere la bomba sul suo aereo, ma rimangono ancora nell’ ombra coloro che commissionarono il delitto

In un tempo in cui pare che a occuparsi della cosa pubblica siano solo politici e amministratori simili ad avvoltoi interessati solo a spogliare in ogni modo il paese, che dovrebbero custodire e far prosperare, vale la pena ricordare un uomo che si è invece posto l’ obbiettivo del bene comune.

P.S. Al link indicato in alto si può trovar il ricordo della vita e delle opere di Mattei, pubblicato da ENI.

Laura c’è !!!!

Laura c'è …alle primarie.

Laura Puppato è riuscita a presentare tutte le firme richieste dal PD per potersi candidare, perciò chi intende votare alle primarie, potrà indicare anche il suo nome. Cliccando sul link qui sopra si può leggere una bella lettera di Francesca Comencini inviata al movimento di “se non ora quando”, lettera che ogni donna può sottoscrivere.
Non era facile arrivare a superare tutti gli ostacoli che le nuove regole avevano innalzato sul cammino degli aspiranti alla candidatura e ci voleva coraggio a buttarsi nella mischia senza avere alle spalle un grosso apparato, ma la Puppato ha accettato il rischio e la sua determinazione è stata premiata.

Ugualmente l’ eventualità che possa vincere le primarie è oltremodo remota, ma il fatto che ci sia una donna in lizza mi pare renda giustizia all’ impegno di tante donne che si prodigano,non solo in famiglia ma anche nelle istituzioni, per mandare avanti questo paese malconcio.

Le foglie cadono, cadono…

Il mese di ottobre sta per finire e sotto gli alberi si accumulano le foglie che hanno finito il loro ciclo vitale. Niente di più appropriato, a mio avviso, che dedicare a loro e al mese che sta per salutarci le parole della più bella canzone che sia mai stata scritta..

Les Feuilles mortes

Oh, je voudrais tant que tu te souviennes,
Des jours heureux quand nous étions amis,
Dans ce temps là, la vie était plus belle,
Et le soleil plus brûlant qu’aujourd’hui.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Tu vois je n’ai pas oublié.
Les feuilles mortes se ramassent à la pelle,
Les souvenirs et les regrets aussi,
Et le vent du nord les emporte,
Dans la nuit froide de l’oubli.
Tu vois, je n’ai pas oublié,
La chanson que tu me chantais…
C’est une chanson, qui nous ressemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Et la vie sépare ceux qui s’aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable,
Les pas des amants désunis.
Nous vivions, tous les deux ensemble,
Toi qui m’aimais, moi qui t’aimais.
Et la vie sépare ceux qui s’aiment,
Tout doucement, sans faire de bruit.
Et la mer efface sur le sable
Les pas des amants désunis…

Se poi aggiungiamo la musica e la voce stupenda di un Yves Montand in splendida forma, credo che non si possa chiedere di più…
Tu vedi non ho dimenticato …

Traduco brevemente: Vorrei tanto che tu ricordassi quei giorni in cui eravamo amici. A quel tempo la vita era più bella e il sole più cocente di oggi.Le foglie morte si raccolgono a mucchi, vedi non ho dimenticato . Le foglie morte si raccolgono a mucchi come i ricordi e i rimpianti. E il vento del nord li porta nella notte fredda dell’ oblio. Tu vedi non ho dimenticato la canzone che tu mi cantavi. E’ una canzone che ci rassomiglia: Io ti amavo e tu mi amavi Ma la vita separa quelli che si amano, molto dolcemente senza far rumore. E il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi.

La mia traduzione non riesce certo a rendere l’ atmosfera e la dolcezza malinconica del testo originale, opera del poeta Prévert.

Uomini veri.

uomini-contro-la-violenza-sulle-donne-d42626.html

Questa mattina due notizie hanno attirato particolarmente la mia attenzione: forse la notizia che Berlusconi non si ricandida e che ha indetto le primarie nel suo partito (che non c’è più)? Nooooo !!!

Sono due notizie diverse tra loro, ma legate da un comune denominatore: il conferimento della medaglia al valore a Carmela, la ragazza che è morta per difendere la sorella dal macho cavernicolo di turno, e quella che compare nell’ articolo linkato sopra: è iniziata una campagna contro la violenza sulle donne, per iniziativa di un gruppo di uomini…Era Ora!!!
Con tutto quello che sta succedendo, si sono avviate numerose campagne, ma sempre rivolte alle donne, le vittime, per incoraggiarle a ribellarsi e a trovare strategie di difesa, cosa certo lodevolissima, ma mai si era vista una reazione da parte della categoria “UOMINI VERI” per prendere le distanze da una mentalità machista propria di chi non è riuscito a crescere e a vedere nella donna una compagna con uguali diritti, ma solo una preda da possedere.

Mi pare un buon segnale che fa accendere un lume di speranza : forse la morte così assurda e atroce di una ragazzina di 17 anni, che non è fuggita davanti alla furia bestiale dell’ assassino, ma si è lanciata in difesa della sorella, ha scosso anche le coscienze di quella parte della società che fino ad ora aveva voltato la testa dall’ altra parte.

Ieri all’UTE.

Ieri ho ascoltato un’ interessante relazione su animali buoni e animali cattivi e ho saputo come possono diventare feroci le tortore tenute in condizioni ambientali sfavorevoli e come i morsi delle vipere siano spesso meno letali del siero antivipera. Ho imparato anche che gli squali fanno molte meno vittime tra gli uomini di quanto gli uomini ne facciano tra gli squali per poterne utilizzare la sola pinna dorsale (cibo molto apprezzato dai ricchi cinesi).

I lupi poi sono stati per secoli il simbolo della ferocia e per questo hanno rischiato l’ estinzione, ma ora il loro numero è notevolmente aumentato e stanno ripopolando tutte le nostre montagne.

Essi vivono in branchi comandati da una coppia dominante (coppia alfa), che sola può riprodursi; gli altri individui del branco collaboreranno per l’ allevamento dei cuccioli. Le zuffe all’ interno del branco non mancano, ma solo raramente portano alla morte di uno dei due contendenti; quasi sempre uno di essi assume posture di sottomissione che inibiscono la carica aggressiva dell’ avversario.

Ci sono poi gli individui “omega” che hanno il compito di prevenire gli scontri e di limitare l’aggressività dei membri del branco.

Molto più pericolosi dei lupi, per l’ uomo, sono certamente cani e gatti domestici che causano malattie, ferimenti e anche decessi , di cui leggiamo spesso sui giornali.
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GESTIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO: DOPO la parte introduttiva della settimana scorsa , ieri ci sono stati illustrati gli interventi che si stanno mettendo in atto nella vicina Valle Bova per la difesa del erritorio, messo a dura prova da numerose frane in atto. E’ stato nteressante vedere come utilizzando legno dei boschi circostanti e pietre reperite in loco, si riesca a tamponare le ferite che l’ erosione ha apportato alle rocce divenute ormai friabilssime e vedere ricomparire, sotto a spessi strati di detriti e coperture di vegetazione traboccante, antichi sentieri con la loro originaria pavimentazione.