Dopo 16 anni , la fine di un incubo…forse…

Un incubo lungo 16 anni.

Era svanita nel nulla 16 anni fa durante un pic nic in montagna e a nulla erano valsi giorni e giorni di ricerche affannose su quel monte Faito che pareva averla inghiottita. Credo che tutta l’ Italia si sia commossa allora di fronte al dolore dei genitori e in particolare di fronte al dolore e al coraggio della mamma, Maria, che continuava a parlare coi media per chiedere che le ricerche continuassero.

Nel corso degli anni più volte pareva che Angela, quella bimba che aveva tre anni al momento della scomparsa, fosse stata rintracciata: qualcuno diceva di averla fotografata per le vie di Milano o qualcun altro pareva averla riconosciuta nei panni di una zingarella, ma ogni volta la speranza lasciava presto il posto alla delusione e allo sconforto…..ma la mamma continuava a ripetere che sua figlia era viva e che l’ avrebbe riabbracciata un giorno.
Ora pare che la sua incrollabile speranza venga premiata: dal Messico una ragazza che somiglia molto a lei (a Maria)ha contattato la famiglia e dice di essere la piccola Angela, anche se ora ha un altro nome….

Non oso nemmeno provare ad immaginare la sofferenza di questa madre coraggiosa durante tutti questi anni e sarei molto felice se potesse veramente riabbracciare la figlia, anche se forse non potrà più riaverla vicina: Angela ha ora un’ altra famiglia e ha una vita tutta sua: non sarebbe forse giusto sconvolgere un’ altra volta la sua esistenza, pretendendo che ritorni alla sua famiglia naturale. Credo però che mamma Maria abbia già capito tutto questo e che sarà contenta anche solo di rivederla e di saperla felice.

Si può fare sempre qualcosa….

Scuola in Aspromonte.

Ho ancora negli occhi le immagini di certe nostre scuole, che sarebbero più adatte a essere adibite a ripostigli più che a luoghi di educazione e istruzione. Ora sappiamo che questa situazione è in gran parte dovuta non a mancanza di finanziamenti , ma al cattivo uso che si fa del danaro pubblico e viene la tentazione di rassegnarsi, di dire “…non c’è niente da fare….”
Nell’articolo che si può leggere cliccando sul link qui sopra, si racconta invece una storia che riaccende la speranza. Una dirigente scolastica, nominata in una sede difficile come S. Luca in Aspromonte, scrive come è riuscita a rendere bella ed accogliente la sua scuola coinvolgendo tutte le risorse economiche ed umane che l’ ambiente poteva offrire e come da lì è potuta partire anche una nuova impostazione dell’ attività educativa rivolta ai ragazzi.
Questo fatto sta a testimoniare che anche nelle situazioni più difficili si può sempre fare qualcosa per migliorare l’ esistente; quello che ci vuole è un grande amore per la scuola e per i ragazzi, che ad essa chiedono di essere per loro una base di lancio verso un futuro dignitoso.

UTE: medicina.

All’ UTE si è parlato di respirazione e di tabagismo; non è certo il caso che io mi metta a riassumere argomenti così complessi: farei senz’ altro torto al docente , il dr. Alberto Lissoni, che invece ha saputo trattarli in modo chiaro e accattivante.

Nelle immagini è rappresentato il ciclo della respirazione (inspirazione ed espirazione) e l’ aspetto dei polmoni di un tabagista a confronto con quelli sani di un non-fumatore. Mi pare che non servano parole per capire l’ entità dei danni che il fumo può provocare. A buoni intenditori….

Il IV Novembre per me….

Il 4 novembre per me:

è la morte dei miei nonni (uno dei quali giovanissimo);
è la rovina delle loro famiglie numerose, rimaste allo sbando;
è la vita piena di stenti di due bambini diventati poi i miei genitori;
è la povertà della mia famiglia, con mio padre che si alzava quando era ancora buio per andare ai mercati;
è le tante rinunce di mia madre, che usciva col borsellino in mano perchè comprarsi una borsa sarebbe stato un lusso eccessivo.
Gli effetti nefasti delle guerre non finiscono coi trattati di pace.

Samu- Jack: momenti difficili….

Qualcosa deve essere successo. Sarà stato in Irlanda dove Samuele è andato a trovare il nonno Jack o a scuola dove forse scrivere il suo nome richiede molto tempo…. ancora la questione non è stata chiarita dall’ interessato. Fatto sta che Samuele da un po’ di giorni vuole essere chiamato Jack e ha convinto tutti i suoi compagni di scuola a chiamarlo così. La maestra se ne è accorta e ha scritto sul libretto delle comunicazioni scuola-famiglia chiedendo chiarimenti in merito alla strana vicenda.
Interpellato, l’ interessato insiste: – Non voglio chiamarmi più Samuele, voglio chiamarmi Jack V°, il re della strada!!!-
Chissà dove ha sentito questo nome! (su internet ho trovato chec’ è un gioco chiamato “il re della strada” ; ci avrà giocato coi cuginetti irlandesi? Mah!)

E’ un periodo di grande fermento per lui: a complicargli la vita ci si è messa anche una lezione sul corpo umano in cui gli hanno spiegato che è il cervello che comanda ogni nostra azione: manda degli impulsi a ogni parte del corpo, che ubbidisce ed esegue. Da quel momento Samu-Jack prende a pretesto questa nozione per deresponsabilizzarsi: non è mai colpa sua se fa i capricci, ma di quel suo bizzarro cervello che comanda strane cose…..

2 novembre di luce.

Oggi è stata una stupenda giornata d’ autunno: cielo limpido, magnifico sole, temperatura attorno ai 20 gradi a mezzogiorno…
Le montagne e i boschi qui attorno offrono spettacoli stupendi: certi alberi pare vogliano restituire al sole tutta la luce che gli hanno rubato durante l’ estate, tanto le loro foglie ingiallite risplendono sotto i suoi raggi.
Sul lago c’era tanta gente a godersi la bella giornata e anche il parco cittadino era pieno di bambini come in estate.

Solo passando accanto ai cimiteri,assediati dalle auto in sosta, potevi ricordarti che oggi è il giorno dei morti e ti veniva da pensare a tutti coloro che a poco a poco sono scomparsi intorno a te: persone che hanno accompagnato il tuo cammino per molti anni, per una vita intera o anche per molto meno tempo, ma ti hanno lasciato qualcosa di sé….

Solitamente la malinconia di questa ricorrenza trova sfondo adeguato nel tempo grigio e freddo dell’ inizio di novembre; quest’ anno no : forse i morti sanno che ci sono già tanti problemi a oscurare il nostro orizzonte e hanno voluto consolarci con una radiosa giornata di sole per farci sentire che la morte non cancella il bene che ci ha legato a loro.

Mafia in attesa

Mafia in attesaCredo che in questo articolo , Ingroia, il magistrato di Palermo, abbia ben spiegato il motivo dell’altissima astensione in Sicilia: la mafia non ha ancora avuto modo di stringere nuovi patti con chi può essere in grado di favorire i suoi affari e sta ad aspettare che il quadro si chiarisca.

Certo Crocetta, il nuovo governatore della Sicilia, può felicitarsi con se stesso per essere il primo presidente di centro sinistra della Regione e anche perchè è stato eletto nonostante si sia dichiarato gay.

In una regione in cui gli omosessuali , fino a poco tempo fa, venivano indicati al pubblico ludibrio (mi raccontava un siciliano anziano che i ragazzi li prendevano a sassate nella via) un risultato elettorale di questo genere segna senz’ altro una svolta nella mentalità della gente …..ma se la mafia sta alla finestra, prima o poi andrà alla carica e per il nuovo Presidente (o governatore) non sarà certo facile resistere alle sue bordate.

Toccherà ai Siciliani non lasciarlo solo ….e anche alle istituzioni democratiche del nostro paese.