Precarietà….da terremoto.

Tornando a Rolo,( non c’ ero più tornata dopo il giorno della prima scossa), mi ha fatto molta tristezza passare per la piazza transennata , ma mi ha fatto ancora più tristezza assistere alla messa festiva in uno stanzone, che tempo fa doveva essere un magazzino, perchè la chiesa è inagibile…Ormai la gente qui deve averci fatto l’ abitudine, ma per me vedere quel tavolino che faceva da altare, i fiori sistemati su due davanzali di ex-finestre, vedere scomparire il celebrante prima della Comunione per andare a prendere le ostie visto che lì non c’ era nessun tabernacolo, mi ha fatto sentire tutta la precarietà che il terremoto di otto mesi fa ha portato in questo piccolo paese , che pure è stato fortunato rispetto a molti altri centri della zona.