Leggendo l’ articolo de “La Provincia di Como” vien da pensare che non sempre si deve aspettare che siano le istituzioni A prendere provvedimenti per migliorare la qualita’ del nostro stare insieme.
Lo stato da una parte incentiva il gioco d’ azzardo in vari modi (slot machine, gratta e Vinci, lotto, superenalotto, ecc….) , dall’ altra istituisce poi centri per il recupero di coloro che rovinano se stessi e le proprie famiglie proprio accanendosi a tentare la fortuna.
Il giornale che ho citato sopra si e’ fatto promotore di una iniziativa degna di attenzione: invita i cittadini a segnalare i bar “Slot free” (senza macchinette per giocare)’ I cui proprietari o gestori non vogliono piu’ sentirsi corresponsabili di quella che e’ ormai una piaga sociale.
Credo che questo sia un bel modo per incoraggiare anche altri locali a seguire questa strada: gli antichi diceva no che il denaro non puzza, ma sarebbe ora di cominciare a dire invece che e’ bene rinunciare al denaro che trasuda dolore e a volte Anche sangue.