Caterina : una donna modernissima.

S. Caterina da Siena moriva 633 anni fa . Veniva da una famiglia tanto modesta da non poterle pagare la dote prevista per entrare nel monastero delle Domenicane. Caterina si ammalò gravemente per il dispiacere e ottenne in seguito il permesso di farsi Terziaria. Era analfabeta e tentò di studiare il latino, lingua usata dalle sue consorelle per pregare, ma non le riuscì. Cominciò a dedicarsi alla cura dei malati più gravi e abbandonati da tutti e per questo si sparse presto la  fama della sua carità in Siena e nelle città vicine. Cominciò a dettare lettere per governanti principi italiani e stranieri invitandoli a por fine a guerre e inimicizie; scrisse anche al pontefice per convincerlo a tornare  a Roma .

In un tempo in cui le donne erano considerate non certo alla pari con gli uomini, lei riuscì a farsi ascoltare e a meritarsi il rispetto da parte di uomini sapienti e potenti, che spesso seguirono i suoi consigli.

Ancora oggi i suoi scritti rivelano tanta illuminata sapienza da essere nominata Dottore della Chiesa. Visse solo 33 anni (1347-138o), ma nel breve tempo avuto a disposizione ha saputo lasciare una traccia indelebile nella storia.

In Emilia: saggio di fine anno, al tempo del dopo-terremoto….

Ieri mattina, approfittando di una tregua del maltempo sono venuta in Emilia: Non c’ era traffico sull’ autostrada e ho avuto modo di godere la vista del paesaggio che mutava via via, ma che mostrava sempre il vestito migliore : quello che la primavera gli ha fatto indossare. E’ incredibile quanto sia bello il verde dei prati e delle foglie appena nate! E quante sfumature !

Nel pomeriggio abbiamo accompagnato Davide a Novi per il saggio di fine anno di karate: quasi quattro ore in cui le squadre di diverse paesi si sono avvicendate sulle varie pedane. C’ erano molti genitori ad assistere, prima entusiasti e poi via via sempre pià stanchi. Davide si è comportato molto bene e ha eseguito tutte le prove. Alla fine medaglie e applausi per tutti!!!

C’ era un bel clima di festa, anche se dalla porta aperta si potevano vedere operai e macchine al lavoro per abbattere ciò che è rimasto in piedi della scuola dopo il terremoto: anche di domenica la reazione al disastro continua….