UTE: un pomeriggio in compagnia di due grandi.

Ieri all’ UTE si è parlato di due personaggi molto diversi tra loro, ma certo due giganti : Boccaccio e S. Agostino.

Dopo aver gustato l’ ascolto della sapiente lettura di alcune novelle del Boccaccio da parte della prof. Meggetto , è venuto il momento della filosofia  e la prof. Tatafiori Dopo averci illustrato a grandi linee la biografia di S. Agostino, ci ha poi introdotto alla conoscenza del suo pensiero , fondamentale ancora dopo quasi duemila anni per il Cristianesimo.

Al link qui sotto potrete trovare la sua biografia (corredata anche di fumetti ) e il suo pensiero. Peccato che non ci troviate la passione espositiva dimostrata dalla nostra docente.

S. Agostino.

 

Bambini di strada….

Oggi si dovrebbe riflettere sul tristissimo fenomeno dei bambini di strada, ma  mi mancano le parole ….come descrivere le pene di bambini piccolissimi abbandonati a se stessi, che trovano, come unica mano  tesa, quella di altri bambini che vivono nelle stesse condizioni? Esposti ad ogni violenza , ad ogni sopruso, sono spesso figli di ragazzi di strada poco più grandi di loro……

Che mondo è quello in cui milioni di creature innocenti si vedono negato ogni diritto?

Dopo Ballarò: ….Vandana,…. ambientalismo……olismo.

Già mi è capitato di parlare di Vandana Shiva (cliccando qui sul suo nome saprete qualcosa in più di lei e della sua vita).

Questa signora indiana era l’ altra sera a Ballarò e ha avuto un compostissimo scontro con Serra, uno dei finanziatori di Renzi, a proposito del modo di intendere l’ economia e la finanza.  Vandana Shiva  contrasta il sistema odierno che governa il mondo in funzione dell’ arricchimento di pochi a scapito dell’ impoverimento progressivo dei popoli e dice che le risorse della terra sono sufficienti a nutrire tutta la popolazione mondiale, se però mettiamo al centro del nostro operare non il profitto, ma  il rispetto per l’ uomo e per l’ ambiente.

Qui potete capire meglio quali idee questa grande donna stia portando avanti da decenni, ottenendo anche riconoscimenti importanti.

Questo modo di concepire il nostro modo di occupare la Terra, mi richiama le lezioni di Scienza olistica  del prof. Damiani all’ UTE. Anche l’ olismo dice che nessuna scienza può prendere in esame un singolo fenomeno o aspetto della realtà, isolandolo dal contesto. Tutto è RELAZIONE  e questa sintesi viene ben espressa da questa breve composizione del docente sopra citato:

INTRECCI

Semi d’ Acqua crescono nell’ Aria

respirando la Terra

evaporata dai passi del nostro vivere.

E fioriscono gocce di pioggia

che cadendo, fluttuando nello Spazio,

calmano la sete del Fuoco solare.

 

Speranza contagiosa.

Stamattina lezione alla Scuola di Italiano per stranieri.  Contrariamente a quanto accadeva da qualche tempo, il gruppetto era abbastanza numeroso, anche se composto per la maggior parte da persone che non avevano mai frequentato al mattino.

Vengono da Liberia, Moldavia, Algeria, Brasile, Romania. Sono tutti giovani e con tanta voglia di imparare. Una ragazza è qui da appena sette mesi, ma parla e legge benissimo l’ italiano, solo per averlo studiato assieme al figlio che frequenta le scuole. Una coppia di moldavi , entrambi laureati, si adatta qui a lavori non certo adeguati al proprio livello di preparazione:  il loro titolo qui non viene riconosciuto.

Una giovane mamma è arrivata con carrozzina e figlioletta al seguito e ogni tanto la attaccava al seno per allattarla. A un certo punto l’ ho presa io in braccio per consentire alla madre di scrivere un esercizio. Dopo un po’ si è giustamente ribellata, ma poi veniva (già cammina, la piccoletta!)a stuzzicarmi e a sorridermi per farmi capire che potevamo anche continuare sulla strada dell’ amicizia.

Ho imparato che in Moldavia si parla il rumeno e che il russo oggi si studia come seconda lingua.

Mi piace insegnare a questi ragazzi: si viene contagiati dalla speranza nel futuro che li ha spinti a venire qui.

 

UTE : letteratura dialettale.

Oggi il dr. Ghioni , dopo un breve excursus su i temi da lui svolti in questi 18 anni all’ UTE, ci ha  presentato le poesie di Cesare Mainardi, un ingegnere milanese dalla sensibilità squisita. Copio e incollo qui di seguito una delle poesie che abbiamo avuto l’ opportunità di gustare , grazie all’ ottima lettura del sig Gottardi.

In essa il Mainardi paragona il poeta a una pianta che cresce sola e abbandonata tra i palazzi della città  e nessuno gode del suo forire e della sua ombra. Anche il poeta non ha più una missione etico-educativa: la sua poesia non illumina più nessuno.

Pianta a Milan (1959)Grattaciei motrient
drizzaa su sui trabucch
de cement,
tanabus e bottegh
alla lus
sputtanda del neon
fann la guardia a ona pianta
che hann logaa
– lì –
per legria della gent.Quand l’è april
la mett foeura i sò frasch.
Poeu d’estaa la se sbatt
per tegnissij bei franch
e fagh ombra a nissun.
E la viv – de per lee –
se sa minga comè.

O poetta, anca tì
intramezz alla gent
che sta su sui trabucch
de sambus,
doggionaa da guardian
dur e gnucch
te se sbattet tutt l’ann
per fagh lus a nissun.
E te vivet
– tì –
de per ti
se sa minga comè.

Albero a Milano (1959)Grattacieli tristi
rizzati sui trampoli
di cemento,
stambugi e botteghe
alla luce
svergognata del neon
stanno a guardia di un albero
che hanno collocato
– lì –
per far allegra la gente.

Quand è aprile
mette fuori le foglie.
Poi d’estate si affanna
per serbarsele ben salde
e fare ombra a nessuno.
E vive – solo –
non si sa come.

Oh poeta, anche tu
frammezzo alla gente
che si regge sui trampoli
di sambuco,
vigilato da guardiani
duri e ottusi
ti affanni tutto l’anno
per far luce a nessuno.
E vivi
– tu pure –
solo
non si sa come.

 

 

 

Ritorno all’ UTE.

Ho ricominciato a frequentare la nostra UTE , dopo un lungo periodo di assenza per i miei continui spostamenti.

Ieri si è avuta una “lezione ” fuori programma: è venuto a salutarci Don Ivano, il sacerdote che per molti anni ha guidato sapientemente la nostra associazione. Ora è a Kinshasa, nel Congo a svolgere una importante missione educativa tra giovani universitari e bambini di strada.

Ci ha parlato della difficoltà della sua missione e della miseria che affligge gran parte della popolazione di quel paese, nonostante le enormi ricchezze di quella terra africana. Ci ha parlato anche della diffidenza che secoli di colonialismo e di sfruttamento feroce hanno lasciato nei cuori della gente.

Fa bene  essere costretti a rendersi conto di cosa sia la vera povertà, quella che non ti consente di contare sulla possibilità di mangiare ogni giorno qualcosa o di avere un posto sicuro dove sdraiarti la sera per dormire:  fa sentire come il nostro “sentirci poveri” che ci accomuna in questi momenti di difficoltà per il nostro paese, sia fuori luogo.

Tra i soci ,accorsi abbastanza numerosi per l’ occasione, è stato raccolto materiale di cancelleria unitamente a una piccola somma che Don Ivano potrà utilizzare per  la sua comunità di giovani e anche per tutti coloro che dall’ esterno vanno a chiedere aiuto.

Credo che tutti rimpiangano un po’ le belle lezioni di Don Ivano, ma è confortante sapere che non ci perderà di vista e che continuerà a seguire anche da lontano la nostra associazione.

Grazie , Emilia!

Ricordiamoci di Emilia!

“Informazione Libera”  il giornale on line dell’ associazione di don Ciotti, oggi riporta una notizia che non troveremo in nessun altro giornale o notiziario:  ieri è morta EMILIA CATALANO.

Il suo nome è sconosciuto, ma la sua storia merita di essere ricordata: suo figlio morì nell’ attentato a Paolo Borsellino (era un agente di scorta) e lei da quel momento ha cominciato a impegnarsi per educare alla legalità andando nelle scuole a parlare ai ragazzi.

Emilia aveva ben  capito che la lotta alla mafia non si fa solo arrestando i boss o i “picciotti”, ma richiede un lavoro lungo e paziente di educazione alla legalità , al rispetto di sè e degli altri, alla consapevolezza dei propri doveri e dei propri diritti e per questo non si è limitata a piangere nel ricordo del figlio ucciso barbaramente, ma si è spesa per contribuire a costruire coscienze di uomini e donne liberi.

Grazie, Emilia!

Cuccioli crescono….

La bottiglietta  non è stata ben chiusa e un po’ d’ acqua si è rovesciata dentro la cartella di Davide  bagnando leggermente gli orli dei libri.

– E’ colpa tua, mamma? – chiede Davide.

– Credo di sì – risponde lei e Davide subito la tranquillizza:- Non fa niente mamma, non ti preoccupare!-

—————————————————————————————–

All’ uscita da scuola, Samuele chiede alla mamma se può invitare la sua compagna Sofia a vedere i video dei super-eroi…..ma a Sofia piacciono solo i gatti…quindi la mamma propone di invitare Sofia a giocare , ma Samuele ribadisce:

– Io voglio solo farle vedere i miei video, poi può anche tornare a casa!!!- 🙂

A 5 anni la contrapposizione tra maschi e femmine è feroce, ma forse quando fra qualche anno samuele inviterà un’ amichetta a vedere la proverbiale collezione di farfalle non sarà più così disinteressato e distaccato…