Una poesia per l’ estate…..

UMBERTO SABA – Meriggio d’Estate 

Silenzio! Hanno chiuso le verdi               
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini,tanto è ora pace
e silenzio… Quand’ecco da tutti
gli alberi un suono s’accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così:le cicale.

Con poche annotazioni , il poeta ritrae il momento  “della siesta” estiva , quando tutto si ferma e le strade, invase da una luce accecante, sono deserte. Solo lucertole e cicale danno segno di vita.

Accade in Svizzera….o dell’ eutanasia….

Stamattina alla radio si parlava di eutanasia, prendendo spunto da un caso che deve aver fatto un po’ di clamore: un magistrato italiano si è recato in Svizzera, all’ insaputa della famiglia, e ha chiesto e ottenuto il suicidio assistito.

Non voglio soffermarmi sul problema dell’ eutanasia intesa come libertà di decidere di come morire, perchè a questo proposito personalmente ritengo che siano da evitare sia l’ accanimento terapeutico, sia ogni intervento dettato più da convenienze economiche  che da rispetto per la vita e per la dignità dell’ uomo.  Forse un uso sapiente di antidolorifici e la vicinanza delle persone amate potrebbero risolvere molte situazioni.

Quello invece su cui voglio soffermarmi è il fatto che in Svizzera, ad occuparsi di questo problema, sono delle associazioni private che come è logico, hanno come proprio fine il profitto e potrebbero essere indotte a tenere presenti più le proprie esigenze di bilancio che l’ opportunità oggettiva delle proprie prestazioni. Questo parrebbe il caso di cui si discuteva questa mattina e francamente mi fa orrore il pensiero che dei medici possano lucrare sulla paura della sofferenza e della morte che è insito in ognuno di noi.