2 Agosto 1980: strage di Bologna – Io c’ ero…

Ripubblico questa testimonianza toccante, per i lettori di recente acquisizione ; Vincenzo racconta….

Ero allo Stadio per lavoro,quando ho sentito quel botto così forte che mai avrei pensato  venisse dalla stazione, che sta a qualche Km da dove mi trovavo.
Di quel che successe dopo, ricordo l’ urlo delle sirene ,le strade bloccate, il traffico in tilt.

Quando arrivai in sede, già altri erano andati sul posto per i vari TG.
Sul luogo del disastro fui presente solo dal pomeriggio .
Le ambulanze non bastavano e gli AUTOBUS allora vennero utilizzati per il trasporto delle vittime e dei feriti. Sul posto tante macerie ,un formicaio di persone indaffaratissime a scavare e a trasportare corpi straziati. C’ era tanta polvere e un gran vociare. sotto il sole che scottava.

I sentimenti di tutti erano angoscia e incredulità per la dimensione della tragedia.
(racconto di mio fratello Vincenzo, che quel giorno era in servizio alla RAI di Bologna)

Dopo oltre trent’ anni tutto questo resta confinato in qualche cerimonia di commemorazione , come congelato dentro una vetrina da cui non possono uscire il dolore e la rabbia di chi quei fatti li ha sentitti sulla propria pelle e che ancora non ha avuto risposta ai suoi tanti “perché”.

Sarebbe il tuo compleanno….

Canarini: erano la tua passione. Ne avevi moltissimi nelle gabbie e li curavi per molte ore ogni giorno. Eri diventato un vero esperto , tanto da vincere dei premi nei concorsi indetti da associazioni varie e molti ricorrevano ai tuoi consigli .

Ricordo quando, armato di stuzzicadenti, imboccavi i piccoli appena nati, se la loro mamma , cresciuta in gabbia, non era in grado di occuparsene. Riuscivi a salvarli : da esserini poco più grandi di un bruco, diventavano via via graziosissimi uccellini canterini. E tu spesso restavi lì seduto ad ascoltare quei canti .

Oggi sarebbe il tuo compleanno, se fossi ancora qui. La mia preghiera possa raggiungerti e farti sentire ancora il mio affetto.  Ciao, papà!