Un tranquillo (!!!) week.end ….di trasloco.

Cosa c’è di più bello che andare ad abitare  in una casa nuova ? E’  un’ occasione  per rinnovarsi , per eliminare tante cose rimaste negli angoli più nascosti , come zavorra che appesantisce il cammino e la vita quotidiana.

Questo ultimo fine-settimana è stato dedicato proprio allo smontaggio e rimontaggio di armadi, letti, lampadari, abat.jour , lavori questi eseguiti dagli uomini, mentre noi femminucce ci dedicavamo allo svuotamento dei mobili e successiva risistemazione di indumenti e biancheria di casa , con l’ aiuto anche di Elisa e Davide. Quante volte saranno state percorse le scale di casa? Non saprei….ma le mie gambe oggi stanno protestando timidamente….anche perché sanno che non darò loro retta.

Elisa era un po’ triste al pensiero di lasciare il vecchio appartamento, mentre Davide era a dir poco entusiasta di avere una cameretta tutta per sé.

Le operazioni non sono certo finite e occorreranno ancora alcuni giorni di lavoro e di piccoli disagi, ma alla fine ne sarà valsa la pena perché il terremoto farà meno paura.

 

 

Diritto all’ infanzia delle spose- bambine.

Mai più spose bambine.

Cliccando sul link potrete aderire a una campagna che mi pare particolarmente importante, perchè chiede all’ ONU e ai governi che non lo hanno ancora fatto, di prevedere come reato il matrimonio tra bambine anche molto piccole con adulti e vecchi. Mi pare un modo bieco e abominevole di autorizzare la pedofilia, pratica particolarmente odiosa e che spesso condiziona per sempre la vita delle piccole vittime, ma non di rado ne causa menomazioni fisiche o addirittura la morte.
Ogni essere umano ha diritto all’ infanzia! Io ho firmato e spero che lo facciano in tanti….

Equinozio d’ autunno.

Domani 22 Settembre si avrà l’ EQUINOZIO d’ autunno: avremo le stesse le ore di luce e  di buio , perchè il sole sarà di nuovo perpendicolare all’ equatore. Saluteremo l’ estate con un po’ di nostalgia, ma anche con gratitudine perché ci ha regalato belle giornate , senza affliggerci troppo a lungo con canicole insopportabili. Daremo il  benvenuto all’ autunno, sperando che sia altrettanto benevolo e ci regali ancora momenti piacevoli prima dell’ arrivo del freddo.

 

Cactus…..cactus…cactus!!

Anni fa, mi hanno regalato un vasetto di piante grasse, che ho tenuto in casa per molto tempo senza che dessero segno di un benchè minimo sviluppo: sembravano di plastica.

Un’ estate però dovendo assentarmi a lungo da casa, mi decisi a metterle all’ esterno e al mio ritorno ….. miracolo!!!! Erano cresciute in modo impressionante (a parte una che non aveva retto allo choc ed era defunta).

Da allora ogni anno, quando la primavera si faceva più tiepida, mettevo le piantine fuori all’ aperto e le ritiravo prima che facesse freddo. Due di quei cactus divennero talmente alti che non potei più ad un certo punto tenerli in casa : potevano costituire un pericolo con le loro spine e una gelata invernale segnò il loro destino; l’ altro invece cominciò a produrre nuove piantine , che io staccavo torcendole piano piano e, adagiate appena su un poco di terriccio, attecchivano e crescevano senza difficoltà .

Così in autunno, da 15 anni a questa parte, quando devo ritirare i vasi in casa , dato che non ho tanto spazio, preparo dei vasetti da regalare ad amici e parenti con soddisfazione della donatrice e dei destinatari del dono.

 

Scoperta in cucina….

Uno dei lavori più odiosi per me è pulire i filtri della cappa della cucina. Con qualunque prodotto si cerchi di riportare le due griglie a uno stato decente di pulizia, ci si rende conto che è sempre un’ operazione che si limita alla superficie, mentre l’ interno resta immutato.

Ieri stavo pulendo gli armadietti della cucina e avevo deciso di ritornare alle vecchie abitudini, cioè di utilizzare l’ ammoniaca diluita e al momento di smontare le due griglie ho provato a immergerle in una soluzione di acqua calda e ammoniaca dentro al lavandino. Non potevo crederci!!!! Il risultato è stato visibile immediatamente e dopo aver ripetuto l’ operazione i due filtri parevano tornati nuovi…senza strofinamenti o spazzolamenti interminabili  con i prodotti reclamizzati come portentosi contro il grasso  in cucina…..  Non ci avevo mai pensato……

Costruttori di ponti

Ieri sera si è tenuta la riunione dei volontari che si dedicheranno all’ insegnamento della lingua italiana agli stranieri. I presenti erano più di 30, ma la squadra conta un numero superiore di aderenti.

Ognuno dei presenti ha manifestato la propria disponibilità secondo le proprie possibilità, tenendo conto di impegni di lavoro o di famiglia.

Si è sottolineata la necessità di un coordinamento e di una linea di programma concordata per rendere più efficace, e quindi meno dispersivo, l’ insegnamento.

Mi piace qui sottolineare la preponderante presenza delle donne; ci sono anche alcuni uomini, ma sono una risicatissima minoranza. Ci sono molti insegnanti , alcuni ancora in servizio e altri invece già in pensione, ci sono studentesse universitarie e anche persone senza titoli specifici per l’ insegnamento.

Le cose da fare sono tante: oltre all’ insegnamento nelle classi, bisogna curare la parte amministrativa (compilazione dei registri, formazione dei gruppi , cura dei materiali didattici, ecc.) , ci si deve occupare dei bambini che le mamme portano con sè e ci sono anche coloro che si dedicano all’ assistenza nei compiti per i ragazzi stranieri inseriti nelle scuole dell’ obbligo o nelle scuole superiori. 

Chiunque abbia provato ad andare in un paese di cui non conosceva la lingua, può ben immaginare le difficoltà di questi nostri compagni di viaggio che questi  tempi inquieti hanno catapultato così lontano dalle proprie abitudini e dalle proprie radici: porgere loro una mano vuol dire “costruire ponti tra le culture” , come diceva tempo fa la nostra coordinatrice, vuol dire  costruire le premesse per una convivenza pacifica, per oggi e per il futuro, e  porre le basi per un arricchimento reciproco.

Anche qui è il caso di dire che “la messe è molta, ma gli operai sono pochi”, pertanto invito chiunque senta l’ importanza di questa attività a farsi avanti , presentandosi alla Casa della Gioventù.

 

Forse non tutti (i Comaschi) sanno che…

In altra occasione ho parlato della nuova biblioteca di Erba, una struttura funzionale e accogliente, la cui dislocazione ha consentito un notevole aumento degli utenti; oggi voglio evidenziare anche la efficienza dei servizi on line della rete bibliotecaria provinciale.

Infatti è possibile da casa propria, consultare il catalogo, prenotare libri, DVD , CD, CDROM in qualsiasi biblioteca della rete provinciale , scegliendo in quale biblioteca riceverli.

E’ possibile rinnovare i prestiti, controllare la propria scheda utente e altro ancora.

Bisogna naturalmente essere iscritti a una biblioteca della rete e registrarsi sul sito: opac.provincia.como.it  e cliccare su “servizi on line” e quando vi verrà chiesto il Vs. numero di tessera, dovrete digitare il Vs. codice fiscale.

Ho sperimentato in questi giorni il funzionamento del servizio: ho prenotato un libro che risultava nella disponibilità della sede di Como e ieri un SMS della biblioteca cittadina mi ha avvertito che il libro è arrivato. Oggi vado a ritirarlo. Meglio di così!!!

Avete già provato? Se la risposta è no direi di non perdere tempo: un buon libro è sempre un’ ottima compagnia …

 

La forza dell’ amore.

Alcune amiche-facebook di Modena hanno postato questa foto, che mi ha molto colpito.

E’ una tomba scoperta durante alcuni scavi intorno alla città e risale al V secolo dopo Cristo, un periodo in cui non doveva essere troppo facile vivere: l’ Impero Romano era ormai in completo sfacelo , le incursioni barbariche si susseguivano con gli inevitabili orrori legati ad avvenimenti del genere. Ci si immagina un clima di paura, di violenze, di inselvatichimento generale eppure c’ era chi in mezzo a questo bailamme riusciva a restare umano, a nutrire sentimenti delicati e profondi…. La foto dei reperti trovati nella tomba è commovente: vi appaiono gli scheletri di un uomo e di una donna, entrambi giovani, sepolti insieme e si tengono per mano ….così nella morte come era stato in vita.

Il fatto che siano stati sepolti insieme mi fa pensare che siano anche morti insieme, forse durante un’ incursione cruenta o per una malattia, e che chi li ha sepolti abbia voluto comporli in quel gesto per tramandare nei secoli un messaggio che vale sempre: l’ amore è più forte della violenza, delle guerre, dell’ odio e può superare ogni barriera, anche quella del tempo.