Pomeriggio di cinema in TV

Ieri, un piccolo contrattempo mi ha costretta a riposare , perciò mi son messa davanti alla TV e ho visto due  film , non nuovi, ma sempre belli.

*LE  CHIAVI DI CASA – di Gianni Amelio. – Un giovane padre, che  ha visto la moglie morire di parto , ha rifiutato fin dalla nascita il figlio spastico e solo dopo molti anni lo ritrova per portarlo in una clinica specializzata tedesca. Durante quel viaggio i due imparano a conoscersi e quel padre diventa finalmente un papà.

Kim Rossi Stuart e il piccolo attore coprotagonista sono splendidi interpreti di questa storia e in certi momenti pare che il dialogo non sia stato scritto e imparato memoria, ma sgorghi spontaneo in una specie di cinema – verità.

* LANTERNE ROSSE .- di Zhang Yimou

E’ un film premiato a Venezia oltre vent’ anni fa. Ambientato nella Cina all’ inizio del secolo scorso (lo si deduce dall’ uso di un primitivo fonografo), mette in scena la condizione di sottomissione e di emarginazione della donna.

Una giovane studentessa, rimasta orfana, accetta di sposare come quarta moglie un ricco signorotto. Comincerà per lei una vita da incubo, tra i  complotti e gli intrighi che le donne mettono in atto per accaparrarsi il favore del loro signore e padrone. La giovane, che si sente responsabile per la morte della sua serva e di una delle mogli, impazzisce e verrà rimpiazzata da un’ altra giovane. Le lanterne rosse fanno parte del rituale e delle tradizioni di una Cina che, si spera, non esista più.

 

 

Un difficile esame di coscienza.

Esame di coscienza

Su “mosaico di pace” ho trovato questo articolo di qualche giorno fa, firmato da Aldo Maria Valli.
In esso il giornalista invita i cattolici, sia il clero che i laici filoberlusconiani, a fare un esame di coscienza per guardare con onestà ai danni che la loro scelta ha comportato sia per la Chiesa che per il nostro paese. Ecco le domande da cui prende le mosse l’ argomentazione del giornalista:
Come è stato possibile che per tanti, troppi anni la Chiesa istituzionale e un largo numero di sedicenti cattolici abbiano appoggiato quest’uomo? Com’è stato possibile che tanti cattolici, a tutti i livelli, abbiano votato e chiesto di votare per lui, che gli abbiano concesso credito, che lo abbiano visto come l’uomo della provvidenza? Com’ è stato possibile che una parte, una larga parte del mondo cattolico non abbia provato un moto di spontanea ripulsa verso il guitto impegnato a usare la politica e gli italiani per il proprio tornaconto?”
Le risposte rispecchiano esattamente quello che tanti cattolici, e io con loro, si sono posti in questi anni e devo dire che la rimozione del cardinal Bertone mi fa sperare che si sia davanti a una svolta provvidenziale.

Cara ausiliaria del traffico…..

Parcheggio l’ auto  davanti alla nuova biblioteca comunale; devo andar dal medico. Scendo con in mano le monete da inserire nel parchimetro, ma un signore lì accanto mi fa notare che ora ci sono dei parcheggi a strisce bianche e che ci sono dei posti liberi : perchè pagare inutilmente? Ringrazio , sposto l’ auto e vedo che sulla piazza un’ ausiliaria del traffico  sta comminando una multa. Mentre penso al poveretto che se la vedrà appiccicata al tergicristalli, sistemo il disco orario …non ho l’ orologio ” saranno passate da poco le 16.30″ – penso – e punto la freccia di conseguenza.

Vado dal medico seguita dallo sguardo vigile dell’ ausiliaria …..ma quando rientro mi ritrovo anch’io un bel foglietto appiccicato al tergicristalli : nel togliere la mano dal disco ho spostato forse il disco che segna quasi le 17…..e dovrò pagare 17,50 euro di multa!!!!!

Cara ausiliaria , mi hai visto andare via e certo ero ancora entro il tuo campo visivo quando hai controllato alle 16.33 la mia auto….non avresti potuto farmi notare il mio errore? E’ vero il Comune ha bisogno di soldi, ma si potrebbe trovare un modo meno antipatico di racimolare fondi, o no?

Fermate quel programma!

Ho ricevuto questa mail e la pubblico qui, perchè solleva un problema che mi sta particolarmente a cuore: la TV diseducativa, la TV massificante, la TV che inculca nella mente delle bambine l’ idea che devono adeguarsi a un certo modello di bambina/bambola per avere successo nel gruppo. Sarebbe ora di finirla e quindi io ho firmato questo appello promosso da una giovane siciliana, Roberta Zappalà. Non sempre si raggiunge lo scopo che  le petizioni si prefiggono, ma almeno si ha l’ impressione di aver fatto qualcosa per opporsi a un andazzo avvilente.

Ciao Diana, 

“Guardaroba perfetto” in onda sul canale tv Real Time è un programma dedicato alle ragazze dai 6 ai 15 anni.

Nel programma, bambine e ragazze vengono coinvolte ne “Il gioco della moda” in cui si insegnano loro i primi segreti da fashion-victims in erba. Scegliendo insieme alle bambine i pezzi giusti del guardaroba, Carla e Enza compongono un “album della moda” da cui scegliere poi l’out-fitpreferito e farlo vedere alla mamma.

Cosa ne pensi tu? Io credo che il programma sia contrario ad ogni principio volto a tutelare le minori nella loro formazione, informazione, crescita, libertà e creatività. Credo che in questo modo le bambine vengano omologate prematuramente ad un modello in cui si è subito, e “naturalmente”, maniache dello shopping compulsivo.

Chiedo dunque alla Direttrice del Canale, una donna, di non farsi fautrice di questo processo secondo me diseducativo.

Il testo della mail continuava, ma credo che quanto copiato qui sia sufficiente a spiegare il perchè sarebbe bene che molti firmassero qui:  https://www.change.org/it/petizioni/real-time-bloccate-la-messa-in-onda-del-programma-guardaroba-perfetto-kids-teens?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=33022&alert_id=kZrwCEiNIj_wQUfMnvdEz

I Cuccioli e il mare.

Il primo giorno in spiaggia si doveva prendere contatto con l’ elemento mare.

I bambini sul bagnasciuga immergevano i piedi nell’ acqua, scrutavano l’ arrivo delle onde di un mare un po’ imbronciato e al loro arrivo scappavano divertiti per non farsi investire.

Il gioco durava finchè non si abituavano alla temperatura dell’ acqua, poi si inoltravano un po’ di più dove l’ onda arrivava a coprirli e  li vedevi riemergere sbuffando.  Infine ingaggiavano una vera e propria lotta: prendevano  a schiaffi la cresta spumosa dell’ onda , prima di lasciarsi travolgere in un gioco in cui anche il mare pareva divertirsi.

Dopo alcuni giorni, i preliminari avevano sempre meno spazio: ormai si era stabilita una certa confidenza e ci si poteva abbandonare a capriole , tuffi e tentativi di nuoto vero e proprio.  L’ ultimo bagno dell’ ultima sera, in un mare caldo e placido è stato un tranquillo e un po’ malinconico saluto tra amici che si separano dopo un breve, ma intenso incontro.