Moda tra 800 e 900.

'800: abiti molto impegnativi; da notare il color mauve, il primo colore sintetico nato per errore durante un esperimento finito male.

Gli abiti ottocenteschi  evidenziavano il vitino di vespa  per mezzo di tremendi bustini con stecche di balena e  avevano gonne amplissime sostenute dalla crinolina. Durante la Belle Époque si passò a poco a poco ad abiti  meno ampi, che tuttavia mettevano in grande evidenza i drappeggi posteriori per mezzo di un ‘ imbottitura detta “cul de Paris”.

Il perfezionamento delle macchine da cucire da parte di Singer, la scoperta dei colori sintetici in Inghilterra, la standardizzazione delle taglie e la diffusione dei grandi magazzini , diedero inizio alla moda prêt-à-porter , gli abiti fatti in serie. Essi presentavano forme  più semplici e linee morbide . Continuavano però a furoreggiare i cappelli: erano vistosi, importanti , quasi uno status-symbol cui solo le più povere rinunciavano.

Ai primi del secolo nascono il tailleur per il mattino, gli abiti per lo sport e i costumi da bagno.

Certo la grande nobiltà e i reali non potevano accontentarsi degli abiti dei grandi magazzini e nacque così l’ alta moda parigina con i grandi sarti  Worth, Poiret, Fortuny.

BOLDINI: La signora in rosa.

Son passati 50 anni…

E’ una foto scattata forse qualche minuto prima dei tragici spari che uccisero John Fitzgerald Kennedy. Ricordo quel giorno, i notiziari che ritrasmettevano i filmati dell’ attentato e il senso di sgomento che mi prese .  Avevamo riposto tutti molte speranze in quel giovane presidente dall’ aria simpatica , che parlava di nuove frontiere; ci piaceva la sua elegantissima moglie e ci piacevano i suoi figli da copertina. In quel momento sembrò spezzarsi un sogno , sembrò crollare la speranza in un mondo meno ingabbiato nei due blocchi in cui era stato diviso dopo Yalta.

Col tempo abbiamo poi capito che quel giovane presidente non era così perfetto come ci era apparso, che la sua famiglia non era così unita come voleva apparire davanti alle telecamere, che si poteva pure pensare che fosse in qualche modo coinvolto nel “suicidio” della diva più ammirata di Hollywood . Così il ricordo di J.F.K si è un po’ appannato, offuscato come tanti sogni di gioventù.