S. Lucia.

Santa Lucia , la notte più lunga che ci sia…recita un proverbio un po’ bugiardo. Questo detto è forse legato al fatto che in quella notte molti bambini aspettano i doni e si sa che l’ ansia dell’ attesa fa sembrare le ore interminabili.
Quand’ ero piccola, la sera del 12 dicembre era sempre molto particolare: nella notte, S. Lucia sarebbe venuta col suo asinello a portare i doni ai bambini e tutti dovevamo dormire presto. Allora non scrivevamo la letterina a S. Lucia, perché sapevamo che bisognava accontentarsi di quello che ci sarebbe toccato. Certo non ci sarebbero mancate le idee per fare le nostre richieste, ma non ci era concesso il diritto di esprimerle.

Quella sera io andavo a letto con una certa smania addosso: chissà cosa avrei trovato la mattina seguente ai piedi del letto…..non era mai capitato di trovare doni eccezionali, ma il mistero che avvolgeva quella notte mi faceva venire le formiche nello stomaco. Alcune mie amiche dicevano di mettere sul davanzale della finestra un po’ di acqua e un po’ di paglia per l’ asinello, ma io credo di non aver fatto mai nulla del genere.
Al mattino seguente i miei genitori mi svegliavano di buon’ora e io con gli occhi ancora assonnati vedevo il luccichio delle carte delle caramelle e dei cioccolatini (una manciata appena) in fondo al letto e mi pareva una cosa straordinaria. Tra i dolcetti c’ era sempre un gioco o un libro e poi due o tre mandarini, qualche fico secco o qualche dattero e un pupazzetto di zucchero.

Allora quella era l’ unica occasione in cui si ricevevano regali e anche se erano molto modesti, venivano accolti con grande festa.
Ora i bambini hanno troppo di tutto e S. Lucia e Babbo Natale sono spesso in difficoltà nella scelta dei doni da portare….
Ho cercato di capire come mai in terra di Emilia la tradizione abbia affidato a una santa siciliana il compito di portare doni ai bambini, ma non ho trovato niente altro che la sua storia; se volete potete leggerla anche voi QUI

UTE: Erba: i suoi treni e le sue stazioni.

Oggi è stata una giornata particolare all’ UTE:  Alberto Ripamonti e la prof. Alberta Chiesa ci hanno illustrato il libro” Erba, i suoi treni e le sue stazioni”. E’ un libro nato dalla passione di un ragazzo per la storia della sua città e per la storia dei treni, passione che lo ha spinto a ricercare documenti, fotografie e mappe , a studiarli e riordinarli. Riuscì a realizzare il sogno di pubblicare un libro “Cento anni fa…la tramvia Como-Erba”, ma poco dopo Stefano muore improvvisamente lasciando la famiglia nello sconforto.

Papà Alberto, per amore di Stefano, ha continuato il suo lavoro di ricerca  ed ora  ha pubblicato “Erba: i suoi treni e le sue stazioni”.

Molto interessanti le foto e i documenti ( risalenti alla fine dell’ 800/primi del ‘900), che ci mostrano la nostra città quando era divisa in tanti piccoli comuni , spesso in concorrenza tra loro. Vedere un sentiero sterrato in aperta campagna e rendersi conto che quella  oggi è la principale via del centro città , ti dà la misura degli enormi cambiamenti che sono intervenuti in poco più di un secolo.

Tutti i presenti hanno seguito  con particolarissimo interesse e con molta emozione la presentazione di un libro costruito con rigore scientifico e scritto col cuore.

Buon lavoro, ragazze!

Non solo belle…..

Chi volesse conoscere più da vicino le sette donne che Renzi ha voluto nella segreteria PD può cliccare sul link qui in alto. E’ stata una mossa inattesa ( o forse inatteso è solo il numero delle donne che il neoeletto segretario ha voluto come collaboratrici), ma che vuole avere un significato di concreto cambiamento di stile.

Devo dire che hanno tutte un bel curriculum alle spalle, nonostante la loro giovane età e spero che sappiano dare un impulso nuovo a questa Italia che si è impantanata in una palude da cui pare non poter più uscire. Sono preparate e sono anche molto belle e con facce pulite e simpatiche…..il che non guasta.

Avevo ed ho ancora una certa diffidenza nei confronti di Renzi, che a volte è un po’ troppo bravo a parlare e anche un po’ troppo guascone; spero che mi convinca sempre di più con le sue mosse e la prima mi pare proprio azzeccata. Buon lavoro , ragazze!

Un uomo mite.

Ieri ho ammirato Romano Prodi una volta di più. Se c’ è una persona che può avere motivi di ostilità verso il partito che ha contribuito a fondare è proprio lui: due volte eletto e due volte silurato dai suoi compagni di partito; proposto alla carica di capo dello Stato e bocciato da chi doveva sostenerlo….nessuno avrebbe potuto biasimarlo se si fosse tenuto fuori dalle primarie come aveva annunciato in un primo momento.

All’ ultimo invece, dopo la sentenza della consulta che modificava il “porcellum”, ha cambiato idea motivando la sua decisione con la necessità di sostenere il bipolarismo.

E’ certamente un uomo più apprezzato all’ estero che in casa propria e ne fanno fede i numerosi incarichi internazionali ai quali viene chiamato, qui da noi invece lo chiamano “mortadella”; certo non ha le capacità oratorie di altri , ma ha la competenza e la lungimiranza che altri non hanno (se il suo secondo governo fosse durato più a lungo, la crisi non ci avrebbe colpiti così duramente). Oltre a queste doti ieri ha dimostrato anche una grande mitezza, una non comune capacità di non rispondere alle cattiverie con violenza o con altra cattiveria, ma con la ferma determinazione a perseguire le proprie idee volte al bene comune.

Io lo rimpiango ancora ….

Due spettacoli a confronto : La Traviata.

Seguendo su RAI5 “La Traviata” in diretta dal Teatro Alla Scala, mi pareva di ritornare indietro nel tempo di quasi un anno.

Infatti la scelta del regista e degli scenografi ricalcava esattamente quanto avevo visto a Londra al Teatro Coliseum : niente costumi ottocenteschi ed elementi scenografici ridotti al minimo. C’ era però una sostanziale differenza: là la gente era arrivata preparata a questi adattamenti dettati dall’esigenza di contenere i costi per un pubblico che non può permettersi le prime di gala, qui invece il pubblico si aspettava uno spettacolo di alto livello e la scelta minimalista (forse anche qui dettata dall’ esigenza di contenere i costi) ha un po’ spiazzato tutti.  Da questo è certamente dipeso il fatto che a Londra il pubblico era andato in visibilio e qui invece ci sono state anche delle feroci contestazioni.

Devo dire che anche il livello degli interpreti al Coliseum mi è sembrato superiore, non tanto per il ruolo di Violetta, ottimamente interpretato in entrambe le messe in scena, quanto per il ruolo del tenore : quello di ieri sera ogni tanto appariva un po’ incerto o giù di voce.

Al Coliseum il biglietto è costato circa  circa 20 o 25 sterline, non ricordo esattamente; sarebbe interessante sapere quanto costavano i biglietti della Scala ieri sera….

7 Dicembre: S. Ambrogio.

Oggi a Milano si festeggia S. Ambrogio. Mi è venuta la curiosità di rivedere la sua storia e chi volesse fare altrettanto può cliccare QUI.

Mi hanno colpito due episodi : il popolo di Milano vuole eleggerlo vescovo della città, ma lui rifiuta e , viste le insistenze della cittadinanza che lo amava per la sua fama di uomo giusto, arrivò anche a fuggire , perchè non era ancora battezzato e non si riteneva degno di tale carica. …  Prima riflessione : quanti oggi aspirano a cariche di cui non sono degni e fanno carte false per accedervi…..

A un certo punto Ambrogio cede, si fa battezzare e dopo una settimana viene nominato vescovo. Per prima cosa vende la maggior parte dei suoi beni e la distribuisce ai poveri, ai quali dedicherà sempre tutte le sue attenzioni. …. Seconda riflessione: Ambrogio ha vissuto il Cristianesimo con estrema coerenza e, lungi dall’ intendere la sua investitura come un’ occasione per  arricchirsi , si è messo al servizio di coloro che lo avevano eletto…..

A 1.500 anni e più dalla sua scomparsa , lo ricordiamo ancora e il suo esempio è oggi un messaggio più che mai vivo e attuale.

 

Appello alle persone di buona volontà di Erba e dintorni.

Come ho già avuto occasione di raccontare, qui a Erba , alla Casa della Gioventù, funziona una scuola di italiano per stranieri grazie anche al sostegno della Caritas parrocchiale.  Gli insegnanti sono volontari, uomini e donne (in stragrande maggioranza), che si fanno intermediari tra culture diverse al solo scopo di dare una mano a chi è venuto tra noi a cercare  un’ opportunità, una possibilità di futuro.

I volontari sono casalinghe, insegnanti in pensione, impiegate/i; ognuno si mette in gioco e fa del suo meglio, ma ognuno ha anche una vita fatta di impegni familiari e professionali e a volte capita che eventi imprevisti  o anche prevedibili rendano più  difficile il proseguimento del volontariato intrapreso.

Per questo rivolgo un accorato appello a tutti quelli che hanno la bontà di leggere queste  pagine :  chi avesse la possibilità di rendersi disponibile per lavori di segreteria, per la sorveglianza dei bambini che le mamme portano con sè o anche per insegnare nelle varie classi è pregato di  recarsi alla Casa della Gioventù negli orari di lezione:

LUNEDI’                        dalle 20.45    alle 22.30

MERCOLEDI’               dalle    9          alle 10.30    e dalle  14.15   alle 16

GIOVEDI’                      dalle    9          alle 10.30    e dalle 20.45   alle 22.30

VENERDI’                      dalle  14.15    alle 16

Ringrazio fin da ora chi volesse rispondere a questo appello con generosità : non c’ è dono più bello che regalare il proprio tempo.

Ute: medicina e filosofia.

Medicina (dr. Rigamonti):  E’ buona norma registrare le scadenze dei medicinali contenuti nella nostra farmacia domestica  ed è  opportuno scrivere  i nomi dei medicinali verso cui si siano verificati in famiglia casi di allergia. In ogni casa non dovrebbero mancare:

ANTIEMETICI – ANTIDIARROICI – ANTISPASTICI – ANTIACIDI – LASSATIVI – ANTINFIAMMATORI -ANTISTAMINICI – ANTIBIOTICI – ANTITUSSIGENI .

L’ argomento della lezione non mi pareva molto accattivante, ma il docente ha saputo renderlo interessante spiegando le caratteristiche dei vari medicinali e la loro efficacia .

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Durkheim

Sociologia:  Nella seconda ora di lezione ci è stata presentata la figura di Émile Durkheim, il fondatore della moderna sociologia. Nato nel 1958 in Francia da una famiglia ebrea, insegnante di filosofia, dopo la sconfitta durissima dei Francesi  nel 1870, fu indotto a riflettere su quegli eventi e individuò la causa della forza della Germania nell’ ideologia. Sostenne quindi l’ importanza dell’ istruzione pubblica e questo gli diede fama e lo portò alla Sorbona dove ebbe la cattedra di sociologia. Durkheim studia la società per poterla migliorare e sostiene che serve un principio morale per rendere coesa la società e per dare fondamento all’ autorità e su questa strada arriva ad affermare la necessità del nazionalismo. Si dedicò anche allo studio del fenomeno del suicidio.

La lezione è stata  molto interessante e l’ argomento meriterebbe ulteriori approfondimenti .