UTE: Chi è Papa Francesco?

Fuori programma, Don Ivano ci ha intrattenuto su ” Le novità di Papa Francesco”

Papa per tutti

E’ indubbio che stia facendo parlare di sè, per il modo semplice e spontaneo di interpretare il suo ruolo, ma questo non per essere annoverato tra le star del momento, quanto per coerenza con il suo modo di essere. Eravamo abituati all’ immagine del papa potente, prestigioso, confinato dalla sacralità del suo ruolo in una realtà lontana e diversa dalla nostra , ma forse è giusto che tutto questo sia sottoposto a revisione: papa Francesco vuole sottolineare che la Chiesa di Roma è a servizio dell’ unità della Chiesa Universale, che deve  ritornare  a privilegiare la collegialità: il papa ne sarà il garante.                                                Il suo linguaggio e i suoi gesti vogliono trasmettere una visione di Dio molto positiva, fatta di misericordia, di tenerezza, di bontà, di perdono.

Per poterlo comprendere meglio bisogna rifarsi alla sua formazione gesuitica, che in Sud America ha puntato da sempre alla formazione umanistica. Il Papa stesso ha voluto forse sottolineare questo aspetto quando ha canonizzato in modo del tutto inconsueto il cofondatore della Compagnia di Gesù, Pietro Favre, l’ uomo del dialogo con il mondo protestante in grande fermento.

Possiamo individuare tre parole d’ ordine che guidano l’ azione di papa Francesco :  DIALOGO   sull’ esempio di Pietro Favre; DISCERNIMENTO con riferimento a Ignazio di Loyola; FRONTIERA ispirandosi allo spirito missionario di Francesco Saverio.

A questo punto il nostro docente si è a lungo soffermato sulla figura di San Pietro Favre e invito chi volesse approfondirne la conoscenza a cliccare QUI.

Papa Francesco vuole evidenziare il legame di Dio con l’ uomo, più che evidenziare l’ aspetto dottrinale e vuole, come S. Francesco d’ Assisi, ricostruire la Chiesa dal suo interno.

 

 

Tra donne: politica estera…. spicciola….

Sono nell’ aula della scuola di italiano per stranieri e sto consultando un po’ di materiale didattico in attesa che arrivino gli “studenti”. Dopo un poco arriva L., una signora ucraina, e , sapendo che è da poco tornata dal suo paese dove è andata per Natale, chiedo:- Cosa sta succedendo nel tuo paese? Ho sentito brutte notizie!- L. risponde:– Sì, brutte notizie! Quasi guerra ! la gente è molto arrabbiata…. la gente non può sopravvivere…Questo governo non  aiuta la gente..

Nel frattempo arriva anche S., che viene dall’ Andalusia e chiede:- Ma c’ è una dittatura in Ucraina? Chi ha eletto questo governo?-

L. : – Ci sono state elezioni normali, ma hanno detto bugie; ad esempio: ti dicono che lì dove tu vedi un bosco , dietro c’è una città…..ma dopo elezioni tu vedi che c’è solo un bosco, niente è come ti avevano detto… In Ucraina al supermercato tutto costa come qui; però qui gli stipendi sono 800/1200 euro al mese, ma in mio paese stipendi sono 100 euro al mese!!! Non è possibile! Non è possibile sopravvivere…-

S. allora parla del suo paese e dice che anche in Spagna si può sopravvivere, ma punta il dito contro la corruzione……e io devo convenire che a questo riguardo qui da noi non è certo molto meglio….

 

 

 

UTE: medicina e musica.

Medicina : ONKOS (prima e seconda parte) dr. Alberto Lissoni.

Il cancro , malattia del 20° secolo, è caratterizzata da cellule che tendono a riprodursi a oltranza invadendo più organi.

Il primo a parlarne fu l’ egiziano IMOTHEP che descrisse 48 malattie doverse , al 45° posto figurava proprio il cancro; nel 440 a. C. Erodoto racconta di Atossa che morì di cancro al seno.  Pochi decenni dopo Ippocrate studiò questa malattia ed elaborò una teoria basata sui fluidi, che fu poi perfezionata da Galeno nel 160 d.C. Questi attribuiva il cancro a un ristagno di bile nera.

Farber con un suo piccolo paziente

Nel 16° secolo ,Vesalio, un medico fiammingo, si dedica allo studio dell’ anatomia e arriva a concludere che non esiste la bile nera e alle stesse conclusioni arrivò alla fine del 1700 il dr. Baillie, il quale allora ne dedusse che il cancro poteva essere asportato chirurgicamente, ma c’ erano due enormi ostacoli: il dolore e le infezioni. Nella metà del 1800 la scoperta dell’ etere come narcotico e poco dopo la scoperta dell’ acido fenico come disinfettante aprirono la strada alla chirurgia, come metodo privilegiato per combattere il cancro.

Nel 19° secolo il medico più importante fu Rudolph Virchow, che si dedicò allo studio della leucemia e sulla sua scia Sidney Farber trovò il modo di bloccare la proliferazione dei globuli bianchi tramite gli antifolati e arrivò a mettere a punto la chemioterapia.

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Musica: Eroine in stile Liberty (docente Alessandra Zapparoli)

Nella Belle Époque le donne cominciano a rivendicare un ruolo diverso da quello che la società riconosce loro: cominciano a chiedere il rispetto dei loro diritti e in primis il diritto di voto e per questo ci sono donne che scendono in piazza e che finiscono in carcere. Negli USA

Butterfly

le donne ottengono il diritto di voto nel 1879; in italia invece Giolitti dice che dare il voto alle donne equivale a fare un salto nel buio!!! Intanto però ci sono donne che si affermano in campi tradizionalmente riservati agli uomini: Maria Curie scienziata, Ada Negri nella poesia, Grazia Deledda nella letteratura .

Nel melodramma questo nuovo modo di porsi delle donne trova un riscontro in varie opere, di cui abbiamo potuto ascoltare alcune romanze significative:

* Carmen , eroina che rivendica la sua libertà e la sua forza  cantando”Habanera”;

* Taisse, prima dedita al culto di Venere, poi convertita al cristianesimo si fa monaca e quando si cerca di distoglierla dalla sua scelta, lei rivendica la sua autonomia nel decidere della sua vita.

* Minnie, eroina dell’ opera “La fanciulla del West”, indurrà il bandito Jones a cambiare vita per amor suo;

* Mimì e Musetta in Bohème sono due giovani che vivono del proprio lavoro ;

* Butterfly poi afferma la sua ribellione contro le regole sociali dandosi la morte.

L’ ascolto dei brani proposti ha fatto sorgere  in alcuni tra i presenti il desiderio di conoscere più approfonditamente sia le eroine del melodramma che le opere in cui si rappresentano le loro vicende.

 

 

Tragedia ignorata.

Propongo un esperimento: cronometrate il tempo che impiegate a leggere questa frase: ” In Emilia ancora disagi per l’ alluvione e si sta ancora cercando un disperso.; un morto in Liguria “.

Quanto avete impiegato?Otto secondi? Dieci secondi? Bene questo è il tempo che stamattina il GR24 ha dedicato al disastro che ha colpito Emilia e Liguria.  Prima hanno parlato di Cuperlo che si è dimesso, di Renzi che gli ha detto che va bene così, di Riina , della riunione dei potenti a Davos, dell’ aumento delle rapine (una lunga dissertazione in proposito)….poi la frase che ho scritto sopra (non è proprio la stessa che ho sentito, ma il succo era quello) e subito dopo un largo spazio alla vittoria della Roma sulla Juventuscon estesi commenti e analisi  approfondite.

Sui giornali on line poi la notizia non compare più. Forse la parola d’ ordine è non deprimere con brutte notizie un paese già allo stremo delle forze, ma non mi pare giusto tacere sulle centinaia di persone che si sono viste costrette a lasciare le proprie case, a vedere distrutti i propri campi coltivati, a vedere riempirsi di fango le fabbriche e i luoghi di lavoro. E’ vero che gli Emiliani si aiutano tra di loro e si mobilitano, ma in questa disgrazia che si aggiunge ai danni del terremoto, forse avranno bisogno almeno di qualcuno che li aiuti a liberare dal fango le case e le strade….ma chi andrà a dare loro una mano se nessun sa che hanno bisogno di aiuto?

E intanto su facebook gira questa immagine-appello…..

 

Foto di famiglia di un secolo fa.

foto dei nonni paterni e famigliaEcco una foto che risale a più di cento anni fa. Vi compaiono i miei nonni paterni: il nonno Vincenzo coi suoi bei baffoni, l’ aria piuttosto imponente e austera, la catenella dell’ orologio che esce dal taschino e la nonna Carolina con l’ aria un po’ provata  (e ne aveva ben donde visto  che aveva da poco avuto il piccolo che tiene sulle ginocchia , ultimo di una schiera nutrita)

Ci sono poi lo zio Ettore accanto al nonno, mio padre in piedi accanto alla nonna , la zia Bruna , unica femminuccia, in piedi sulla sedia e lo zio Bruno sulle ginocchia della sua mamma.

E’ interessante notare come il fotografo abbia disposto le persone : è un’ impostazione  pittorica direi ( potrei dire a piramide?) perchè la si ritrova in molti quadri ; nel tempo in cui la pittura risentiva dell’ influenza della fotografia, la fotografia mimava la pittura.

Mio padre raccontava che suo padre aveva fatto il carabiniere e che una volta gli aveva salvato la vita: lui correndo per casa era caduto nella pentola che stava sul focolare e suo padre, rapidamente gli aveva strappato di dosso tutti i vestiti, limitando il danno delle ustioni, di cui portava alcune cicatrici mai scomparse del tutto.

Il nonno morì di poòmonite sul finire della Grande Guerra e la nonna rimase da sola coi quattro figli già nati e col quinto in arrivo.  Si può ben immaginare che la sua non sia stata una vita facile.

 

 

Metà delle ricchezze del mondo nelle mani di 85 persone!!!!!!

“…. in Europa, la politica di austerity è stata imposta alle classi povere e alle classi medie a causa dell’enorme pressione dei mercati finanziari, dove i ricchi investitori hanno invece beneficiato del salvataggio statale delle istituzioni finanziarie; – in Africa, le grandi multinazionali – in particolare quelle dell’industria mineraria/estrattiva – sfruttano la propria influenza per evitare l’imposizione fiscale e le royalties, riducendo in tal modo la disponibilità di risorse che i governi potrebbero utilizzare per combattere la povertà.”

Questa è la conclusione di un articolo che potete leggere cliccando QUI. Saprete così, che 85 supermiliardari al mondo detengono la metà di tutte le ricchezze del pianeta!!!! mentre tre miliardi e mezzo di uomini vivono in estrema miseria!!!!

Saprete anche che il fenomeno non è affatto casuale o voluto da una divinità crudele, ma è frutto di precise scelte politiche imposte da chi ha tanto potere economico da imporre legislazioni a proprio favore a tutti i governi del mondo.

Questo è il più grande degli scandali , perchè mina le basi stesse della convivenza ! Questa non è pace!

Che cosa sono le nuvole?

A gentile richiesta della mia amica Piera, ecco la poesia di Pasolini, musicata da Modugno, che abbiamo ascoltato nell’ interpretazione di Beppe Fiorello:

Che cosa sono le nuvole?
di Domenico Modugno e Pier Paolo Pasolini

Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente.
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.
Ah, ma l’erba soavemente delicata
di un profumo che dà gli spasimi!
Ah, ah, tu non fossi mai nata!
Tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.

Il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso.
Perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta.

Ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura con l’udito.
E tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo… così.

Auguri, Ilva!!!

Oggi compie gli anni una affezionata lettrice di questo blog, l’ ultima della mia famiglia a essersi convertita alla tecnologia. A lei il mio augurio più sincero e l’ espressione del mio affetto e della mia ammirazione per la sua dedizione alla famiglia e per il modo in cui ha saputo affrontare le prove della vita.

Colgo l’ occasione per ripubblicare un post che forse lei non conosce… SORELLITUDINE

Da quanto tempo non passavamo una giornata insieme, non so…. L’ occasione ci si è offerta nei giorni scorsi: sono stata ospite da mia sorella per due giorni.
La differenza di età ci ha impedito da piccole di dividere giochi ed esperienze e quando io ero appena una ragazzina , lei si è sposata e i suoi problemi sono stati sempre molto diversi da quelli che vivevo io. Poi la vita mi ha portata via dal paese e da allora solo qualche incontro fugace con due eccezioni in occasione di miei guai di salute.
Abbiamo avuto ognuna la propria parte di tribolazioni: le mie non erano certo paragonabili alle sue, ma ugualmente mi hanno impedito di poterle essere vicina nei momenti più bui. Solo il telefono ci consentiva di capire i nostri stati d’ animo più con le parole non dette che con quelle espresse con un filo di voce, spesso incrinata dalla paura.

Ritrovandola dopo tanto tempo, ho potuto nuovamente apprezzarne le doti di ottima cuoca, l’ abilità nell’ arte del cucito, la sensibilità, la generosità, la forza di carattere sostenuta da una fede ammirevole e l’ affetto di cui mi ha saputo circondare.

Forse solo ad una certa età si sa apprezzare veramente il fatto di avere sorelle e fratelli, persone su cui puoi contare sempre.