Poesia di primavera.
Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell’erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell’acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c’era.
S. Quasimodo
E’ scoppiata la primavera e si rinnova la sua meraviglia. Quasimodo sa però individuare qual è la cosa più sorprendente: vedere il verde incredibile delle gemme appena sbocciate su un tronco che pendeva come morto sui bordi d’ un fosso (botro). E’ come una promessa di resurrezione…..e il poeta si immedesima in quel verde e nell’ acqua limpida del fosso.
Estranea.
Cadono a uno a uno quelli
che hanno riempito la mia vita;
i visi che mi hanno accompagnato
durante il mio cammino scompaiono.
E’ come quando in una stanza togli
i quadri, le foto, i ricordi…
,e rimangono le fredde pareti bianche.
Sempre più, guardandomi attorno,
vedo volti che non riconosco
in un mondo sempre più estraneo.
Diventare Papà!
In occasione della festa dei papà, voglio riportare qui alcune righe di un libro (“L’amore e gli stracci del tempo”) che sto leggendo , grazie alla mia amica P. Sono le riflessioni di un neo-papà ….
“Con l’ arrivo di suo figlio, aveva capito che noi siamo i nostri padri e le nostre madri, che continuano a vivere in noi. Nelle nostre ossa sentiamo il richiamo della loro voce che attraversa la vita e a volte anche la morte e ci dice che non possiamo scappare da nessuna parte……..Allora cercherai……di trasferire i tuoi ricordi in colui che diventerà la tua memoria. E non importa se non hai delle ginocchia sbucciate da raccontare, le inventerai…Cercherai di trasmettere la tua nostalgia a tuo figlio, capendo che un giorno tu stesso sarai la sua nostalgia”
Personalmente non so come ci si senta diventando padri, ma so che io, da mamma non ho avuto il tempo di fare queste riflessioni, che mi sono invece cadute felicemente addosso quando sono diventata nonna….
Auguri a tutti i papà, in particolare ai neo-papà.
UTE: Medicina e musica.
Ore 15 : Medicina: Il lavoro del medico. (docente dr. Lissoni)
Ieri il dr.Lissoni , con la consueta chiarezza e semplicità di linguaggio, pur nella complessità dei concetti da esporre, ci ha parlato dei limiti e dei condizionamenti cui è sottoposta l’ azione di ogni medico; in particolare ha messo in evidenza un lato nuovo della professione medica, che è quello del proliferare di cause dei pazienti contro ospedali e medici . Questa novità, importata dagli USA, fa sì che i medici per tutelarsi e prevenire citazioni per danni moltiplichino le prescrizioni di esami e controlli , facendo anche gonfiare la spesa sanitaria nazionale.
Un altro aspetto messo in particolare evidenza è stato quello della ricerca , che sola può convalidare l’ efficacia dei farmaci e delle terapie adottate; c’ è poi la Meta-analisi, cioè lo studio secondo criteri matematico/statistici dei risultati messi a disposizione dalla ricerca primaria.
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Ore 16: Musica: Da Debussy a Ravel. (Docente dr.sa Zapparoli)
Parallelamente all’ impressionismo nella pittura, in Francia nacque anche l’ impressionismo nella musica ad opera di C. Débussy, che non inseguiva in modo tradizionale melodie più o meno orecchiabili, ma intendeva ricreare emozioni e atmosfere utilizzando “macchie di suoni”, grappoli di note….Fu un grande innovatore della musica e della tecnica pianistica. Sensibilissimo dal punto di vista artistico, fu invece nella vita privata un uomo “senza cuore”: due sue compagne di vita, arrivarono a suicidarsi dopo essere state abbandonate…
Ravel fu grande ammiratore, non ricambiato, di Débussy. La sua musica riecheggia il suo grande amore per la Spagna ed è piena di colore e di suoni arabeggianti.
Per l’ ascolto : Chiaro di luna (per pianoforte) di Débussy.
Giochi d’ acqua (per pianoforte) di Ravel
Per un po’ di indipendenza in più….
Una sera a teatro: “ECCE HOMO”
Confesso che non l’ avevo mai sentita nominare, prima che mi parlassero di lei a proposito di altri suoi spettacoli. E’ una donna minuta, ma che sembra riempire il palcoscenico con le sue movenze , con la sua voce docile nell’ assumere mille sonorità diverse, con la magia della parola …. Si chiama Lucilla Giagnoni e ieri sera mi ha affascinato nel suo recital intitolato “ECCE HOMO”
Una mamma la sera prima di dormire racconta una storia alla sua bimba. E’ la storia dell’ uomo ad iniziare dagli albori della preistoria e parallelamente racconta la storia di un burattino che diventa umano. La narrazione è intersecata da brani di testi sacri (l’ autrice ed interprete del testo è un’ appassionata studiosa di testi antichi).
L’ homo sapiens prevale alla fine sulle altre specie di uomini per trasformarsi poi in homo oeconomicus; Pinocchio trova la sua redenzione nel farsi carico del destino del padre Geppetto e la parola sacra trova la sua apoteosi finale nel discorso delle beatitudini e su questo tema prende avvio l’ esortazione alla bambina, diventata ormai adolescente, perchè sappia prendere il volo e vivere appieno la sua vita.
E’ un’ ora e mezza di parole e basta…. Non c’è altra scenografia se non un pannello luminoso su cui scorrono immagini stilizzate ed essenziali, non ci sono altri personaggi in scena se non la Giagnoni e la sua capacità istrionesca di trasformarsi senza bisogno di trucco o travestimenti. L’ atmosfera è molto ben rimarcata dalle musiche che sottolineano i passaggi più suggestivi.
Gli applausi finali lunghi e calorosissimi mi sono sembrati del tutto meritati.
Ute: Letteratura francese ed economia.
Ore 15: Alexandre Dumas (prof. Meggetto)
Immaginate di ascoltare pagine suggestive lette con la voce dell’ attrice/doppiatrice Tina Lattanzi, la voce morbida e calda che abbiamo sentito tante volte nei film dei “telefoni bianchi” e in quelli del dopoguerra. E’ questa l’ impressione che ho avuto oggi ascoltando la lettura di pagine tratte dai romanzi meno noti di Dumas padre “La regina Margot” e “Il tulipano nero”.
Lo sapevate che se oggi possiamo divertirci alle avventure del Conte di Montecristo e dei tre moschettieri lo dobbiamo alle abitudini spenderecce di A. Dumas? L’ assillo dei debiti da pagare lo costringeva a scrivere romanzi a ritmo industriale e aveva addirittura alle sue dipendenze dei giovani aspiranti scrittori ai quali dettava il prodotto della sua inesauribile fantasia .
Chi non ricordasse l’ attrice Tina Lattanzi, da me menzionata, può ascoltare questo video e certamente (se non è troppo giovane) verrà riportato all’atmosfera delle vecchie sale cinematografiche della sua gioventù.
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Ore 16: Economia: Contributo della Dottrina Sociale della Chiesa (docente: Maurizio Benedetti).
Ho un rammarico: non aver seguito le lezioni precedenti. Infatti in questa lezione ho capito che anche gli economisti si sono convinti finalmente che il capitalismo,così come lo abbiamo conosciuto fino ad ora , è clamorosamente fallito, anche se pare che molti vogliano continuare a tenerlo in vita nonostante tutto.
Ci sono molte scuole di pensiero attualmente: gli”aziendalisti”, gli “innovatori sociali” , i “cooperativisti”… e anche la Chiesa ha dato contributi innovativi, per superare la tendenza a estremizzare le conseguenze della concentrazione delle ricchezze a danno delle moltitudini di poveri affamati che popolano questo mondo.
Qualcuno poi ultimamente sta parlando di Popenomics, cioè dell’ economia così come la intende papa Francesco.
Si può coniugare eccellenza economica e impegno civile e sociale? Pare di sì…visti gli esempi di aziende che il docente ci ha proposto: l’ ospedale pubblico “La Carità” di Locarno (è in territorio ticinese, ma gestito e condotto da italiani) , la cooperativa sociale “Futura” che impiega al suo interno giovani svantaggiati di vario genere e le rubinetterie “Gessi” , che sanno coniugare prodotto all’avanguardia con benessere dei dipendenti e rispetto dell’ ambiente (produce da sè tutta l’ energia di cui ha bisogno). Ci sono molte altre aziende impegnate su questo fronte in Italia e questo fa ben sperare per il futuro del nostro paese.
Questa crisi infinita deve indurre tutti a ripensare le leggi dell’ economia e il sapere che c’ è chi sta intraprendendo questa strada mi toglie un po’ di preoccupazioni .