Notizie da Gaza…

Ho ricevuto tramite e.mail un messaggio sulla situazione in Palestina da parte di chi questa situazione conosce da vicino; ne copio e incollo qui alcuni stralci più significativi:
” Io ero un po’ abituato all’idea che a Gaza la situazione fosse sempre stata difficile, …..ma adesso è di nuovo totalmente esplicitamente terribile e la ripetizione, ogni tot anni, di bombardamenti su una città popolatissima (1 milione e otto di abitanti) assume quasi le caratteristiche di un genocidio controllato. Se non vogliamo evocare fantasmi che offendono la storia di Israele parliamo di riserve indiane dove si vuole confinare ciò che resta di un popolo immisierito, inselvatichito, abituato ad uno stato di polizia permanente. Dei razzi di Hamas che dire: forse sono, al di là delle legittime ragioni della resistenza, solo potentemente stupidi perchè generano occasioni di azioni di guerra di ben più vasta portata…..

 

……aggiungo una precisazione arrivata da poco da Gerusalemme e che aumenta l’assurdità del concetto di “guerra difensiva”: i morti palestinesi, la stragrande maggioranza civili, compresi i famigliari dei miliziani che di fatto lì rappresentano la resistenza (moltissimi morti sono bambini) sono 1030, i soldati israeliani 43 anche perchè impegnati nei combattimenti. I civili morti per i famosi razzi di Hamas in territorio d’Israele, non so se incluso il famoso thailandese, sono……..3! Ne muoiono di più in periferia di Milano anche solo per motivi cruenti. W il diritto alla difesa di un povero stato perseguitato. Gli altri sono così cattivi….
Ma anche tra di noi, …. c’è a chi è andato in pappa il cervello e segue le stupidate che si sentono e che vanno per la maggiore. Diranno che da una parte ci sono terroristi e, più uno è stupido più confonde (la resistenza palestinese) con il terrorismo internazionale senza rendersi conto che questi non hanno mai colpito al di fuori del paese. Si dirà che le poche vittime sono tutto merito del sistema di difesa antimissilistico israeliano. A me sembra invece quella israeliana (ovviamente non tutti, vedi i pacifisti di Be’tselem) sia ormai una società viziata che se ne strafrega del dolore e della morte degli altri basta non essere disturbati da nessuno….sempre impuniti e arroganti……..”
Nel messaggio si precisa anche cosa significhi per Gaza la distruzione dei tunnel: essi sono l’ unica via di approvvigionamento di quanto serve per la sopravvivenza di una popolazione che non può uscire dal territorio nel quale è rinchiusa : distruggerli vuol dire non solo fermare l’ arrivo di armi , ma anche condannare a sofferenze ulteriori una popolazione già tanto oppressa…

Dedicato a Marisa.

Marisa Benaglia, la fisioterapista che da anni viveva in Africa non c’ è più.

Io non la conoscevo, ma sono in molti in città a piangerla: ne parlano come di una donna meravigliosa, che ha dedicato la sua vita ai bambini del Kenya , alla loro cura e alla loro istruzione. Ora, dopo una breve malattia si è spenta all’ età di 55 anni. Credo che la foto che la ritrae qui accanto riassuma il significato che lei ha voluto dare alla sua vita.

In casi come questi ci si chiede inutilmente : perchè proprio lei? perchè così presto? ….ma nessuno può dare una risposta se non la Fede che ha così fortemente segnato la vita di Marisa.

 

Un orto lillipuziano.

L’ orto, è risaputo, richiede cure costanti infinite: non vuole solo essere annaffiato regolarmente (quest’ anno ci pensa Giove Pluvio, ma non è sempre così), ma va liberato dalle erbacce infestanti e zappettato con diligenza. Se solo lo trascuri per pochi giorni, lo ritrovi infestato da erbacce che soffocano quanto stai coltivando con pazienza e dedizione.

Per questo il mio orto è piccolissimo (potrei dire lillipuziano), saranno forse 6-7 metri quadrati , non di più, però ci coltivo il prezzemolo, il basilico, il rosmarino, la rucola, la valeriana, 12 piante di pomodori, un poco di erbette, e alcune piante di fagiolini rampicanti.  Ogni ortaggio occupa una superficie limitatissima, ma in questo modo ne posso raccogliere ogni volta quanto basta per una persona sola e quando una “produzione ” si esaurisce viene velocemente sostituita con una nuova…..bastano pochi minuti di lavoro…

Mescolando un po’ di valeriana, un po’ di rucola e un pomodoro, ottengo insalate squisite e freschissime. Ieri sera  sono riuscita a farmi un delizioso contorno di fagiolini  dopo averne raccolto una buona manciata.  Prima di partire  per l’ ultimo viaggetto , ho raccolto tutto il prezzemolo e mi sono fatta una squisita salsa verde e con le erbette ho preparato un fragrante “scarpasot” (erbette crude tritate finemente e condite con parmigiano e uovo e poi  fritte -come mi pare le facesse anche mia madre)

Non potrei prendermi cura di un orto più grande, ma non voglio rinunciare al piacere di preparare la semina, di sorvegliare la crescita delle piantine e di raccogliere  poi il frutto delle mie cure: è un piacevole passatempo che dà soddisfazione e permette di gustare ortaggi sicuramente non infarciti di pesticidi  e diavolerie varie. Credo che si possa fare altrettanto su un balcone se non è troppo piccolo.