UTE: linea di partenza!!!

Di ritorno dal primo Consiglio Direttivo dell’ UTE (UNIVERSITA’ TERZA ETA’), mi accingo a fornire alcune informazioni:

* Il primo ottobre: messa di inizio d’ anno ad Alzate, Villa Soldo alle ore 15. Seguirà visita alla Villa e sosta al bar.

* 3 ottobre: Inizio dell’ anno Accademico

* Il tema  conduttore delle lezioni di quest’ anno sarà “La Grande Guerra” e ci verrà offerta l’ occasione di esplorare questo evento  dal punto di vista storico, letterario, economico, artistico…..

* Avremo poi i classici appuntamenti con la medicina, con la poesia, con la fisica, con la psicologia ecc.

* Sono anche in programma i festeggiamenti per i 20 anni dell’ UTE , con premiazione dei soci più anziani (come iscrizione).

Credo che sarà un anno molto interessante e mi auguro che siano molte le persone (non occorre essere VECCHI, ci sono anche persone semplicemente mature) che vorranno iscriversi e approfittare di questa preziosa opportunità di aggiornamento culturale e di incontro con persone simpatiche e interessanti.

L’ estate sta finendo…..

Per preparare all’ arrivo del freddo l’ orto e il giardino, mi son ritrovata a fare grandi lavori: tagliare l’ erba e strappare le erbacce, raccogliere foglie secche, sradicare le piante che hanno concluso il loro ciclo vegetativo e con tutto questo riempire  i sacchi da portare alla piattaforma ecologica.  Ma non finisce qui, perchè poi mi son messa a vangare una parte dell’ orto per seminare  un po’ di valeriana , di rucola e di insalata ; infine ho rinvasato le piantine  da portare al riparo .  Tutto questo ha comportato un lavoro di un paio di giorni e credevo di aver finito, quando l’ occhio è stato attirato dalle foglie di un cespuglio:  era infestato da parassiti di ogni genere….Che fare?  Decido su due piedi che l’ unica soluzione è abbatterlo: è una pianta molto vecchia e già da tempo dà segni di sofferenza…. Ma i rami sono piuttosto grossi e occorrerà la sega elettrica che non uso da molto tempo.  Riuscirò a metterla in funzione?- Proviamoci – mi dico.

In effetti  ho dovuto  tribolare un po’ per farla funzionare, ma alla fine i grossi rami del cespuglio sono caduti a uno a uno e una volta sfrondati dalle parti più sottili , li ho riposti in un angolo riparato: serviranno per accendere il fuoco quando arriveranno i nipotini.

Per fortuna avevo pensato per tempo a riverniciare il balcone, il tavolo del giardino, il capanno di legno , i caloriferi e ora posso aspettare tranquillamente l’ autunno che arriva a grandi passi a cacciare questa estate che non è mai cominciata veramente.

Le prime volte che mi ritrovavo a dover fare queste cose da sola, venivo presa da un po’ di preoccupazione : sarei riuscita a non combinare pasticci? Del resto è impensabile chiamare gente ogni volta , sarebbe troppo dispendioso…. Ora mi son convinta che se le cose non sono fatte alla perfezione ,  va bene ugualmente e  non mi faccio più problemi.

 

Una nuova ricetta. :-)))

Eravamo al mare e avevamo trascorso la mattinata in piscina. Ormai i bambini avevano sguazzato in acqua a lungo e parevano soddisfatti. Io pensai di anticipare un po’ le operazioni per il pranzo e me ne andai al piccolo market del villaggio  perchè i bambini avevano chiesto di mangiare riso al burro e non avevo il necessario.

Una volta nella casetta, sbrigai qualche faccenduola e poi decisi di cominciare a cucinare perchè certo i miei monelli stavano per tornare….. L’ acqua arrivò a bollire e non si vedeva tornare nessuno, ma pensai ugualmente di mettere a cuocere il riso , perchè si sa che ci vuole almeno un quarto d’ ora…e in quel frattempo certo i ragazzi sarebbero tornati….

Il quarto d’ ora passò , il riso era cotto e dovetti toglierlo dal fuoco e condirlo, ma non si vedeva ancora nessuno….Lasciai il riso nella pentola e andai a vedere cosa stava accadendo: i ragazzi erano tornati in piscina e si stavano esercitando nei tuffi!!!!  Dissi loro che dovevano tornare subito o il riso si sarebbe scotto…..In fretta e furia raccogliemmo tutte le nostre cose e tornammo …….il riso però nel frattempo si era gonfiato enormemente e i chicchi si erano tutti appiccicati tra di loro….Lo versai nei piatti pensando già che forse non lo avrebbero mangiato, invece  la loro fame era tanta e trovarono tutti che il riso era comunque buono e Davide addirittura trovò un nome a quel piatto , infatti esclamò: –  Il nome di questa ricetta è RISO COLLOSO!!! Vero , nonna? –

Se volete anche voi gustare un buon riso colloso,  lessate il riso, conditelo e poi andate un po’ in giro  per almeno un quarto d’ ora…al ritorno avrete il miglior riso colloso che abbiate mai gustato.

 

Senza bussola.

Che tristezza!

Negli ultimi giorni sono morte centinaia (600? 800?) di migranti nel Mediterraneo e sulle pagine dei giornali on line non se ne parla nemmeno…..non fanno più notizia….ci siamo abituati all’ orrore !!!!!
Se poi si pensa al grande clamore che ha fatto l’ uccisione (parrebbe accidentale) di un’ orsa nel Trentino, per la quale per giorni sui media e sulla rete si sono scatenate polemiche assurde………………..si può solo concludere che siamo un paese che ha perso la bussola!!!

Tempo di migrare…

Stamattina passando sul  ponte sul Lambro ho visto parecchie anatre selvatiche e germani reali . Sembravano godersi un momento di riposo per recuperare le forze dopo un lungo volo di trasferimento, infatti ce n’ erano molti appollaiati sui sassi che affioravano dalle acque basse e alcuni dormivano con la testa sotto l’ ala , mentre altri  allungavano lentamente di tanto in tanto il collo per affondare il becco nell’ acqua; altri  galleggiavano pigramente lasciandosi cullare dalla corrente che scorreva via piano piano. E’ tempo di migrazioni , di lunghi viaggi per sfuggire al freddo che arriverà….

Vent’ anni fa….

Carmela, una collega che ho conosciuto 20 anni fa e con la quale ho avuto il piacere di condividere un anno di insegnamento , mi ha inviato tramite Facebook questo messaggio che mi ha profondamente commosso e che, col suo permesso copio qui :
“Domani sarà un inizio di anno scolastico particolare: sono passati esattamente 20 anni da quel 15 settembre 1994 in cui, dopo anni di scuole private e supplenze, cominciai l’anno scolastico come insegnante di ruolo a Erba. Come é capitato per molte altre volte in questi anni era il giorno del mio compleanno, ma quello era l’ultimo dei miei pensieri. Ricordo tutto di quel giorno e di quel periodo particolare: ero impaurita e a disagio, non conoscevo niente e nessuno e mi sentivo inadeguata. Ma ricordo anche il sorriso accogliente di Diana Catellani, insieme a Lina B., la collega piu’ cara incontrata in questi anni. Mi presentò i bambini parlandomi di ognuno di loro e mi coinvolse nella lezione come se avessimo sempre lavorato insieme. Nel corso di quell’anno piuttosto complicato fu per me una guida e un punto di riferimento: ebbi modo di scoprire la persona speciale che era, ed oggi, quando leggo gli elogi e i complimenti che le fanno tutti, capisco ancor di più quanto io sia stata fortunata ad averla conosciuta personalmente.
In quei giorni di 20 anni fa insieme a me c’erano i suoceri di mio fratello, mi accompagnarono a scegliere la sede e mi aiutarono a trovare casa. Fu anche grazie a loro se quel periodo fu meno duro: ci divertimmo molto, girando per i paesi della zona, a prendere in giro le usanze del posto diverse dalle nostre. Oggi non ci sono più, ma spesso mi capita di ripensare a loro con affetto proprio ricordando quei giorni in cui mi fecero da mamma e papà.”

Grazie, Carmela! Anche per me sei un bel ricordo. Forse non merito tutte le parole gentili che mi hai dedicato, ma mi hanno fatto tanto piacere.  Un affettuoso abbraccio. Diana

Sul sagrato di S. Eufemia.

Nell' abside sono chiari i segni delle costruzioni preesistenti

Stamattina si festeggiava S. Eufemia e l’inizio dell’ anno pastorale, per questo alle 10 si è celebrata una messa sul piazzale antistante l’ antica chiesetta plebana dedicata alla santa.

Mentre attendevo l’ inizio del rito, mi son ritrovata a pensare da quanti secoli questa chiesetta è in questa zona il punto di incontro per chi vuole testimoniare la propria religiosità. Gli storici fanno risalire la costruzione della chiesa attorno al X – XI secolo, ma è accertato che sia stata costruita su un tempio preesistente di epoca paleocristiana e ancor prima adibito a culto pagano.

Quanta gente nel corso dei secoli si è inginocchiata su queste pietre per ringraziare e supplicare,! Quanta gente avrà raccontato all’ invisibile Interlocutore le sue fatiche, le sue sofferenze , le sue gioie mormorando a fior di labbra una preghiera! E mi immaginavo questo continuo afflusso di gente vestita in modi diversi, secondo le mode del tempo, ma con la stessa disposizione d’ animo che ha portato anche questa mattina tante persone a gremire la piazzetta.

C’ è chi sostiene che la religione serva all’ uomo per esorcizzare la paura della morte; penso invece che se non credi in una vita ultraterrena la morte non può farti paura, perchè segna solo il ritorno al nulla. Credo che la religiosità sia nata per una nostalgia di infinito che Qualcuno ha innestato dentro di noi e che sola può dare senso alla vita.

Chi volesse saperne di più sulla storia della chiesetta di S. Eufemia può cliccare QUI

Sharia police.

E’ accaduto in Germania : un gruppo di giovani musulmani integralistisi è messo a girare per le strade di una città con giubbotti recanti la scritta “Sharia police” intimando alle donne di coprirsi il volto e ai ragazzi di non andare in discoteca , o di non bere….e la polizia ci ha messo un po’ per intervenire e per denunciare i sedicenti “poliziotti” della morale.

Speriamo che non accada anche in Italia, perchè con i tempi che corrono e la scarsità di mezzi a disposizione della polizia si rischierebbe di veder proliferare queste manifestazioni integraliste.

E’ certo che la maggioranza dei musulmani è gente perbene, ma c’è senz’ altro il pericolo dell’ integralismo, soprattutto fra quelli di seconda generazione, che sono nati qui o comunque sono arrivati giovanissimi e non hanno sperimentato le condizioni di vita che hanno costretto i loro genitori a emigrare.

La difficoltà di inserimento nel nostro mondo, il contrasto fra la nostra cultura e quella che viene tramandata ai giovani da parte delle famiglie immigrate, li rende prede facili per chi vuole seminare zizzannia . Ecco perchè bisognerebbe intensificare tutte le iniziative che mirano all’ integrazione culturale, alla conoscenza della nostra  lingua, della nostra Costituzione e delle nostre leggi…. già la conoscenza delle leggi è importantissima, perchè accanto allo spirito di accoglienza e di solidarietà che non deve mai mancare, è però chiaro che le leggi vanno osservate da tutti .