……eppure è dicembre….

Stamattina mi sono affacciata alla finestra che dà sul retro di casa mia e ho visto il solito cielo grigio e piovoso,  le piantine dei fiori malinconicamente spoglie,un manipolo di passeri che becchettavano tra l’ erba bagnata…..già l’ erba…

Le temperature miti e le piogge frequentissime hanno fatto sì che l’ erba continua a crescere anche ora, a dicembre!!!

Non era mai successo  ma dovrò tagliarla di nuovo appena smetterà di piovere per un po’ e il prato sarà asciutto.

In un angolo , mezzo nascoste dalle foglie portate dal vento stanno ancora fiorendo le primule ….che a questo punto dovremmo chiamare  con un altro nome , visto che sono sì le prime a fiorire , ma anche le ultime ad arrendersi.

I mutamenti climatici impongono ritmi diversi a tutti gli esseri viventi , anche alle nostre abitudini  e al nostro modo di pensare.

 

UTE: letteratura e filosofia.

LETTERATURA: Gli scrittori- soldato ungheresi.

Dopo un breve accenno storico sul ruolo dell’ Ungheria nel 1° conflitto mondiale e sulle sue conseguenze, la dott.essa Chiesa ci ha delineato i profili biografici e letterari di alcuni poeti e scrittori ungheresi , che trassero dalla loro partecipazione al conflitto l’ ispirazione per le loro opere. Tra questi ricordo solo i principali:

GEZA GYONI: (morto di stenti in prigione in Siberia)

SOLO PER UNA NOTTE …
Csak egy éjszakára küldjétek el őket: Solo per una notte mandateceli qui:
A pártoskodókat, a vitézkedőket. I faziosi, gli eroi dello zelo.
Csak egy éjszakára: Solo per una notte:
Akik fent hirdetik, hogy – mi nem felejtünk, Quelli che ad alta voce dichiarano: noi non dimentichiamo,
Mikor a halálgép muzsikál felettünk; quando la macchina di morte fa la musica sopra di noi;
Mikor láthatatlan magja kél a ködnek, quando invisibile sta per scendere la nebbia,
S gyilkos ólom-fecskék szanaszét röpködnek. e mortali rondini di piombo si sparpagliano in volo.
Csak egy éjszakára küldjétek el őket: Solo per una notte mandateceli qui:
Gerendatöréskor szálka-keresőket. Quelli cui importano le schegge mentre si spezzano le travi.
Csak egy éjszakára: Solo per una notte:
Mikor siketítőn bőgni kezd a gránát, Quando assordante comincia a ruggire la granata,
S úgy nyög a véres föld, mintha gyomrát vágnák; e la terra geme insanguinata come se le aprissero il ventre;
Robbanó golyónak mikor fénye támad, quando si accende il lampo dei proiettili esplosivi,
S véres vize kicsap a vén Visztulának. e trabocca l’onda di sangue della vecchia Vistola.
Csak egy éjszakára küldjétek el őket: Solo per una notte mandateceli qui:
Az uzsoragarast fogukhoz verőket. gli egoisti, che stiracchiano il quattrino.
Csak egy éjszakára: Solo per una notte:
Mikor gránát-vulkán izzó közepén quando in mezzo ad un’eruzione di granate
Úgy forog a férfi, mint a falevél; l’uomo turbina come una foglia;
S mire földre omlik, ó, iszonyú omlás, e crolla a terra, oh cosa atroce,
Szép piros vitézből csak fekete csontváz. ridotto, da eroe splendente, a una carcassa annerita.
Csak egy éjszakára küldjétek el őket: Solo per una notte mandateceli qui:
A hitetleneket s az üzérkedőket. Gli empi e gli speculatori.
Csak egy éjszakára: Solo per una notte:
Mikor a pokolnak égő torka tárul. quando si aprono le fauci infuocate dell’inferno,
S vér csurog a földön, vér csurog a fáról, e sangue cola sulla terra, cola dagli alberi,
Mikor a rongy sátor nyöszörög a szélben, quando uno straccio di tenda si lamenta nel vento,
S haló honvéd sóhajt: fiam… feleségem… e il soldato morendo sospira… figlio…. moglie………

ANDREA LATZKO:  durante la prigionia scrisse ” UOMINI IN GUERRA” libro riedito recentemente dalla casa editrice Keller. Il romanzo si compone di sei racconti che tratteggiano il profilo psicologico di sei tipi di soldato .

LAJOS ZILAHY: (1891 -1974)  scrive il romanzo sentimentale e di costume “DUE PRIGIONIERI” . E’ la storia di due giovani che si amano e si sposano , ma poco dopo lui deve partire per la guerra e viene fatto prigioniero. La lunga lontananza divide i due giovani : lei  si innamora di un altro e lui resterà in Siberia con una nuova compagna.

FILOSOFIA: Gli scemi di guerra.

La dott.essa Tatafiore ci ha parlato del triste fenomeno (studiato da Freud e da Padre Agostino Gemelli) degli scemi di guerra, cioè di quei poveri giovani che per gli orrori della guerra impazzivano o che simulavano la pazzia per sfuggire all’ arruolamento. La follia e la malattia erano diventate le uniche vie di fuga contro la prepotenza dello stato, l’ unico modo per potersi ribellare. Alla fine della guerra una commissione indagherà sulle crudeltà dei medici militari e Freud chiamato a testimoniare troverà il modo di difendere i colleghi medici e i loro metodi inumani (facile ricorso all’ elettrochoc).

 

 

Cuccioli e…libri.

I miei nipotini fin da piccoli hanno amati i libri e la lettura.

Ricordo che Elisa strappava con metodo tutte le pagine dei libri non cartonati; forse pensava di liberare così quegli animali, quelle fate, quei bambini che popolavano le illustrazioni e che restavano prigionieri dentro al libro, quando questo veniva riposto.

Davide aveva una passione in particolare per un libro che parlava degli animali africani e ogni volta che veniva qui se lo guardava  e riguardava, affascinato dai leoni, dalle giraffe, dagli gnu, dagli elefanti e soprattutto dai licaoni : faceva sempre un sacco di domande perchè voleva sapere tutto di quel mondo lontano .

Samuele, si portava a letto tanti libri, per poter ritardare il momento del sonno , ma si dedicava anche alla lettura dei quotidiani (faceva finta , naturalmente)quando era sul treno che lo portava alla scuola materna: tutti i pendolari avevano il loro bravo giornale in mano e lui perchè non avrebbe dovuto averlo?

Ora c’ è Giovanni alle prese coi suoi primi libri e lui è molto attirato dai loro colori e dalle pagine che si possono sfogliare e il suo entusiasmo è tale che….. se li “ciuccia” : è quel che di solito viene definito “un divoratore di libri”!!!