Ute: gli errori della medicina.

Dopo la prima ora in cui Don Ivano ha dissertato con la sua solita eloquenza sia su Chagall e la Bibbia , la mostra di cui ho parlato qualche giorno fa, sia sugli Ebrei e la diaspora, il dr. Lissoni ci ha intrattenuto sugli errori nella storia della medicina, illustrandoci alcuni casi veramente inquietanti.

Thalidomide: la ditta tedesca che produceva il farmaco negava che potesse avere effetti negativi sui feti,   nonostante  si fossero moltiplicate negli anni le segnalazioni di parti di bambini focomelici da madri che avevano fatto uso del farmaco.

Thorotrast: era un mezzo di contrasto che veniva usato in radiologia , m a un medico italiano scoprì che era altamente cancerogeno e danneggiava fegato, milza e midollo spinale.

Caso Therac – 25 : era una macchina usata in radioterapia , ma era stata immessa in commercio senza i dovuti controlli e causò numerosissime ustioni e numerosi decessi, prima di essere ritirata.

Caso Tuskegee: Per 40 anni in America furono reclutati uomini neri malati di sifilide o , se sani, gli si iniettava la malattia e non venivano curati per poter studiare le fasi evolutive della malattia stessa. Il caso si ripetè in Guatemala dove i medici iniettavano la malattia ai carcerati. Toccò a Clinton e poi a Obama chiedere scusa alle persone usate come cavieinconsapevoli.

 

 

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Due giovani innamorati.

Ero china sul libro che stavo leggendo, quando si sono seduti davanti a me , sul treno, due persone, cui non ho fatto caso al momento. Poi mentre giravo la pagina , ho alzato un po’ gli occhi e ho visto due mani giovanissime che si stringevano con tenerezza. Mi sono incuriosita : erano sui vent’anni. Lei: lunghi capelli castani e dolcissimi occhi scuri; lui: capelli e barba corti , occhi chiari e una certa aria da bambino.

Parlavano sottovoce come per accarezzarsi reciprocamente con le parole e ogni volta che i loro sguardi si incontravano si sorridevano ; a un tratto lui ha portato alle labbra la mano di lei e l’ ha sfiorata con un  lievissimo bacio: mi sono commossa …. In un mondo in cui sembra prevalere la maleducazione, il frastuono volgare, il cattivo gusto è consolante vedere due giovani così innamorati , così delicati , così belli nell’ aspetto e nei modi….

Quando sono scesa dal treno, ho augurato loro in cuor mio di custodire  e  conservare a lungo questo dono prezioso che la vita  ha riservato loro : l’ amore è delicato e va trattato con molta cura….spero lo capiscano in tempo….

A Madesimo.

Non ero mai stata per vari motivi  sulle montagne lombarde che stanno poco a nord della Brianza. E’ per questo che ho deciso di partecipare a una gita parrocchiale con meta Madesimo, in Val Chiavenn.

Mi avevano detto che avremmo passato una giornata sulla neve e che avrebbe fatto molto freddo  e io mi ero attrezzata per bene: avevo la precisa intenzione di passeggiare nei boschi per ammirare le montagne innevate mentre gli altri avrebbero passato la giornata sugli sci…….

Invece nulla è andato come avevo pensato: all’ arrivo si son formati due gruppi, uno formato dagli sciatori e l’ altro dai camminatori. Io mi sono aggregata a quest’ ultimo formato da quattro coppie di amici, che sono soliti uscire insieme. Non conoscevo nessuno , ma tutti sono stati molto gentili e mi hanno invitato a unirmi a loro.

C’era freddo e il sole era appena sorto quando siamo andati in un bar a fare colazione; mentre sorseggiavo il cappuccino però ho alzato gli occhi e ho visto il maltempo investire la montagna di fronte e scendere velocemente a valle : dopo pochi minuti era sopraggiunta una bufera di vento e neve molto spettacolare. Così la sosta al bar si è prolungata più del previsto. Siamo usciti poi per fare una bella camminata, ma il vento freddo e la neve che ancora scendeva ci hanno indotto a meno eroici propositi  e siamo entrati in una chiesa in attesa dell’ ora del pranzo; nel pomeriggio poi ci siamo messi a giocare al bigliardino , mentre altri si esercitavano nello studio dei passi di un certo ballo di gruppo nei locali dell’ oratorio. Praticamente siamo rimasti imboscati al chiuso tutto il giorno!!!

A parte la giornata pessima, ho però potuto ammirare lo spettacolo delle nostre montagne, i torrenti spumeggianti , le cascate immobilizzate dal gelo e ho goduto di una simpatica compagnia.

 

 

UTE: PSICOLOGIA: LA VIOLENZA…

PSICOLOGIA: La sensazione di impotenza umana di fronte alla violenza dell’ “homo homini lupus” (dr.ssa Todaro)

Chi ha programmato le lezioni della nostra UTE, ha previsto per oggi questa lezione sulla violenza , che cade proprio nel momento in cui stiamo vivendo ore di grande ansia per gli atti di terrorismo  in territorio francese.  Contemporaneamente si è avuta notizia di stragi con migliaia di morti in Africa, ma questi avvenimenti sono stati appena accennati dai media : la violenza ci colpisce tanto più fortemente quanto più accade vicino a noi.

Se poi la violenza può nascondersi là dove nessuno potrebbe sospettarne la presenza, genera diffidenza generalizzata e chiusura verso le persone che temiamo possano essere violente e verso le situazioni che potrebbero nascondere dei rischi reali o supposti. Da tutto ciò scaturisce il senso di impotenza: come difendersi da un pericolo che non ci è possibile conoscere?

La risposta più facile sarebbe quella di opporre alla violenza altra violenza, ma ciò può solo peggiorare le situazioni. Bisogna dunque capire cosa sia la violenza e il filosofo Hobbes l’ aveva spiegata con il fatto che l’ egoismo umano porta gli individui a combattere i propri simili per sopravvivere (homo homini lupus= l’ uomo è lupo per l’uomo).

Secondo L’ Organizzazione Mondiale della Sanità , la violenza è l’ uso intenzionale della forza fisica o del potere per arrecare danni fisici o psicologici.

Dal punto di vista psicologico la violenza (sia il bullismo che la violenza domestica ad esempio) nasce da problematiche interiori che l’ individuo non riesce a risolvere in modo adeguato. Molti individui presentano fattori di rischio, ma solo pochi sviluppano comportamenti violenti se non riescono a elaborare e controllare le proprie pulsioni.

La violenza è un comportamento volto alla distruzione e si rivolge verso:

* chi è estraneo o diverso;

* ciò che è debole o inerme;

* ciò che rappresenta l’ autorità.

Per compensare i fattori di rischio che portano alla violenza, bisogna seminare fattori di protezione  con gesti e parole  ; quando una persona sviluppa comportamenti violenti va curata e aiutata.

Contro la violenza ci si deve coalizzare : solo il gruppo o la collettività possono isolare e vincere la violenza.

Al termine della sua interessante lezione la nostra docente ha richiamato un celebre  aforisma di Gandhi: 

La vita non e aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.

Se il mondo oggi è pieno di violenza non dobbiamo smettere di vivere o barricarci in un fortino, dobbiamo cogliere ogni occasione per diffondere semi di pace attorno a noi.

 

 

Ora a nord di Parigi…

A qualche chilometro a nord di Parigi si sta vivendo l’ epilogo della tragedia iniziata due giorni fa con la strage a Charlie Hepdo.
I due terroristi sono asserragliati in una piccola azienda con due ostaggi e vogliono morire da martiri ed è questo ciò che le autorità francesi dovrebbero evitare ad ogni costo….sarebbe  auspicabile qualunque metodo consentito dalla legge, pur di costringerli alla resa.

Vogliono il martirio per farsi osannare da chi li ha plagiati e indotti a questa azione da vigliacchi, invece io spero che la polizia francese sia tanto intelligente da riuscire a far uscire dal loro covo i due spietati killer: tutti devono vederli  con le mani alzate e con negli occhi la paura della fine ingloriosa in una galera , dove saranno a poco a poco dimenticati da tutti anche dai propri correligionari (intendo tutti i fanatici come loro). Senza contare che potrebbero essere una preziosa fonte di informazioni sui vari punti oscuri di questa vicenda…
Stavo pensando male della polizia francese e stavo pensando di suggerire  di farsi dare qualche lezione dalla polizia israeliana, ma se saprà catturare i due fratelli e smitizzarli davanti al mondo senza cedere all’ impazienza e alla voglia di vendetta, avrà la mia ammirazione.

Un museo poco noto.

Il Figliol Prodigo (da notare che i due personaggi sono vestiti come due contadini russi)

Stamattina di buonora io e una mia vicina di casa abbiamo preso il treno per Milano e siamo andate al Museo Diocesano (a proposito: Milano è tutta un cantiere, l’ EXPO si avvicina…). Io ne ignoravo pure l’ esistenza e invece è un museo che vale la pena di essere visitato, perché, oltre alla mostra di “Chagall e la Bibbia” che ospita attualmente, custodisce delle opere veramente pregevoli.

Ciò che ci ha motivato a questa uscita mattutina è stata la mostra delle opere di Chagall ispirate alla Bibbia.  Due belle tele, raffiguranti Giobbe e il figliol prodigo, aprono l’ itinerario della mostra , allestita all’interno di uno spazio che per forma e colore vuole richiamare l’ idea dell’ Arca dell’ Alleanza.  In quelle due prime opere sono evidenti le caratteristiche della pittura di Chagall : uso di colori surreali, motivi ricorrenti come i suonatori di violino o le crocifissioni, le figure “volanti”, la mancanza di qualsiasi preoccupazione di prospettiva…

Poi c’ è una serie di opere minori : disegni, gouaches, ceramiche, sculture sempre ispirati a episodi e personaggi biblici.

Ci sono poi tre magnifiche opere : Crocifissione, Resurrezione, Liberazione , che colpiscono per l’ uso del colore e per l’ espressività. Per ulteriori particolari si può cliccare QUI.

Conclusa la visita a questa sezione del museo, siamo passate ad altre sale dove sono esposte opere di grande pregio appartenenti ad epoche diverse e tra esse spiccano anche un autoritratto di Van Gogh, un Nudo femminile di Lucio Fontana,   quadri di Degas,  di Gauguin , di Renoir e Rodin.

E’ stato anche bello attraversare Milano su un tram mentre la mia amica , che è nata e cresciuta lì, mi faceva da cicerone e dalle sue parole traspariva non solo il suo amore per la città, ma anche la sua competenza non comune in fatto di arte .

 

 

 

Chi fa da sé…..è soddisfatto.

Ho sempre avuto come compagnia telefonica la Telecom e avevo sempre rifiutato di cambiare gestore, nonostante i numerosissimi tentativi di vari call center di convincermi a questa mossa . Io  però la ritenevo foriera di complicazioni di cui non sentivo proprio il bisogno.

Ho detto “avevo”…infatti circa un mese fa mi sono stancata di vedere offerte a basso costo per i nuovi abbonati , mentre io dovevo continuare a pagare bollette salatissime e così ho fatto il classico salto nel buio, anche perché dovrei poter risparmiare una cifra rispettabilissima.

Ieri sera , mi son decisa a controllare quando sarebbe avvenuto il passaggio e son venuta a sapere che il giorno fatidico sarebbe stato proprio oggi. Ero un po’ preoccupata : sarei riuscita a non combinare pasticci al momento di collegare il nuovo modem col telefono e con il computer? Stamattina mi son messa all’ opera e, seguendo le istruzioni ho sistemato il nuovo apparecchio, ma non funzionava nulla….

-Bell’ affare !- mi son detta, ma poi ho chiesto al numero verde cosa stava accadendo e mi son sentita dire che occorreva un po’ di tempo perchè i collegamenti  “si allineassero” (questo è il termine usato dall’ operatrice al telefono).

Un po’ scettica e un po’ perplessa sono andata fuori per i miei soliti impegni, col dubbio che forse avevo io combinato qualche pasticcio.

Stasera al rientro, ho notato subito che la linea telefonica era di nuovo in funzione e allora ho  acceso il computer e, passando dal pannello di controllo,  ho attivato la nuova rete e ora sono di nuovo connessa col mondo!!!!

Solo qualche tempo fa non mi sarei mai azzardata a toccare fili o prese che avessero a che fare col computer  e avrei dovuto aspettare mio figlio….. oggi invece ce l’ ho fatta!! Sono proprio contenta!!!

6 Gennaio: oggi…. ieri….

Sono passate da poco le cinque del pomeriggio e c’ è ancora luce: direi che già il giorno si è allungato di una mezz’ oretta e questo mi piace….mi piace quando le giornate si allungano e posso pensare che l’ indomani sarà ancora un po’ più ricco di luce ….

Oggi è anche il 45° anniversario del mio matrimonio (era martedì anche allora!!!)  e a quest’ ora stavo partendo , sotto la neve, per il viaggio di nozze, carica di speranze come tutti in quel momento della vita. Non tutto è andato sempre liscio,i momenti difficili non sono mancati, ma come diceva Qualcuno che se ne intendeva : L’ albero si riconosce dai frutti……. e i “nostri” frutti sono stati buoni ….

Ora sono sola e, dopo i primi tempi in cui tutto doveva per forza cambiare , posso dire di essere serena e vivo questo mio tempo con un’ immensa gratitudine per il fatto di poter bastare a me stessa e di poter ancora essere d’ aiuto a qualcun altro. Al futuro, che potrebbe anche essere buio, per ora non penso e mi affido alla Provvidenza: inutile rattristarsi per cose che non dipendono da noi e sulle quali non abbiamo nessuna possibilità di influire.

Scrivo queste riflessioni perchè  tra  le persone che contattano questa pagina ce ne sono alcune che vivono situazioni di solitudine e vorrei che ne traessero conforto : mal comune….