Oggi sono rimasta incantata dalle foglie nuove di una rosellina del mio giardinetto: erano lucenti e morbide come nemmeno la seta più preziosa potrà mai essere….il miracolo della primavera sta per compiersi di nuovo….nonostante tutto…
Giovanni, cuor contento.
Giovanni ha tredici mesi ed è un bimbo dolcissimo: sempre pronto a sorridere, sempre interessato a sperimentare nuovi modi di interagire coi suoi giocattoli e mentre li studia attentamente continua a “parlare” o a “cantare” a suo modo: emettendo gorgheggi e balbettando le parole che conosce.
Ama molto la musica e si mette a ballare seguendo il ritmo dei motivi prodotti dai suoi giocattoli o quello delle canzoncine che gli vengono cantate. Ieri facev rotolare una pallina, poi andava a recuperarla gattonando e al mio invito la dava a me che gli dicevo “grazie!” Questa parola gli piaceva molto e per farsela dire ha ripetuto tante volte questo gioco.
La storia ricorda un Giovanni senza terra, un Giovanni dalle bande nere, un Giovanni senza paura e innumerevoli altri Giovanni variamente denominati; il nostro viene spesso chiamato dai nonni “Giovanni cuor contento”….e speriamo che lo si possa sempre chiamare così…
Ute: medicina e poesia dialettale.
Medicina: Anche i denti invecchiano.
Il dr. Rigamonti e il dr. Moscatelli (odontoiatra) ci hanno parlato delle malattie che minacciano i nostri denti e dell’ importanza della prevenzione, basata principalmente sulla cura dell’ igiene, su un’ alimentazione corretta e su controlli periodici regolari. Oltre a questo è possibile prevenire danni ai denti con la Fluoroprofilassi e con la sigillatura dei solchi.
Poesia dialettale: La Divina commedia (tradotta da Paolo Elia Sala)
L’ idea di tradurre la Divina Commedia in dialetto brianzolo potrebbe sembrare quantomeno bizzarra e invece ascoltando i versi di P.E. Sala ci si accorge come sia possibile rendere il significato e lo spirito dei versi di Dante con una fedeltà .e una “grazia” sorprendenti per un dialetto che parrebbe molto duro , quasi rude…
Non ho trovato la versione dialettale, perciò riporto qui la versione in italiano di uno degli episodi che sono stati letti per noi (in modo magistrale come sempre) dal sig. Gottardi e commentati con la consueta passione e competenza dal prof. Ghioni.
L’ episodio è quello del trovatore Sordello: questi si commuove al sentire che anche Virgilio viene dalla sua città, Mantova, e solo in nome dell’ amore per la propria città i due si abbracciano. Dante allora si lancia in un’ invettiva feroce contro l’ Italia sempre divisa e sempre terra di lotte feroci tra quelli che dovrebbero sentirsi invece fratelli.
Ecco come Dante descrive l’ incontro tra i due poeti:
Ma vedi là un’anima che, posta sola soletta, inverso noi riguarda: quella ne ‘nsegnerà la via più tosta». Venimmo a lei: o anima lombarda,come ti stavi altera e disdegnosa e nel mover de li occhi onesta e tarda! Ella non ci dicea alcuna cosa,ma lasciavane gir, solo sguardando a guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando che ne mostrasse la miglior salita; e quella non rispuose al suo dimando,ma di nostro paese e de la vita ci ‘nchiese; e ‘l dolce duca incominciava «Mantua…», e l’ombra, tutta in sé romita,surse ver’ lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello de la tua terra!»; e l’un l’altro abbracciava.
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!
” No potho reposare”: cento anni e non li dimostra
Ho appreso da internet che quest’ anno compie un secolo di vita una delle più belle canzoni che siano mai state composte. E’ stata scritta per salutare i ragazzi sardi che partivano per andare a combattere sui fronti della Grande Guerra e in essa si sente tutto il dolore di chi deve lasciare le persone amate . Una delle versioni che ho trovato su You Tube e che riporto qui è resa ancora più struggente dall’ interpretazione di Andrea Parodi nel suo ultimo concerto.
Per l’emozione che ancora sa trasmettere, si può ben dire che “No potho reposare” avrà pure cento anni, ma non li dimostra…
http://youtu.be/yrLiWeAdhWU
Traduzione del testo:
Non posso riposare amore del mio cuore,
Pensando a te ogni momento
Non essere triste, mia gioia,
Né addolorata o preoccupata
Ti assicuro che desidero solo te,
Perché ti amo tanto, ti amo, ti amo e ti amo.
Se mi fosse possibile dell’angelo
Prenderei lo spirito invisibile,
Il suo aspetto, e ruberei dal cielo
Il sole e le stelle e foggerei
Un mondo bellissimo per te
Per poterti regalare ogni bene
Un mondo bellissimo per te
Per poterti regalare ogni bene
Non posso riposare amore del mio cuore,
Pensando a te ogni momento
Ti assicuro che desidero solo te,
Perché ti amo tanto, ti amo, ti amo e ti amo.
Ti assicuro che desidero solo te,
Perché ti amo tanto, ti amo, ti amo e ti amo.
Poesia: Gabbiani di V. Cardarelli.
Tutti allineati sulla ringhiera, i gabbiani affrontano la pioggia e il vento teso che soffia sulle rive del Tamigi. Incuriosisce il fatto che siano tutti alla stessa distanza l’ uno dall’ altro, …. solo qualcuno tra loro continua a sfiorare le acque limacciose del fiume. Ho trovato questa bella poesia ispirata ai gabbiani
Poesie: I GABBIANI (di V. Cardarelli)
“Gabbiani” da POESIE
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.