INFORMATICA: come non smarrirsi nella ragnatela del web (docente : Monica Ripamonti)
Internet negli anni ’60 per esigenze di spionaggio e di difesa. Il primo sistema di comunicazione tra compiuto, ARPANET, collegava tra loro i computer di quattro università americane. Internet come lo conosciamo oggi, nasce però nel 1991 con la messa a punto del sistema http Hyper Text Transfer Protocol); nel 1993 nasce il primo Browser e con lui il World Wide Web cioè w.w.w. 1.0, dove l’ uno indica il primo periodo di vita di internet e zero indica la prima fase.
Web 1.o è costituito solo da pagine statiche , utilizzabili solo per consultazione, poi il Web diventa dinamico (web 2.o) e nascono i blog , i forum e la funzione wiki (quella di wikipedia). Siamo tutt’ora nella fase 2.0, ma come sarà la fase 3.0 in futuro? Nessuno lo sa , ma è possibile immaginare evoluzioni sempre più complesse.
Internet fornisce servizi utili come la mail o l’ informazione, fornisce servizi finalizzati allo svago e alle relazioni sociali (giochi e social network), ma fornisce anche servizi culturali
La cultura digitale è rappresentata da: * siti su argomenti specifici; * enciclopedia online (Wikipedia); * dizionari e vocabolari on line; *archivi e banche dati (libri, articoli, saggi…); * siti per l’ apprendimento (Duolingo per lo studio delle lingue)
Internet ha ampliato a dismisura le possibilità di informazione , non solo perchè ogni quotidiano e ogni periodico ha la sua pagina internet aggiornata in tempo reale, ma anche perchè queste notizie possono accompagnarci ovunque con i moderni apparecchi elettronici.
Questo è senz’ altro un aspetto positivo di questa nostra epoca, ma c’è il rischio anche di un’ informazione più approssimativa e imprecisa, se non addirittura falsa e truffaldina.
Sapendo a quali rischi siamo esposti, sarà bene controllare sempre l’ autenticità e la serietà delle informazioni .
La lezione della nostra Monica è stata seguita con vivo interesse da tutti i soci presenti , che hanno potuto imparare a capire meglio la realtà che ci circonda e che a volte ci pare sfugga alla nostra capacità di “lettura”.
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ETNOGRAFIA: Il bisogno di cambiare patria (dr. Castelletti)
Le comunità da sempre sono soggette a crisi e la scelta delle risposte da mettere in atto determinano la scomparsa di una comunità o la sua sopravvivenza.
Il Giappone nel 1700 stava vivendo un momento di grave crisi per il disboscamento : le case erano fatte di legno e ognuno voleva case sempre più grandi e belle; nel momento di crisi i Giapponesi seppero cambiare le loro abitudini di vita e ora, pur essendo il Giappone uno dei paesi più industrializzati , è ricchissimo di foreste.
I Vichinghi, agricoltori scandinavi a un certo punto si diedero al saccheggio e invasero la Gran Bretagna del Nord, l’ Irlanda, l’ Islanda, poi approdarono in Groenlandia dove continuarono a costruire le loro case ,e a vivere come facevano in patria, ma furono soppiantati dagli Hinuit (esquimesi) che sapevano costruire case di ghiaccio e non di legno e sapevano cacciare le balene per nutrirsi.
La nostra è un’ epoca di grandi migrazioni e dalle scelte che sapremo adottare dipenderà il futuro nostro e di tutta l’ umanità.