Poesia: La farfalla di R. Pezzani

In questi giorni ho coinvolto mio nipote nei piccoli lavori dell’ orto e del giardino: zappettare, seminare, trapiantare, rinvasare….. e proprio trapiantando una vecchia striminzita piantina di lavanda , abbiamo disturbato il sonno di  una grossa larva bianca, che ha suscitato la curiosità e una sfilza di domande di Samuele…C’ è una poesia di Pezzani che  risponde in modo esauriente…

La Farfalla  di Renzo Pezzani

Farfallina spensierata
lo sai tu dove sei nata?
Eri bruco in una cella,
senza sole e senza stella.
Poi nel sole sei uscita,
come un fiore sei fiorita;
come un fiore senza stelo
che il buon Dio gettò dal cielo.

Riincontrarsi.

Ci eravamo perse di vista da parecchi anni. Quando avevo le bimbe piccole eravamo vicine di casa e lei aveva accettato di curarmele quando andavo al lavoro. Sua figlia era mia alunna  e quindi ci scambiavamo reciprocamente la cura dei nostri figli.

Ieri , aspettando il referto di un controllo medico in sala d’ attesa, l’ ho rivista: era cambiata pochissimo….solo il colore dei capelli, bianchi come i miei, denunciava il tempo passato dal nostro ultimo incontro…. Ci siamo abbracciate e ci siamo raccontate un po’ delle nostre vicende . Lei è rimasta vedova ancora giovane e da allora ha avuto molti problemi di salute, ma può sempre contare sulla vicinanza amorevole e premurosa dei suoi figli, che abitano ancora in paese. Anch’ io ho raccontato un po’ di me e dei miei figli sparsi un po’ per il mondo, poi il pensiero si è rivolto al tempo in cui, nei pomeriggi estivi, portavamo i bambini nel grande cortile condominiale sempre in ombra e noi mamme ci mettevamo a sferruzzare , a ricamare o a cucire ….. Conversavamo in modo piacevole e intanto sorvegliavamo i giochi dei nostri bimbi. Spesso si univano a noi anche alcune nonne ed è grazie ai loro racconti che ho imparato a conoscere meglio il dialetto brianzolo, i vecchi proverbi e le storie di questi luoghi in cui io ero arrivata da poco.

Le nostre conversazioni erano spesso interrotte dai pianti di qualcuno dei nostri cuccioli, che chiedeva aiuto per una sbucciatura alle ginocchia o per dirimere qualche bisticcio e poi verso sera ognuna riportava in casa i figli recalcitranti, che avrebbero voluto continuare a giocare e invece sapevano che li aspettava minacciosa la doccia serale…

Un’ infermiera, che mi porgeva il referto del controllo appena effettuato, ha interrotto i nostri ricordi e poco dopo ci siamo salutate .

 

 

 

Dios no mata…

Sul sito ” Mosaico di Pace” che fa riferimento a PAX CHRISTI ho trovato questa bella testimonianza di Adolfo Perez Esquival, un argentino premiato col Nobel per la Pace nel 1980 per la sua opposizione alle dittature sanguinarie che hanno martoriato l’ America Latina …..

Per me, l’avvenimento che mi ha segnato maggiormente è stata la mia esperienza nella prigione argentina, proprio in quelle carceri nelle quali l’essere umano era torturato, assassinato e fatto sparire. Quando mi arrestarono, mi misero in un centro di tortura a Buenos Aires, in una cella strettissima: la chiamavano ‘il tubo’. Stavo sempre al buio. Per terra c’era fango e sangue.
Quando la guardia mi apriva la porta, potevo vedere sulle pareti le scritte dei prigionieri che erano passati per quel centro di tortura. Sono rimasto colpito da una grande frase che un prigioniero o una prigioniera aveva scritto con il suo sangue: ‘Diòs no mata – Dio non uccide’.

….e chiunque uccide in nome di Dio, autore della vita, merita la condanna e il disprezzo di tutti….

Chi volesse conoscere meglio questo pacifista può cliccare http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/38519.html

Scherzo o tortura?

Segnalo questo articolo  di commento a un fatto di cronaca di qualche giorno fa: in gita scolastica un gruppo di ragazzi di Cuneo sottopone a vere e proprie sevizie un compagno di classe , filmano il tutto e fanno girare il video che mette in ridicolo il compagno. La preside , venuta a conoscena dell’ episodio sospende i colpevoli. I genitori di questi difendono i propri figli e minacciano di denunciare la dirigente scolastica….

Naturalmente sposo in pieno la condanna della giornalista per quei genitori e mi chiedo se sanno cosa significhi fare uno scherzo…….. Quando ero giovane io e ci si trovava occasionalmente a vivere un momento di vita comunitaria, si pensava certo a fare qualche scherzo. Quello più classico era il “sacco” nel letto : si ripiegava in due il lenzuolo di sopra in modo che infilandosi nel letto il malcapitato non riuscisse a coricarsi e fosse costretto a risistemare lenzuola e coperte……Il divertimento maggiore era nel preparare lo scherzo e nell’ attesa che andasse a segno.  Questo sì era uno scherzo: non faceva male a nessuno e alla fine ridevano tutti, anche la vittima di turno.

Depilare un compagno , ustionarlo incollargli delle caramelle sul corpo ed altro non può definirsi uno scherzo è solo la manifestazione di una stupida malvagità che solo  “il branco” può concepire e portare a termine; più una tortura che una bravata…

Poveri ragazzi e poverissimi genitori!!

Come il sole all’ improvviso…

Questa è la canzone per cui ho cominciato a conoscere e ad apprezzare Zucchero sia come autore che come cantante : la sua voce così particolare ha saputo qui creare un’ atmosfera così dolce e malinconica e piena di pathos che subito mi ha colpito al primo ascolto. Da allora  apprezzo di Zucchero qualunque sua canzone, anche quelle più stravaganti e con testi bislacchi: sa sempre trasmettermi un’ emozione positiva.

 

Pasqua 2015.

Auguri a tutti!!!

Anche se un po’ in ritardo……  Insieme a me vi fanno gli auguri anch i miei quattro cuccioli (nipotini) che ho potuto ritrovare in questi giorni…

 

Una carezza….

Tra le foto che sono state scattate ieri a Rebibbia ( dove il Papa ha celebrato la “Missa in Coena Domini”), quella che più mi ha commosso è questa qui sotto: abbiamo già visto anche altri Papi, accarezzare e stringere mani, baciare bambini e malati, ma è meno frequente vedere un uomo che accarezza il Papa, che Gli rivolge un gesto di tenerezza come se si trattasse del proprio padre…..  davvero questo Papa sa farsi padre di tutti.