Accade a Erba: La Fortuna L’è Surda. (teatro)

Venerdì prossimo, 22 maggio, alle ore 15 presso la sala Isacchi della Casa Prina di Erba, la ormai famosissima compagnia teatrale dell’ UTE, metterà in scena la commedia : LA FORTUNA L’ E’ SURDA.

Ho già assistito alla prima rappresentazione di questa divertente pièce al teatro EXCELSIOR e posso fornire qualche accenno sulla trama: vincere una fortuna al lotto può attirare molti falsi amici , ma c’è un modo per smascherarli……

Come si può capire la situazione dà spunto a innumerevoli gag e malintesi che garantiscono un paio d’ ore di divertimento.

Invito tutti gli amici di Erba e dintorni a non perdere questa occasione per passare un pomeriggio in allegria con i nostri bravissimi attori.

Le farfalle (poesia)

A proposito di farfalle …..c’è una breve e delicata poesia di Wei Li Bo , un poeta cinese  di epoca T’Ang,  dedicata a questi insetti.   Le sue parole vengono da un tempo lontanissimo (oltre 1.500 anni) eppure riescono ancora a trasmettere emozioni e sentimenti che restano immutati di fronte alla bellezza.

Primavera e farfalle

Fiocchi di cielo

alitano intorno

alla chioma fiorita

degli albicocchi:

messaggeri di sole

intessuti di seta

Incontri di primavera…

Ho fotografato due bellissime e coloratissime farfalle che si erano posate sui garofani giapponesi (non so se si chiamano proprio così) che sono in piena fioritura.

Erano intente a succhiare il nettare e non si sono accorte della mia presenza.

Da molto tempo non si vedeva che qualche sparuta cavolaia, invece oggi mi son potuta godere la vista di queste due splendide creature.

In Piazza Duomo..

Sto seguendo su TV2000 la “veglia” che si sta tenendo in piazza Duomo a Milano. Vi sono convenute le rappresentanze della Caritas provenienti da tutto il mondo.

Il tema conduttore degli interventi è il cibo, in linea con il tema dell’ EXPO. In questo momento stanno leggendo il brano di Vangelo in cui  agli Apostoli che lo invitano a congedare la folla perchè ognuno possa procurarsi da mangiare, Gesù dice: date loro voi stessi da mangiare….”

Allora , Gesù mosso a compassione della folla moltiplicò pani e pesci, ma oggi ripete a noi tutti la frase di quel giorno, perchè tutti possano avere cibo a sufficienza: non potremo moltiplicare pani e pesci, nè fare altri miracoli, ma potremo pretendere che mutino  le regole che governano ora il mondo e che non fanno che accentuare le diseguaglianze e le ingiustizie.

L’ Expo è stato molto criticato, ma se riuscirà a far parlare di giustizia, di condivisione dei beni della Terra, di rispetto per il nostro Pianeta, e se questi temi  diventeranno di conoscenza comune, non sarà stato inutile…

 

SELEGGO

  • “SELEGGO.org” è il sito che si occupa di fornire libri ai bambini dislessici. Ma cosa è la dislessia? E’ un disturbo dell’ apprendimento che impedisce a bambini anche molto intelligenti di imparare a leggere in modo scorrevole; non è difficile capire che questa difficoltà condiziona gravemente il rendimento scolastico.

Proprio per mettere a disposizione dei dislessici libri  elaborati secondo criteri già sperimentati, che facilitno  il loro apprendimento   , i Lyons di Erba stanno finanziando un progetto a cui anch’ io e altri quattro amici dell’ Università della Terza Età stiamo collaborando.

In breve la cosa funziona così: l’ insegnante sceglie il libro da adottare in classe, alcuni  volontari trascrivono tutti i capitoli  usando caratteri e accorgimenti di battitura particolari. Al testo scritto viene abbinata una voce elettronica che lo legge. Naturalmente la voce elettronica a volte sbaglia gli accenti o interpreta in modo scorretto alcuni termini stranieri o non fa le pause opportune, se la punteggiatura è carente . Allora  bisogna modificare il testo segnalando gli eventuali errori all’ équipe che provvederà a modificare la voce.

E’ proprio  questa parte di correzione dei testi, che i miei amici ed io stiamo portando avanti.  Non è stato semplicissimo capire il procedimento, ma dopo i primi approcci tutto sta filando liscio.

Se qualche bambino potrà avere migliori risultati a scuola e quindi essere più gratificato dai suoi studi, credo che ne saremo tutti molto felici : ne sarà felice il bimbo dislessico, ne sarànno felici la sua insegnate e la sua famiglia e ne saremo felici anche noi volontari per aver reso possibile la realizzazione di questo progetto.

 

Splendore.

“Splendore”, di Margaret Mazzantini, è la storia di due amici dall’ orientamento sessuale ondivago (c’è una trilogia della Ferrante che racconta la storia di due amiche , sarà un caso o una delle due ha tratto ispirazione dalla collega?). I due vivono una doppia vita , che provoca in loro un forte senso di colpa. In seguito a un ‘ aggressione omofoba uno dei due entra in una comunità di recupero per ragazzi in difficoltà, mentre il protagonista sceglie il suicidio.

E’ interessante il tentativo da parte di una scrittrice di indagare i pensieri e i tormenti di personaggi così  lontani dal mondo femminile, ma a mio avviso l’ autrice ha tirato troppo in lungo la storia, che poteva essere raccontata in modo più stringato e , forse, sarebbe stata più convincente.

 

 

Vivere la solitudine

Nella Genesi si legge : “Non è bene che l’ uomo sia solo”….e Platone racconta il mito delle due metà che tendono a ricongiungersi…. Certo la solitudine è una condizione  che solo alcuni scelgono, mentre molti sono costretti a subirla in alcuni periodi della loro esistenza.  A maggior ragione oggi, con i figli che si allontanano dalla famiglia di origine in cerca di lav

Conosco ormai molte persone sole, o meglio rimaste sole dopo aver perduto il compagno o la compagna di una vita e ognuna di loro vive la propria condizione in modo diverso. C’ è chi  limita i propri  rapporti sociali a figli e nipoti e si dedica al giardinaggio , alla cura della propria casa  e dell’ animale domestico che gli fa compagnia, ma rifiuta qualsiasi altro contatto o altro impegno, che comporti l’ apertura di questo cerchio magico in cui si è rinchiuso. E questo atteggiamento, a mio avviso, è molto pericoloso. C’ è chi, al contrario, cerca di coltivare interessi, di prendersi degli impegni in ambito sociale per rendersi utile e sentirsi ancora in grado di dare il proprio contributo alla collettività. C’ è in questo atteggiamento anche un ritorno di soddisfazione , di gratificazione che è di grande giovamento: aiutare gli altri per aiutare se stessi ? credo sia proprio così…. Ci sono tanti campi in cui impegnarsi e c’ è la possibilità di scegliere ciò che più è in linea con la propria storia e le proprie capacità…. Bisogna dire che le donne , in genere,  sanno adattarsi meglio ai cambiamenti e , dopo un periodo di disorientamento riescono a trovare soluzioni ai nuovi problemi che devono affrontare. Ho visto invece degli uomini precipitare in uno stato di vera e propria angoscia per non saper bastare a se stessi nella cura di sé e della casa, per non saper riallacciare vecchie amicizie o per non saperne cercare di nuove e per non aver mai coltivato interessi . Ho avuto modo di conoscere G. durante un breve viaggio. E’ un uomo di circa ottant’ anni, vedovo da poco. L’ ho visto commuoversi al ricordo delle sofferenze della moglie e gli leggevo l’ angoscia negli occhi  quando alla fine del viaggio pensava a dover rientrare nella sua casa vuota. Diceva espressamente che avrebbe voluto trovare una persona che potesse avere per lui le stesse cure di cui era stato oggetto per tanti anni, ma si rendeva conto che era un sogno impossibile da realizzare.

C’è invece la signora A. , ultraottantenne, sempre elegante e ben curata, che si prodiga ancora in mille attività e non disdegna il piacere di una risata o di una battuta. E’ rimasta sola da molti anni, ma non ha mai voluto dipendere dai parenti .  Nessuno le darebbe gli anni che ha, anche se nel camminare non è più scattante come una volta.

Credo che sia importante per tutti imparare per tempo il maggior numero di cose possibili, per poter bastare a se stessi nel momento in cui la vita ci porrà di fronte alla solitudine, che ha molti svantaggi, ma anche i suoi lati positivi: consente una grande libertà.

Per concludere ricorro a Pasolini.

Pierpaolo Pasolini
Senza di te tornavo

Senza di te tornavo, come ebbro,
non più capace d’esser solo, a sera
quando le stanche nuvole dileguano
nel buio incerto.
Mille volte son stato così solo
dacché son vivo, e mille uguali sere
m’hanno oscurato agli occhi l’erba, i monti
le campagne, le nuvole.
Solo nel giorno, e poi dentro il silenzio
della fatale sera. Ed ora, ebbro,
torno senza di te, e al mio fianco
c’è solo l’ombra.
E mi sarai lontano mille volte,
e poi, per sempre. Io non so frenare
quest’angoscia che monta dentro al seno;
essere solo.

 

UTE: Islam e poesia dialettale.

Ore 15: Occidente e nazionalismo arabo nel XX secolo (docente don Ivano Colombo).

Le radici dell’ Europa non sono solo cristiane, ma anche ebraiche e musulmane. Queste culture continuano a procedere in parallelo, con sporadici contatti ad alto livello, ma con poca collaborazione concreta.

Islamico non vuol dire arabo: infatti all’ interno dell’ Islam troviamo popoli ariani (come gli Iraniani) e anche molti cittadini europei.

Per capire l’ attuale nazionalismo arabo si deve tenere conto di molti fattori. Innanzi tutto balza agli occhi lo sfacelo di Iraq e Siria, contesi tra i paesi confinanti per le loro aree produttive.  L’ Arabia Saudita, in forza del suo petrolio, pretende il predominio nel mondo islamico, ma non ha eserciti per imporsi, per questo i vari membri della famiglia regnante finanziano i movimenti terroristici della zona, ora anche in Yemen, dove si scontrano con gli sciiti sostenuti dall’ Iran.

La Turchia, che era sempre stata la custode dell’ Islam, dopo la prima guerra mondiale e sotto la guida di Kemal Ataturk, si avvia verso la laicizzazione , ma ora con Erdogan cerca di recuperare il suo antico ruolo nel mondo musulmano, ma continua a chiedere di far prte dell’ Europa, anche perché ha sempre controllato dei territori europei.

Gli arabi hanno sempre cercato di unirsi, senza mai riuscirci….

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Ore 16: Voci poetiche dialettali comasche (docenti: Dr. Ghioni – Gottardi – Vasirani)

Il dr. Ghioni ci ha introdotto alla poesia di Piero Collina, un poeta dialettale comasco che ha saputo spesso unire una grande sensibilità ad un’ arguzia piacevolissima.

Ci sono state proposte alcune belle poesie e alcuni brani de “I Promessi Sposi”  tradotti dal Collina in dialetto comasco. La cosa stupefacente è come sia riuscito a rispettare la trama del romanzo manzoniano raccontandolo in versi  ;in  una cosa però si è discostato dallo spirito del romanzo originale: nella sua versione non trova posto la Provvidenza

Il dialogo tra Don Abbondio e la Perpetua e  quello tra Don Abbondio e il Cardinale hanno offerto momenti di grande divertimento a tutti i presenti.