Tolleranza e rispetto.

Tra i tanti episodi enfatizzati da certa stampa e da certi politici per soffiare sul fuoco dell’ intolleranza , mi sembra giusto dare evidenza a questo articolo della Gazzetta di Modena.

Si parla del lutto cittadino proclamato dal sindaco di Sassuolo per la morte nel fiume Secchia di due sorelline appartenenti alla comunità musulmana e della partecipazione di tutta la città al dolore della famiglia colpita da così terribile tragedia.

Dalla lettura dell’ articolo si ricava l’ idea che è possibile una convivenza civile tra comunità di diversa cultura e provenienza : prendiamone atto e attiviamoci perchè la comprensione e il rispetto diventino atteggiamenti comuni.

Rosa e Franca: due donne coraggiose.

Apprendo da facebook che in questi giorni ricorre l’ anniversario dell’ abolizione del matrimonio riparatore, quindi ripubblico un post  che ricorda la vicenda di  Franca Viola e di un’ altra donna coraggiosa…

Ci sono gesti che sembrano confinati nell` ambito della vita privata e che invece diventano il grimaldello che scardina tabu` secolari.

Ricordate il gesto di Rosa Parks che nel 1955 in Alabama rifiuto` , lei nera, di cedere il posto sull`autobus a un bianco? Da quel gesto ebbe inizio una grande battaglia per la rivendicazione di pari diritti da parte degli afro-americani , che porto` alla fine dell`apartheid (anche se il cammino per l`effettiva uguaglianza e` ancora incompiuto).

In Sicilia poco piu` tardi ci fu una ragazza che si oppose alle tradizioni tribali che opprimevano le donne della sua isola e non solo. Bastava rapire una ragazza per costringerla a un matrimonio non desiderato per evitare di essere esposta al pubblico ludibrio. Franca Viola allora si oppose: non ne volle sapere di sposare il suo sequestratore e con l`aiuto dei suoi familiari lo fece arrestare.

Da quel momento le donne , seguendo il suo esempio, si ribellarono sempre piu` ai matrimoni forzati e pochi anni dopo anche le leggi italiane abolirono la norma vergognosa secondo cui un matrimonio riparatore cancellava il reato di sequestro e stupro.

Ricordiamo sempre queste due donne coraggiose, che hanno cambiato la vita di tanta gente ….

Alpe del Vicerè.

Oggi siamo andati all’ Alpe del Vicerè: sembrerà incredibile , ma non ci ero mai stata.

E’ un posto molto noto in zona e molti vi si recano per fare picnic, per godersi il fresco (è a 925 m. sul livello del mare) o per farne il punto di partenza per escursioni più impegnative. Ho trovato che il nome della località riporta ai tempi di Napoleone Buonaparte e al Regno d’ Italia sul cui trono il Generale aveva posto, come vicerè, il figliastro Eugenio Beauharnais. Egli soleva portare all’ Alpe i cavalli del suo allevamento nei mesi estivi e da allora quella che si era chiamata Alpe Villa divenne Alpe del Vicerè.

Vi si accede comodamente in automobile e arrivati lassù si può godere di aria buona, di boschi odorosi pieni di alberi secolari e di scorci panoramici incantevoli sull’ erbese e sui laghi della zona. I nipotini hanno molto apprezzato la  gita.

 

Ferie casalinghe.

Lambrone beach.

Se ci si prende le ferie nei primi giorni di agosto, si è condannati a fare lunghe code in autostrada, ad andare a contendersi qualche centimetro quadrato di spiaggia con la folla che gremisce i nostri litorali in questi giorni oppure si può andare più tranquillamente in qualche remota baita montana a  godersi il fresco e l’ aria pura dell’ alta quota.

C’ è però un’ altra opzione più comoda e meno costosa: starsene in quel di Erba con tutte le comodità della propria casa e poi andare al “Lambrone beach” (come chiamo io il nuovo impianto sportivo cittadino con annesse piscine all’ aperto e toboga gigante).

E’ proprio lì che siamo stati oggi e siamo stati molto bene: sole caldo, acqua pulita, atmosfera calma e rilassata nonostante ci fosse molta gente. I bambini si sono divertiti molto e non hanno avuto il tempo di rimpiangere il mare.