Non piangere: il tuo sorriso è la mia pace.

Quando viene a mancare una persona che hai stimato, amato e ammirato , ti viene sempre da pensare che la morte sia la più grande delle ingiustizie, il peggiore dei mali e senti un senso di profonda ribellione.  Poi sai che è inutile , nulla può essere cambiato e cerchi qualche parola che ti possa dare un po’ di conforto…..come queste parole del poeta inglese Henry Scott Holland.

LA MORTE NON È NIENTE

La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.

Quanti libri!!!

Davide ha iniziato la quarta elementare , ma a giudicare dal peso del suo zaino  potrebbe anche frequentare il quinto anno di superiori.

Mentre la sua mamma ricopriva i libri appena ritirati in cartoleria, incuriosita, mi son messa a contarli :  Sono 14!!!!! Scritto in lettere; quattordici!!!!

Ricordo che in un certo momento della mia storia di insegnante l’ argomento più discusso era :  è utile un libro di testo? Non se ne può fare a meno?  E la risposta di alcuni insegnanti fu la sostituzione del libro di lettura e del sussidiario tradizionale con  libri della biblioteca di pari importo.

io non condividevo questa scelta , perchè mi pareva estremamente pratico avere un testo comune da cui prendere spunto per poi allargare lo sguardo ad altre fonti, ma certamente mi pare del tutto esagerato costringere i bambini a gestire 14 libri …e accollare alla regione un simile esborso!!!!

Ci deve pur essere una possibilità di  accordo fra insegnanti per scelte più razionali….