Primo giorno di scuola.

Oggi primo giorno di scuola  per Samuele al Dulwich college. Ieri sera abbiamo fatto le prove per controllare che la divisa fosse in ordine e per imparare a fare il nodo alla cravatta (dopo aver consultato le istruzioni su internet). Abbiamo così potuto constatare che sia la cravatta che la camicia si possono sfilare anche senza complicare troppo la fase di riindossamento.

Temevo che Samuele si infastidisse troppo all’ idea di dover indossare una divisa tanto impegnativa, invece con mio grande stupore ne sembrava molto orgoglioso e fiero: probabilmente l’ aver visto da sempre le scolaresche dei college vestite in quel modo , gli aveva inculcato il desiderio di essere un giorno uno di loro e quel giorno è arrivato.

Stamattina si è vestito presto presto e senza fare storie , ma al momento di entrare a scuola, mi dicono che fosse molto emozionato,tanto da non riuscire a rispondere all’ insegnante che lo ha accolto.

Tanti auguri, Samu! Sono certa che saprai fare tesoro di questa esperienza e che saprai farti onore!

Essere giovani….

Oceano e gabbiani: la vista che ha accompagnato l' infanzia dell' autore.

Mio adoratoDaniel,

essere giovani non coincide con una stagione della vita. Essere giovani in realtà è una condizione mentale. Non ha niente a che vedere con quante candeline spegni a ogni compleanno o il numero di rughe che ti solcano il viso: è tutta una questione di volontà, di qualità dell’ immaginazione, di forza delle emozioni. E’ la freschezza dell’ amore profondo per la vita.

………..

…..non si invecchia in base al tempo che si ha alle spalle, si invecchia quando si inizia a dimenticare i sogni.

E’ un passo tratto dal libro “Lettera a mio figlio sulla felicità” : è la lettura che occuperà questi due giorni in cui avrò molte ore libere.  Bambarèen , che ne è l’ autore, è uno scrittore peruviano che mi sta piacendo molto per la sua sensibilità e per la sua dolcezza. Leggere le sue pagine dà serenità, fa allargare il respiro…..

Il piccolo bullo.

Entra senza un saluto e si toglie lentamente i grandi occhiali scuri che gli nascondevano gran parte del viso. Ora posso vedere i suoi occhi chiari e freddi che  guardano attorno distrattamente; ha capelli biondastri a caschetto con un ciuffo sulla fronte che allontana di tanto in tanto dagli occhi con un movimento secco del capo, come se avesse un tic. Si apre il giubbotto di pelle nera che porta col colletto rialzato sulla nuca……Provo istintivamente un moto di antipatia….. strano che un bimbo di 8 anni mi ispiri una sensazione di questo genere . Ci rifletto e mi dico che questa immagine da piccolo bullo deve mascherare chissà quali fragilità…… e allora guardo sua madre, vicina a lui, quasi con risentimento e mi auguro che mio nipote non se lo ritrovi come compagno di classe.

A Dulwich.

Stamattina siamo andati al Dulwich College , la nuova scuola (solo per maschi) di Samu. Si trova in una zona periferica di Londra, molto bella e molto verde.

Il College è molto antico e gli edifici in mattoni rossi con decorazioni bianche sono circondati da innumerevoli campi da  cricket e rugby. Il colpo d’ occhio è notevole, e ci si aspetterebbe che all’ interno tutto debba funzionare alla perfezione, invece all’ appuntamento fissato per le nove siamo stati avvisati che c’ erano dei ritardi e le operazioni previste sono state condotte con una certa approssimazione.

Mia figlia fremeva perchè doveva andare al lavoro, io invece ero quasi contenta:  quel poco di caos mi aveva reso più simpatico quell’ ambiente austero ….la perfezione mi mette sempre un po’ a disagio.

Alla fine un funzionario anziano della scuola, per  scusarsi per i ritardi ha detto a Samu che del resto , visto che è tifoso del Chelsea, deve pur abituarsi quest’ anno a portare pazienza….