C’era un ragazzo…..

Aveva finito la quinta elementare e aveva dimostrato intelligenza vivace e  volontà di continuare a studiare.
Del resto il padre era convinto, come molti a quel tempo, che  era importante far studiare i figli maschi e quello era il primogenito.
Per frequentare le scuole medie però bisognava recarsi nella cittadina di Carpi a 15 chilometri  dal  paese e si era in tempo di guerra: i treni non funzionavano più, non c’erano altri mezzi di trasporto pubblici e l’ unico modo per raggiungere le scuole era di arrivarci in bicicletta,

Quel ragazzino di 11 anni, piuttosto mingherlino, tirò fuori un coraggio che oggi sembra fuori dell’ ordinario:  tutte le mattine  si faceva più di un’ ora di bicicletta insieme ad altri due o tre ragazzi del paese.
Lo immagino d’ inverno uscire di casa col buio, mentre la brina o la neve imbiancavano il panorama o sotto la pioggia , inforcare la sua vecchia bici e pedalare di buona lena per scaldarsi
fino a raggiungere la sua scuola e lì cominciare la sua giornata di studente.
A costo di tanti sacrifici riuscì a diplomarsi radiotecnico e io lo ricordo (sto parlando di mio fratello maggiore) alle prese con la radio di qualche vicino che gli chiedeva di sostituire qualche valvola o di saldare qualche filo che non faceva più contatto.
Poi venne il lungo servizio militare e subito dopo la sua partenza per Torino, poi a Roma e in giro per l’ Italia per lavoro.
Poco dopo mio padre dovette smettere di lavorare e ricordo come tutti aspettavamo i soldi che mio fratello continuava a mandare a casa: io  avevo dieci anni e da allora sento per lui una grande gratitudine.
In questi ultimi anni ci teniamo sempre in contatto e ho scoperto in lui, prima spesso taciturno e severo, una vena umoristica spiccata che me lo rende ancora più caro.

Poesia: Autunno (Andrea Rossini)

Con l’ autorizzazione dell’ autore  , riporto qui una delle sue poesie.  Le composizioni di questo autore sono spesso pervase da una dolce malinconia, che a volte sconfina nella tristezza; qui , oltre alla delicata sensibilità , si avverte anche una musicalità non casuale dei versi. Bravo Andrea!

Autunno

L’ultima rosa
gelata dal freddo
in un giardino
che attende l’inverno.
Una farfalla
si posa incerta
sull’erba gialla,
poi muore,
senza sapere
neppure perchè.
Pallido il sole
un po’ si nasconde,
più non riscalda
quel vecchio che trema.
Giunge l’autunno
che uccide le foglie
e i sogni avvolge
nella sua bruma.

 

Prova di hayku

Conoscete gli hayku? Ecco qualche esempio di questa forma di comunicazione estremamente sintetica.

INVECCHIARE
Incontro volti
che non riconosco
in un mondo sempre più estraneo

A MIA MADRE
Ancora oggi mi manca
la tua voce dolce e severa
che chiamava il mio nome.