Cultura.

pulizia_casa-650x358Sono stata invitata a far parte del gruppo culturale della parrocchia e questo ha significato , oltre che partecipare a riunioni per organizzare alcuni eventi, ha significato, dicevo, fare grande uso di spazzoloni, stracci scope  e moci vari….

Sembrerà un paradosso, ma se ci pensiamo bene non è difficile rendersi conto che la cultura, il vivere civile, comincia proprio dalla pulizia  per rispetto a noi stessi e alle persone intorno a noi.

UTE- Personaggi dei “Promessi Sposi”- poesie di guerra.

Ieri  all’ UTE ci hanno intrattenuto molto piacevolmente su questi due temi:

  • i personaggi ne “I Promessi Sposi”;
  • poesie sulla “Grande guerra”

Dato il poco tempo a disposizione riporterò solo qualche brano  letto durante la lezione.

Descrizione di Fra’ Cristoforo.

« Il padre Cristoforo da *** era un uomo più vicino ai sessanta che ai cinquant’anni. Il suo capo raso, salvo la piccola corona di capelli, che vi girava intorno, secondo il rito cappuccinesco, s’alzava di tempo in tempo, con un movimento che lasciava trasparire un non so che d’altero e d’inquieto; e subito s’abbassava, per riflessione d’umiltà. La barba bianca e lunga, che gli copriva le guance e il mento, faceva ancor più risaltare le forme rilevate della parte superiore del volto, alle quali un’astinenza, già da gran pezzo abituale, aveva assai più aggiunto di gravità che tolto d’espressione. Due occhi incavati eran per lo più chinati a terra, ma talvolta sfolgoravano, con vivacità repentina; come due cavalli bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per esperienza, che non si può vincerla, pure fanno, di tempo in tempo, qualche sgambetto, che scontan subito, con una buona tirata di morso. »

Veglia         di Ungaretti.

  1. Un’intera nottata
  2. buttato vicino
  3. a un compagno
  4. massacrato 2
  5. con la sua bocca
  6. digrignata 3
  7. volta al plenilunio
  8. con la congestione 4
  9. delle sue mani
  10. penetrata
  11. nel mio silenzio
  12. ho scritto
  13. lettere 5 piene d’amore.
  14. Non sono mai stato
  15. tanto
  16. attaccato alla vita

Mattine d’inverno.

passweri in invernoIn queste mattine limpide e freddissime di gennaio, lascio a fatica il tepore delle coperte, anche perchè , dopo un periodo di notti difficili, sto recuperando il sonno perduto.

Quando scendo in cucina per far colazione , accendo la radio e ascolto il notiziario, sperando di sentire qualche buona notizia, ma , si sa, le buone notizie non fanno notizia, e quindi ti capita di ascoltare vuote discussioni su quale punizione meriti chi a bordo campo insulta il collega allenatore….. e tu intanto pensi: ma non c’è più la guerra in Siria o in Afghanistan o in tanti paesi Africani? Non ci sono più masse di migranti sulle strade d’ Europa a sfidare il gelo dell’inverno? Sono state vinte tutte le ingiustizie del mondo che condannano alla fame centinaia di milioni di persone, mentre una ristrettissima minoranza nasconde le sue ricchezze, malamente accumulate, nei paradisi fiscali?

E per un attimo speri che ,se si può dedicare tanto tempo ad argomenti tanto futili , davvero il mondo abbia risolto tutti i problemi….

Poi ti prende una grande amarezza  e stringi con più forza la tazza del caffè che stai sorseggiando; spegni la radio e guardi fuori : sull’erba bianca di brina del giardino si affolla una piccola frotta di passeri e merli . Hanno il piumaggio rigonfio per sentire meno il freddo e saltellano velocissimi di qua e di là, beccando al volo briciole e semi che solo i loro occhi riescono a vedere.

Sto a guardarli senza scostare le tende per non farli volare via e li ringrazio per la compagnia che mi fanno ogni mattina.

UTE: l’intestino è il secondo cervello.

L’ intestino è il nostro secondo cervello e funziona all’ unisono col cervello vero e proprio grazie al nervo vago che fa da ponte. Il cervello si avvale dell’intestino per svolgere al meglio le sue funzioni, ma se l’ intestino è in disordine provoca problemi.

L’intestino è un ecosistema composto da mucosa e flora intestinale, cellule neuroendocrine, sistema linfatico. Il suo equilibrio può essere influenzato da malattie , disordini alimentari, terapie…

L’intestino secerne i neurormoni (serotonina, somatostatina, encefalina, gastrina, istamina e molti altri). Attraverso questi ormoni l’intestino regola il funzionamento di molti organi: tiroide, pancreas, stomaco… L’emotività si ripercuote sulle funzioni intestinali, ma anche il malfunzionamento intestinale influisce sul cervello. La scarsa produzione di serotonina può provocare depressione.

Nel nostro tubo digerente sono presenti moltissimi batteri, miceti e virus. Molti batteri sono benefici altri sono patogeni. Ognuno di noi ha una particolare flora batterica che si forma fin dalla nascita con l’ assunzione del colostro materno.

I fermenti lattici possono svolgere una funzione equilibratrice della flora intestinale (detta anche microbiota).

Il dr. Rigamonti e il dr. Spampatti hanno tenuta desta l’ attenzione dei numerosissimi soci presenti (l’ aula era al completo) per due ore e si sono ben meritati i calorosi applausi finali.

 

 

 

Tanti auguri, Ilva!!!

Oggi è il compleanno della mia sorella maggiore, a cui devo tanta gratitudine per aver spesso badato a me quando ero piccola e per essere sempre stata un esempio di coerenza e forza morale anche nei momenti più dolorosi. Per accompagnare i miei migliori auguri per tanti e tanti anni futuri di salute e serenità, pubblico qui l’ ultima foto che ci ritrae tutti uniti: noi cinque fratelli con i nostri genitori.

Papà aveva insistito a lungo perchè si facesse questa foto in occasione della venuta di suor Giovanna dalla Thailandia e credo abbia avuto proprio ragione….

Auguri, Ilva! Un abbraccio affettuosissimo !

The sound of silence.

Su “La repubblica on line” mi dicono che sono passati 50 anni da quando è  stata pubblicata questa canzone che ha fatto da colonna sonora a tanti anni della mia vita.

E’ il caso di  e di capirne bene il testo, che è tutt’ altro che banale.

“The Sound Of Silence” lyrics

SIMON & GARFUNKEL LYRICS

Hello darkness, my old friend,
I’ve come to talk with you again,
Because a vision softly creeping,
Left its seeds while I was sleeping,
And the vision that was planted in my brain
Still remains
Within the sound of silence.

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone,
‘Neath the halo of a street lamp,
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed by the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence.

And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more.
People talking without speaking,
People hearing without listening,
People writing songs that voices never share
And no one dared
Disturb the sound of silence.

“Fools,” said I, “You do not know.
Silence like a cancer grows.
Hear my words that I might teach you.
Take my arms that I might reach you.”
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence

And the people bowed and prayed
To the neon god they made.
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming.
And the sign said, “The words of the prophets are written on the subway walls
And tenement halls
And whispered in the sounds of silence.”

Traduzione .
Ciao oscurità, mio vecchio amico,
Sono venuto a parlare con te di nuovo,
Perché una visione morbidamente strisciante,
Ha lasciato i suoi semi mentre stavo dormendo,
E la visione che è stata piantata nel mio cervello
Rimane ancora
nel suono del silenzio.

Nei sogni irrequieti, in cui camminavo da solo
per Stradine di ciottoli,
sotto l’alone di un lampione,
Ho sollevato il bavero per il freddo e l’ umidità
Quando i miei occhi sono stati accecati dal flash di una luce al neon
Che spaccava la notte
E toccò il suono del silenzio.

E nella luce nuda vidi
Diecimila persone, forse di più.
Gente che parla senza parlare,
Persone che udivano senza ascoltare,
e Scrivere canzoni che mai voci di persone avrebbero cantato.
E nessuno osa
Disturbare il suono del silenzio.

“Sciocchi” ho detto, “voi non sapete:
Cresce il silenzio come un cancro.
Sentite le parole che potrei insegnarvi,
Prendete le mie braccia: io potrei raggiungervi”.
Ma le mie parole come gocce di pioggia silenziose sono cadute,
E riecheggiano
Nei pozzi del silenzio

E il popolo si inchinava e pregava
Al Dio neon che si sono costruiti.
E il segno balenò il suo ammonimento,
Le parole che stava formando.
E il segno ha detto, “le parole dei profeti
Sono scritte sui muri della metropolitana
E nei corridoi delle case popolari.”
E sussurrava nei suoni del silenzio.

Accade a Erba: lunedì 18 gennaio.

Domani, dopo le due ad Arcellasco, prenderà il via l’ iniziativa rivolta agli adulti in cerca di momenti di socializzazione : potremo incontrarci presso i locali della chiesa parrocchiale appositamente predisposti per una festicciola inaugurale.

Alle 21 poi, in Prepositura , ci sarà una celebrazione per l’ apertura della settimana di preghiera per l’ unità dei Cristiani, con interventi di rappresentanti di comunità protestanti. Si è fatto molto cammino dal tempo in cui anche noi cristiani ci sgozzavamo sui campi di battaglia e anche da quando ci si guardava reciprocamente quasi con paura o disprezzo, ma è vero che la strada da fare è ancora lunga  prima che si possa realizzare l’ auspicio  evangelico “Ut unum sint”.