Martedì 10
ore 15/17 – SCIENZE FISICHE MODERNE E CONTEMPORANEE L’ANELITO ALL ‘ ’ETERNO E AL TRASCENDENTE NELLA FISICA DI EINSTEIN DOPO UN SECOLO docente: Rodolfo Damiani
Donna è Bello
Martedì 10
ore 15/17 – SCIENZE FISICHE MODERNE E CONTEMPORANEE L’ANELITO ALL ‘ ’ETERNO E AL TRASCENDENTE NELLA FISICA DI EINSTEIN DOPO UN SECOLO docente: Rodolfo Damiani
-Mi dà dello spezzatino?- chiedo al macellaio . Mi sento chiedere : -Grasso o magro?- La cosa mi sorprende un po’, visto che sono abituata a prendere una vaschetta dal banco frigo del supermercato e a regolarmi secondo l’estetica del prodotto: quello che mi appaga di più l’occhio è mio…. Allora gli dico di farmi vedere quello che ha e lui si allontana nel retrobottega , dove lo vedo armeggiare a lungo. Intanto la moglie del macellaio sta affettando il prosciutto e intrattiene le clienti in attesa con chiacchiere amene. Quando il macellaio torna porta con sè un bel pezzo di carne e lo taglia a cubetti davanti ai miei occhi. Così anche per il macinato: viene preparato al momento. D’accordo: il tutto richiede tempi piuttosto dilatati, ma credo che mangerò ottima carne.
Nel supermercatino invece devo fermarmi per comprare la pasta : un solo pacchetto di pasta, ma alla cassa staziona una fila lunghissima; c’è una cassiera poco esperta e sulla seconda cassa fa bella mostra di sè un cartello con la scritta “GUASTA”. La signora dietro di me dice che è da un bel po’ che quella macchina non funziona e che sarebbe ora di cambiarla…..l’attesa si prolunga, ma nessuno si spazientisce davvero. Solo una badante freme: ha solo poche cose da pagare e la sua assistita è molto impaziente….la lasciamo passare. Intanto si intrecciano dialoghi e battute tra quelli che sono in attesa…. e l’atmosfera è molto rilassata. Mi vien da pensare che se accadesse a Erba di dover attendere tanto a lungo per pagare il conto, succederebbe un pandemonio.
Nei paesi il ritmo di vita è più rilassante, più a misura d’uomo…ha un andamento lento….
Ho incontrato una mamma: aveva il dolore dipinto in volto e nella voce.
Il suo bambino era stato umiliato, deriso da chi doveva invece sostenerlo ,
incoraggiarlo, dargli fiducia…..
Ho conosciuto anche un bambino col cuore in frantumi.
Aveva chiesto amore e ne ha avuto solo disprezzo…
Il peccato più grande è far soffrire un bambino…
Dopo moltii anni si torna ai concorsi per entrare nella scuola. Non entro nel merito delle polemiche, perchè da troppo tempo sono fuori dall’ambiente, però ricordo che nella scuola un tempo si entrava solo per concorso e se non andava bene la prima volta lo facevi una seconda, una terza…e così via.
Certo una prova d’esame non può accertare l’attitudine a fare l’insegnante e non può garantire che, se al momento delle prove un candidato è in regola con tutti i requisiti, poi le cose non cambino con l’andare del tempo……Tuttavia io ritengo che un filtro ci debba essere per evitare che gente incapace di stare accanto ai bambini possa far parte del corpo docente: troppi sono gli episodi sconcertanti noti per essere finiti sui giornali e troppi quelli di cui si sussurra , ma che restano nell’ombra. Insegnare, soprattutto ai bambini più piccoli è un mestiere di grande delicatezza, che può influire positivamente o negativamente sullo sviluppo di personalità ancora in embrione. E forse non sarebbe male se , nel corso della carriera, gli esami non finissero mai…..Ricordo bene il tempo in cui ogni anno il direttore veniva a controllare l’operato degli insegnanti prima della valutazione …non so se si faccia ancora così…
Oggi il mio pensiero va anche alle tante donne che hanno passato la vita chine su vestiti da confezionare o su biancheria da ricamare, per contribuire al bilancio familiare, naturalmente senza trascurare tutte le altre faccende domestiche e senza contare le ore …..un punto dopo l’altro…
LA CUCITRICE (G. Pascoli)
L’alba per la valle nera
sparpagliò le greggi bianche:
tornano ora nella sera
e s’arrampicano stanche;
una stella le conduce.
Torna via dalla maestra
la covata e passa lenta;
c’è del biondo alla finestra
tra un basilico e una menta
è Maria che cuce e cuce.
Per chi cuci e per che cosa?
un lenzuolo? un bianco velo?
Tutto il cielo è color rosa,rosa e oro,
e tutto il cielo
sulla testa le riluce.
Alza gli occhi dal lavoro:
una lacrima? un sorriso?
Sotto il cielo rosa e oro,
chini gli occhi, chino il viso,
ella cuce, cuce, cuce.
Oggi, 1° Maggio, voglio onorare la festa del Lavoro, copiando qui alcune strofe di una poesia dedicata a una ragazza italiana, andata all’estero per lavorare e uccisa in un insensato attacco terroristico a Parigi…
PER VALERIA.
Perché il tuo bel volto è sbocciato,
se poi così presto è sfiorito,
distrutto da barbaro fato,
che gli occhi tuoi belli ha ferito?
Perché la tua fronte sì alta,
tuo scrigno prezioso di mente,
lo sparo vigliacco ribalta
spegnendo tua vita, repente?
………..
Perché la tua giovane mente,
brillante e piena di luce,
promessa di vita splendente
il terrore in buio riduce?
Perché un disgraziato ragazzo,
che aveva la tua stessa età,
diventa fanatico e pazzo,
e spegne tua dolce beltà?
…………
Scrivevi di donne e lavoro,
e del procreare i lor figli,
con belle parole che adoro,
ignara dei futuri perigli.
……….
Adesso il tuo angelico volto,
che emana energia positiva,
a tutta l’Italia fu tolto,
da mano vigliacca esplosiva.
………..
E or, coi tuoi occhi splendenti,
dal cielo a noi dona saggezza,
dà pace e conforto ai pareti,
non spenta sia mai la bellezza
del volto tuo, aperto e solare,
finestra su un’anima pura,
e in cielo ora impara a volare
tu, dolce italiana creatura!
Mauro Perani,
Ordinario di Ebraico,
Università di Bologna