4 Luglio 1776.

4 luglio 1776« Il secondo giorno di luglio del 1776 sarà l’evento più memorabile della storia dell’America. Sono portato a credere che sarà celebrato dalle generazioni future come una grande festa commemorativa. Dovrebbe essere celebrato come il giorno della liberazione, attraverso solenni atti di devozione a Dio Onnipotente. Dovrebbe essere festeggiato con pompe e parate, con spettacoli, giochi, sport, spari, campane, falò ed illuminazioni, da un’estremità di questo continente all’altra, oggi e per sempre “

Questa è la lettera che John Adams, secondo presidente degli Stati Uniti scrisse alla moglie il 3 luglio 1776 per annunciarle la firma della “Dichiarazione di Indipendenza” delle colonie americane dalla Gran Bretagna.

In seguito però si scelse di festeggiare l’evento non il 2 luglio, giorno dell’approvazione, ma il 4 luglio, giorno della pubblicazione del documento che sancì l’inizio di un nuovo capitolo di Storia.

Elena Grifoni….chi è costei?

E’ una notizia che non ha fatto molto rumore, ma è una bella notizia e, di questi tempi, vale la pena evidenziarle (le buone notizie) visto che sono molto rare…

E’ una donna italiana  il nuovo capo-gabinetto dell’ ESA, l’Agenzia Spaziale Europea; mai nessun italiano aveva avuto questo ruolo e la prima ad averlo è una donna, Elena Grifoni Winters: ne sono molto felice.

L’ho sentita in un’ intervista alla radio lodare la scuola italiana, che sa dare un’eccellente preparazione a tanti ragazzi che vanno a ricoprire posti di grande responsabilità  in campo internazionale; l’ho sentita anche esprimere un forte timore per le sorti di questa Europa acciaccata e forse disorientata: cosa accadrà a istituzioni come l’ ESA (che ha ottenuto risultati clamorosi), che vivono di fondi europei? La ricerca è sempre una scommessa e in certi campi richiede tempi tanto lunghi che chi la promuove forse non potrà nemmeno vederne i risultati, ma la politica non può accontentarsi di guardare sempre e solo alle prossime elezioni…Questo diceva Elena Grifoni.

Sono consapevoli i paesi europei, e gli euroscettici in particolare, che le sfide della ricerca, della sicurezza, dell’immigrazione, del terrorismo,della difesa dell’ambiente e quella della lotta alle variazioni climatiche non possono essere sostenute, nè tanto meno vinte, dalle singole nazioni? Sanno quanto potremmo essere forti se unissimo le nostre forze? Io spero che questa consapevolezza si faccia strada, perché il sogno di un’Europa, “casa comune”, non può e non deve diventare un miraggio.

Di che colore è la pelle di Dio?

Negli anni ’60, quando ero una ragazzina, il problema del razzismo sembrava così lontano da noi, sembrava una cosa brutta che non ci riguardava. Negli Stati Uniti , sì, c’era la discriminazione dei negri, in Sud Africa c’era addirittura l’ apartheid, ma qui , qui da noi tutto questo non sarebbe mai accaduto. Noi eravamo “brava gente”!!!

Non sapevo invece che noi eravamo ancora immuni dal razzismo solo perchè non esisteva nessun contatto con altre culture e altre colorazioni dell’epidermide.

Poi venne la globalizzazione, vennero le guerre a destabilizzare paesi non tanto lontani da noi, accadde che la facilità delle comunicazioni fece capire a chi aveva sempre vissuto nella miseria più estrema, che altrove si viveva senza l’incubo della fame, della sete, degli attacchi di nemici sanguinari (prezzolati da chissà chi) e le nostre coste furono prese d’assalto.

Ecco allora che tra la “brava gente” cominciò a serpeggiare l’insofferenza verso chi arrivava portando usi e costumi diversi, chiedendo qui tra noi quel “posto al sole”, che noi avevamo preteso di cercare in terra africana tanto tempo fa. E ora scopriamo che molti tra noi non ricordano più quello che cantavamo in gioventù…

 

Canzone degli anni ’60, rientrante nel repertorio musicale dell’organizzazione statunitense Up With People. Tradotta in italiano da A. Costa e P. Marchetti per la casa discografica ECO di Milano.

Testo

Buona notte dissi al mio bambin
Tanto stanco quando il giorno finì.
Allora chiese: “Dimmi, papà,
La pelle di Dio che colore ha?”

Di che colore è la pelle di Dio?
Di che colore è la pelle di Dio?
E’ nera, rossa, gialla, bruna, bianca perché
lui ci vuole uguali davanti a sé.

Con l’occhio innocente egli mi guardò,
mentire non potevo quando domandò:
“Perchè le razze s’odiano, papà,
se per Dio siamo una sola umanità?”

Di che colore…

Questo, figliolo, non continuerà,
L’uomo infine imparerà
come dobbiamo vivere noi,
figli di Dio, da ora in poi.

Da Dacca….a Bordeaux. :-(

Ho seguito a lungo fin dalla notte scorsa le dirette da Dacca che documentavano l’orrore dell’ennesimo attacco terroristico.  Inizialmente speravo che non ci fossero vittime all’infuori dei due poliziotti caduti per primi , però il prolungarsi dei servizi e le edizioni straordinarie dei notiziari mi dicevano che non era andata così…. Anche l’edizione  del TG1 alle 13:30 è stata dedicata in gran parte al lutto che colpisce soprattutto noi Italiani, a quel che sembra: tanti servizi, interviste , dichiarazioni ufficiali di autorità e esponenti politici.

Alla fine però si è cominciato a parlare di calcio e della sfida che stasera vedrà opposte la nazionale tedesca e quella italiana e ho ascoltato con un po’ di fastidio tanti commenti, tanti addetti ai lavori che analizzavano ogni più piccolo particolare……..mi sembrava irrispettoso verso coloro che ora sono in angoscia e in lutto e mi dicevo  che ci vuole fortuna anche a morire: se non ci fosse la partita , oggi tutta l’attenzione sarebbe rivolta a Dacca.

Ma ora invece penso che sia giusto continuare a fare ciò che era stato programmato, continuare a parlare di sport: calcio, ciclismo, automobilismo fanno parte del nostro modo di vivere, che ci siamo costruiti generazione dopo generazione e non deve bastare un manipolo di fanatici crudeli e sanguinari a stravolgerlo.

Perciò mentre il cuore è vicino ai familiari delle vittime , diciamo lo stesso: . In bocca al lupo, Italia!!! – ( e non solo per questa sera, ma anche per non farci intimorire mai)

Poesia: E. Dickinson e “La gioia solitaria”

Di solito parlando di solitudine , si è portati a pensieri tristi, cupi; E. Dickinson invece parla di “gioia solitaria”: solitudine come momento per mettersi in ascolto del mondo , delle sue voci, per elevare l’anima .

uccello che cantaPoesia di Emily Dickinson


E’ gioia solitaria

E’ gioia solitaria,
Eppure eleva l’anima
Con stupendi richiami,
Remoto sopra il vento

Il canto d’un uccello,
Delizia senza causa,
Incessante e invisibile,
Un’essenza dei cieli.

Versione originale inglese

It is a lonesome Glee
Yet sanctifies the Mind
With fair association
Afar upon the Wind

A Bird to overhear
Delight without a Cause
Arrestless as invisible
A matter of the Skies

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Congratulations!!!

Samu vince la coppa

Samuele è stato premiato oggi dal capo di Dulwich College per i risultati conseguiti durante questo anno scolastico e per aver contribuito alla vita della scuola. Bravo , Samuele! IMG-20160701-WA0004 (1)Siamo tutti orgogliosi di te!

I dieci anni di Davide!

decimo compleannoAuguri, Davide!!!

Oggi è il tuo decimo compleanno e voglio dirti che sei un bambino fortunato perchè hai intorno a te tante persone che ti vogliono bene e che saranno sempre pronte ad aiutarti a  crescere BUONO; FORTE E CORAGGIOSO, come diciamo nella nostra preghiera. Buona vita , Davide! Questa nonna ti vuole tanto bene.