Letture: Nel mare ci sono i coccodrilli.

Una mia amica e vicina di casa mi ha prestato un libro : “Nel mare ci sono i coccodrilli” di Fabio Geda.

E’ la storia vera di uno dei tanti bambini che vediamo arrivare da soli sui barconi o nascosti nei camion.  Si chiama Enaiatollah Akbari. Poichè era in pericolo di vita nel suo paese natale , in Afghanistan, la sua mamma lo accompagna in Pakistan e, senza preavvisarlo, lo abbandona solo per dargli una possibilità di sopravvivere. Enayat ha solo dieci anni, forse (nel suo paese non esiste un’anagrafe) e da quel momento comincia la sua vita da clandestino, da bambino senza documenti, da bambino che deve lavorare e che cerca ogni giorno di passare vicino alla scuola per riassaporarne l’atmosfera e l’allegria. Lavorando riesce a pagarsi il viaggio per andare in Iran dove continua la sua vita da piccolo schiavo, poi la terribile avventura del passaggio in Turchia e da lì in Grecia e poi in Italia, dove con l’aiuto di un connazionale e di tanta brava gente riesce a trovare finalmente un’opportunità di vivere in dignità. E solo allora troverà il coraggio di rintracciare la sua famiglia e di riincontrare la madre, che abbandonandolo aveva fatto il più grande gesto d’amore …come se gli avesse dato la vita una seconda volta.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che vedono in ogni emigrato un parassita, un avventuriero o un nemico…..Enayat è solo uno dei tanti bambini che ci chiedono il diritto di continuare a vivere…

Bosisio Parini beach.

WP_20160810_16_35_37_Pro (1)Sarà perchè ,quando c’ero andata tempo fa, era autunno o forse perchè c’erano lavori in corso, ma il lungolago di Bosisio Parini non mi era mai parso così bello come ieri , quando ho portato lì i nipotini con l’intenzione di fare una passeggiata.

WP_20160810_16_41_48_ProE’ stata invece una lieta sorpresa per me e per i ragazzi trovarsi di fronte una bella “spiaggia” erbosa con tante persone stese a prendere il sole e una vasta area giochi per i bambini all’ombra di alberi secolari.

La giornata era splendida: il vento robusto, ma piacevole, manteneva il cielo azzurro e libero da nubi e il sole faceva scintillare le acque del lago di Pusiano.

Abbiamo trascorso lì un pomeriggio molto piacevole e solo a fatica sono riuscita a convincere i ragazzi a tornare a casa quando ormai si stava avvicinando il tramonto. Per calmarli ho dovuto promettere che ci torneremo al più presto e le promesse vanno mantenute….

Merenda in riva al lago.

WP_20160809_17_10_42_ProSe le case avessero un’anima pensante,  in questi giorni la mia si starebbe chiedendo se il tempo non abbia fatto improvvisamente un balzo indietro di trent’anni….. Infatti sono venuti qui i miei tre nipoti più grandi e le loro grida stanno rallegrando la mia casa e il cortile come quando i miei figli avevano la loro età. Mi piace vederli giocare insieme anche se c’è un po’ di disordine in giro e se a volte il rumore degenera in fracasso. Oggi siamo andati a fare merenda in riva al lago del Segrino come si vede dalla foto.

Minatori in cambio di carbone.

Ieri ricorreva il 60° anniversario della strage di Marcinelle, il disastro minerario in cui morirono centinaia di minatori  per la maggior parte italiani.. In questo articolo del sito di Radio Popolare si ricorda come alla fine della seconda guerra mondiale venissero scambiati lavoratori italiani con carbone. Reclutati con false promesse, venivano alloggiati in baracche fatiscenti e mandati a lavorare a mille metri di profondità senza nessuna misura di sicurezza, dato che gli operai belgi non accettavano più di fare quel lavoro.

Certamente il momento storico era terribile; il nostro paese era devastato,  e in più oppresso dalla povertà e  dalla disoccupazione, ma può bastare questo a far perdonare ai politici di allora la disumanità di certi contratti, che andavano ad arricchire le tasche delle società minerarie a discapito della salute e della vita di tanta povera gente?

Una poesia per Agosto.

Una poesia di Rodari che non conoscevo.

UN BAMBINO AL MARE.

Conosco un bambino così povero

che non ha mai veduto il mare:

a Ferragosto lo vado a prendere,

in treno a Ostia lo voglio portare.

Ecco guarda gli dirò

questo è il mare, pigliane un pò!

Col suo secchiello, fra tanta gente,

potrà rubarne poco o niente:

ma con gli occhi che sbarrerà,

il mare intero si prenderà.

Questa poesia proviene da: Agosto – Poesie dei mesi dell’Anno – Poesie.reportonline.it http://www.poesie.reportonline.it/poesie-dei-mesi-dell-anno/agosto.html#ixzz4Glaqh2Xm

 

Se il pollice non è proprio verde verde…..

L’orticello, o meglio il mini-orticello, che coltivo nonostante il mio pollice non sia propriamente verde, mi sta offrendo i suoi frutti: qualche pomodoro, pomodorini di varie dimensioni, qualche cetriolo, ottimo prezzemolo, un po’ di rucola e profumatissimo basilico. Sono in attesa che la catalogna e i fagiolini si decidano a crescere…..

Non è una gran produzione, ma è sufficiente per avere quasi tutti giorni un po’ di verdura fresca da fare in insalata.

Devo dire che avevo cercato di preparare il terreno prima delle semine primaverili, zappando per bene e gettando sulle zolle un po’ di concime. La produzione di ortaggi tuttavia è rimasta quasi invariata rispetto agli anni scorsi, ma certamente ho le erbacce più rigogliose che si siano mai viste.

La doppia beffa.

Sarà anche per questo che non si riesce a sradicare la malavita da questo paese? Naturalmente è una domanda retorica…..

Le banche prestano con facilità i soldi a gente poco raccomandabile, poi non riescono a riscuotere il denaro prestato, si trovano così in difficoltà e noi come stato le salviamo ….così siamo doppiamente beffati…

Storia di Yusra.

Sto guardando la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro e mi è saltata agli occhi la grande presenza di donne portabandiera dei vari stati, oltre, naturalmente alla quasi nulla presenza di atlete in molti paesi islamici.  Mi sono messa alla ricerca di storie legate a queste donne portabandiera e ne ho trovate alcune veramente straordinarie.

Più di tutte mi colpisce la storia di Yusra, la diciottenne siriana portabandiera della squadra dei rifugiati: è riuscita, insieme alla sorella a salvare altri diciotto compagni di sventura che, volendo raggiungere Lesbo su un canotto, si erano trovati in balia delle onde. Yusra e sua sorella sono riuscite, a nuoto, a trascinare il gommone fino a riva.

Da lì è cominciata la sua rincorsa a un posto nelle Olimpiadi di Rio e il suo sogno si è realizzato.

Tra tante storie dolorose, qualche volta se ne trova anche qualcuna a lieto fine, per fortuna….