In amicizia.

Da alcuni anni si è costituito un gruppo di amiche, che, con la scusa dell’inglese, si incontrano ogni settimana.  Naturalmente non si studia soltanto, ma ne approfittiamo per fare conversazione  e prenderci insieme un caffè o gustare un cioccolatino. Il bello di questo gruppo è che non si creano mai dissapori, che riusciamo  a trovare un accordo e una soluzione condivisa in tutte le situazioni .

Ieri invece abbiamo fatto le cose in grande e siamo andate al ristorante giapponese qui vicino. Io non amo molto mangiare al ristorante, ma ieri è stato molto piacevole assaggiare piatti nuovi e sperimentare sapori insoliti, il tutto a un costo molto conveniente e in un’atmosfera gradevole.

Bravissima, Antonia! Ci hai organizzato un piacevolissimo momento.

Giustizia? Boh…..

Nei telefilm polizieschi americani, si mette sempre in evidenza come gli inquirenti siano preoccupati di trovare a carico dell’indaqgato prove in grado di reggere nel corso di un eventuale processo, per non spendere inutilmente i soldi dei contribuenti.

Mi chiedo perché la nostra magistratura inquirente non abbia la stessa preoccupazione, visto che in un solo giorno abbiamo saputo dell’assoluzione di Marino, ex sindaco di Roma , e di Cota , ex governatore del Piemonte. E questi non sono che gli ultimi due casi  di una troppo lunga serie di politici inquisiti, sbattuti sulle pagine dei giornali , messi alla gogna e poi miracolosamente assolti.

Delle due l’una: o gli inquirenti non sanno fare il loro mestiere e sprecano i nostri soldi (oltre a intasare inutilmente gli uffici giudiziari) o i giudici sono particolarmente indulgenti coi politici….. Sinceramente non mi piace nessuna di queste due ipotesi e sarebbe anche ora di prrre rimedio a questo stato di cose.