La rassegna di film in programma per il cineforum del martedì ieri sera ci ha dato l’opportunità di vedere “Un bacio” di Ivan Cotroneo, nei panni di regista e sceneggiatore.
E’ una storia di adolescenti di oggi che usano le nuove tecnologie e a volte ne abusano, senza rendersi conto delle conseguenze.
Tre ragazzi, Lorenzo, Antonio e Blu, emarginati per diversi motivi dal resto della loro classe, formano gruppo e passano insieme momenti di spensieratezza. Poi Lorenzo, il ragazzo gay, manifesta la sua simpatia per Antonio, che lo respinge in modo violento sia per paura di scoprirsi anche lui “diverso” da ciò che ha sempre creduto di essere, sia per la paura del giudizio degli altri compagni. L’unica che si salverà in questa storia sarà Blu, che troverà il coraggio di confidarsi con la mamma e di denunciare gli abusi subiti da colui che lei riteneva il suo fidanzato e che invece ne ha fatto uno zimbello per sè e per i suoi amici.
La vicenda è narrata in modo vivace e piacevole, con intervalli da musical gradevoli anche se la parte del ballo è un po’ carente.
Si è portati a riflettere sulle difficoltà dell’adolescenza, sulla quasi impossibilità dei genitori di prevenire le sconfitte dei figli che in quell’età si chiudono in silenzi impenetrabili e, per parte mia, mi si è riconfermata la convinzione che quella è l’età più difficile nella vita di un essere umano: tutto è così incerto, fluido, evanescente…come e dove trovare punti di riferimento, quando gli adulti ti appaiono così fragili e confusi anch’essi?