UTE: Lettura scenica di ” IN DIFESA DI DANILO DOLCI”

“……Ma questa è, appunto, la maledizione secolare che grava sull’Italia: il popolo non ha fiducia nelle leggi perché non è convinto che queste siano le sue leggi. Ha sempre sentito lo Stato come un nemico. Lo Stato rappresenta agli occhi della povera gente la dominazione. Può cambiare il signore che domina, ma la signoria resta: dello straniero, della nobiltà, dei grandi capitalisti, della burocrazia. Finora lo Stato non è mai apparso alla povera gente come lo Stato del popolo.”

E’ uno dei tanti stupendi passaggi dell’Arringa di Piero Calamandrei in difesa di Danilo Dolci, che verrà letta e “rappresentata” da un binomio che è per tutti noi garanzia di qualità e di successo: il prof. Porro e l’attore Christian Poggioni.

L’evento è fissato per lunedì 5 dicembre alle ore 15 in sala Isacchi. Chi ha già avuto modo di assistere a uno spettacolo di Porro-Poggioni, non si lascerà certo sfuggire l’occasione di rivederli e riascoltarli.

Il dopo-Giubileo.

Quando il Papa ha annunciato la celebrazione dell’anno giubilare della Misericordia, si sono sentiti   commenti del tipo: Ecco il Papa lancia una ciambella di salvataggio per risolvere i problemi di Roma….Come al solito si cerca l’affare …..tanti pellegrini, tanti soldi….

Pare invece che non sia andata proprio così : l’afflusso di pellegrini c’è stato , infatti si parla di 21 milioni, ma è stato un pellegrinaggio fatto un po’ in sordina. Tanti  che conosco hanno usufruito dei treni ad alta velocità e sono andati e tornati in giornata, altri hanno trovato  soluzioni più economiche degli alberghi per i pernottamenti, altri ancora hanno celebrato il giubileo vicino a casa, come aveva raccomandato Papa Bergoglio.  Infatti il Giubileo della Misericordia non si poneva finalità spettacolari, ma voleva che i cristiani facessero proprio l’atteggiamento di chi cerca e dona perdono.

Speriamo che la pace dei cuori dilaghi e porti buoni frutti.