UTE: Gusto e cultura araba.

WP_20161125_14_38_07_ProEntrando in sala Isacchi oggi, sentivi subito che non era un giorno come gli altri: la sala era invasa da un delizioso profumo di dolci!!! Il dr. Rigamonti, dovendo parlare del GUSTO, ha coinvolto la nota pasticceria Roda, che per l’occasione ha inventato una nuova ricetta: la torta UTE !  La pasticceria Roda per l’elezione di Bergoglio aveva inventato un’altra torta , l’aveva inviata al Papa chiedendo a chi dovessero essere donati i proventi di quel dolce e Papa Bergoglio ha risposto di donarli alla Siria, cosa che è stata puntualmente fatta dal Roda. Dopo questo preambolo il nostro docente ci ha parlato del senso del gusto, illustrandocene la meravigliosa complessità e intanto tutti noi gustavamo la torta UTE farcita con uvette, fichi e prugne candite: una vera squisitezza! Il pasticcere poi ci ha illustrato la ricetta da lui inventata per l’occasione e altre ricette particolari per coloro che manifestano particolari intolleranze alimentari.

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Nella seconda ora di lezione la prof. Tatafiore ha ripreso il discorso sulla cultura araba, citando alcune parole che derivano dall’arabo: ALGEBRA-ALGORITMO – ALMANACCO – AZIMUT – NADIR -ZENIT.

Anche il segno X, che usiamo per indicare un’incognita, deriva dalla lingua araba ed è stato introdotto nella nostra cultura da Fibonacci ; lo ZERO è stato portato in occidente dagli Arabi, che lo avevano appreso dagli Indiani. Gli Arabi svilupparono in particolare gli studi matematici e astronomici raggiungendo un elevato grado di raffinatezza. Il curriculum disciplinare dei giovani non era ben definito: gli studi si svolgevano nelle moschee e il programma variava  secondo le scelte degli insegnanti; in seguito furono istituite le madrase

Le prime opere miravano a tramandare la cultura pre-islamica; poi la cultura fu sempre più legata al culto: ai momenti di preghiera, al Ramadan, come calcolare la direzione della Mecca. Il calendario islamico è basato sui cicli lunari. La loro astronomia era basata sullo studio dei fenomeni astrali periodici e furono costruiti degli osservatori astronomici a Samarcanda, a Siviglia, a Maragha in Persia. Ulugh Beg determinò la durata dell’anno con la sola differenza di 25 secondi rispetto alla misurazione attuale. Furono anche inventati sofisticati strumenti per lo studio degli astri : sfera armillare, quadrante, quadrante astrolabico, astrolabio piano, meridiana di damasco, regolo, bussola,  torqueto… Nessuno scienziato fu mai perseguitato per i suoi studi, anche perchè le conoscenze restavano un privilegio di una ristretta élite.

Le conoscenze degli Arabi arrivarono in Europa nel XIII e XIV secolo attraverso la Spagna.