Wonderlab

wonderlabOggi Londra ha mostrato la faccia che tutti le attribuiscono: pioggerellina, vento freddo, grigio ovunque… Forse per questo tutti hanno pensato di rifugiarsi nei musei della città: l’uscita della metropolitana era affollata come se si trattasse di andare a vedere la finale della coppa del mondo di calcio e abbiamo dovuto camminare un bel po’ pigiati tra la folla prima di poter riconquistare l’aria aperta. L’attrazione maggiore era costituita da una esposizione di robot, che dicono sia strabiliante. Avremmo voluto proprio visitare quella esposizione, ma i biglietti erano esauriti, quindi abbiamo ripiegato sull’attiguo “Wonderlab”, dove si possono sperimentare le proprietà dell’aria, dell’acqua , del suono dell’elettricità e del magnetismo. Un’idea molto intelligente: i bambini (e anche gli adulti) possono ripetere direttamente gli esperimenti grazie a macchinari predisposti allo scopo.

Alla fine c’è stato un piccolo spettacolo per mostrare alcuni esperimenti di particolare effetto sull’impiego dell’elettricità.

Chissà se da noi esiste qualcosa di simile …. se non c’è bisognerebbe proprio crearlo: è un’ottima occasione per passare un pomeriggio divertente e istruttivo al tempo stesso e potrebbe creare anche posti di lavoro.

Guardonismo gustativo.

Chi cucina al giorno d’oggi?

Forse solo qualche mamma che può permettersi di non lavorare fuori casa e qualche nonna volenterosa che la domenica invita figli e nipoti e dà saggio della sua esperienza culinaria acquisita nel tempo. I risultati sono evidenti : i miei nipoti preferiscono i fagiolini surgelati a quelli freschi o addirittura (e parlo di Samuele) chi ritiene che il pasto più paradisiaco sia quello a base di panini al prosciutto o al salame.  Non esistono cibi buoni in assoluto, ognuno di noi forgia il suo gusto nei primi anni di vita e resta legato a quei sapori che ha conosciuto per primi e che sono legati alle atmosfere della propria infanzia.

Questo stato di cose mi rende inspiegabile il dilagare dei programmi di gastronomia ovunque nel mondo: su qualunque canale e qualunque sia il tema del programma, c’è sempre il momento in cui il cuoco propone le sue prelibatezze più o meno elaborate.

Mi pare che si tratti di una forma di “guardonismo gustativo” (non so se esista questa parola, ma se non esiste la invento io ora). La gente, che non può permettersi di gustare cibi soddisfacenti nella vita reale, trova grande soddisfazione a vedere in TV chi cucina piatti prelibati, si fa venire l’acquolina in bocca….poi apre il frigorifero e mangia i piatti pronti comprati al supermercato, cucinati chissà quando con chissà quali ingredienti…..