UTE: Diritto/Economia- Ricorrenze

Il dr. Spagnuolo oggi ha fatto un breve preambolo all’argomento della lezione, ricordando la teoria liberista di A. Smith e quella interventista di Keynes. La prima afferma che il mercato si regola da sè senza bisogno di interventi da parte dello Stato, ma questa vale quando tutto va bene; in caso di crisi dell’economia (si vede anche di questi tempi) se non interviene lo Stato a sanare certi guasti, si possono verificare danni enormi ai cittadini. In Italia nel 1933 è nato l’IRI che per molto tempo ha contribuito a salvare le aziende in crisi, salvando contemporaneamente i posti di lavoro: sono nate così le aziende a partecipazione statale.

Dopo questa breve digressione, il nostro docente è ritornato all’argomento lasciato in sospeso nella lezione precedente: la Borsa…

Quali fattori influiscono sulle operazioni in borsa? La previsione sul futuro dell’economia, fattori emotivi (tensioni politiche, preoccupazioni…), predisposizione al rischio dell’investitore, concorrenza di investimenti alternativi.

Chi opera in borsa? Investitori, intermediari, venditori (Stato e imprese)

Cos’è la speculazione? E’ l’investimento di chi non vuole partecipare alla gestione dell’azienda, ma vuole semplicemente guadagnare un profitto dal proprio investimento. C’è lo speculatore rialzista che stipula un contratto a termine per l’acquisto di azioni (scommettendo sul loro rialzo), che rivenderà alla scadenza fissata. Lo speculatore ribassista vende azioni al valore del momento, scommettendo che il prezzoalla scadenza del contratto sarà diminuito. La bolla speculativa consiste in un eccessivo aumento delle quotazioni di certe azioni, seguito dall’improvviso crollo del loro valore di mercato (bolla dell’HIGH TECH del 2001-2002).

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Don Ivano ci ha parlato di Comboni e dei Comboniani .

L’attività missionaria della Chiesa ha avuto inizio all’epoca delle grandi scoperte geografiche al seguito delle spedizioni (inglesi, austriache, spagnole, portoghesi, italiane ..)di esplorazione delle zone ancora sconosciute del pianeta. L’atteggiamento dell’epoca era però poco rispettoso della cultura e della dignità dei popoli con cui si veniva in contatto.

Comboni vuole cambiare questo atteggiamento e il suo motto è: …a partire dagli Africani; inoltre ritiene che l’opera dei missionari debba essere sostenuta dalle rispettive diocesi di appartenenza.

A 150 anni dalla sua ideazione, il “piano” di Comboni non è mai stato realizzato…

Film: LA LA LAND.

lalalandIeri sera ho visto insieme alla mia amica P. il film “LA LA LAND” (traduzione : terra del La La La?).

E’ ambientato a Los Angeles; un’aspirante attrice, Mia, incontra casualmente un musicista spiantato, Sebastian. Entrambi si adattano a lavori saltuari in attesa di realizzare il loro sogno: Mia insegue un’occasione di successo e Sebastian vuole  aprire un locale dove poter finalmente suonare il Jazz, la musica che preferisce.

I due si sostengono a vicenda nel perseguire i loro obiettivi, ma se i sogni  li hanno uniti , sarà la realizzazione di quei sogni a dividere le loro vite per sempre.

La storia non ha nulla di eccezionale , ma ci sono belle musiche, belle immagini e i due protagonisti sono molto bravi sia nel canto, che nella recitazione che nel ballo. A me è piaciuto in modo particolare lui, Ryan Gosling, che non avevo mai visto in un ruolo così a tutto tondo e che, se non si è servito di una controfigura, è bravissimo amche come pianista…

Video: Noi ce la faremo…

La voce stupenda di Joan Baetz e le parole cariche di suggestioni fanno di questa canzone uno dei motivi conduttori della mia giovinezza.

 https://youtu.be/nM39QUiAsoM

We shall overcome,
We shall overcome,
We shall overcome, some day.
Oh, deep in my heart,
I do believe
We shall overcome, some day.
We shall walk hand in hand,
We shall walk hand in hand,
We shall walk hand in hand, some day.
Oh, deep in my heart,
We shall live in peace,
We shall live in peace,
We shall live in peace, some day.
Oh, deep in my heart,
We shall all be free,
We shall all be free,
We shall all be free, some day.
Oh, deep in my heart,
We are not afraid,
We are not afraid,
We are not afraid, TODAY
Oh, deep in my heart,
We shall overcome,
We shall overcome,
We shall overcome, some day.
Oh, deep in my heart,
I do believe
We shall overcome, some day.

STORIA e storia.

E’ stato cercando un libro di storia locale che ho scoperto la Società Archeologica Comense e l’esistenza di una sua biblioteca.

Stamattina ci siamo andate, la mia amica B. ed io .

Si trova al piano terra di un antico palazzo gentilizio e vi si accede attraverso una ancora più antica porticina scura di legno massiccio. All’interno un piccolo locale con alle pareti antiche librerie e scaffali.  Ai due tavoli di lavoro sono seduti due volontari: un uomo e una donna di una certa età che ci accolgono festosamente e si prodigano a cercare il materiale che potrebbe interessarci.  Dopo qualche incertezza ecco che ci consegnano  il libro che siamo venute a cercare: è un opuscolo scritto nel 1902 , che riporta minuziose notizie sulla storia e sulle vicende che hanno avuto come scenario la nostra città e i dintorni.

La maggior parte del materiale riguarda la Pieve di Incino, chiesa che è stata per secoli la più importante della zona; a noi però interessa Brugora, località alla periferia del territorio della Pieve e per questo le sue origini e le sue vicende sono spesso avvolte dalle nebbie della storia minore. Qualcosa comunque riusciamo a trovare e ci viene consentito di fotocopiare il raro , o forse unico, volumetto scritto e stampato oltre un secolo fa da un canonico con la passione della storia.

Concluso il lavoro di fotocopiatura saluto e ringrazio i due anziani bibliotecari , che sembrano particolarmente soddisfatti dell’interesse da noi mostrato per la loro non conosciutissima istituzione: devono avere una grande passione per i loro libri ingialliti , che custodiscono le memorie di persone e luoghi che hanno solo subito l’effetto  degli eventi che hanno determinato la STORIA  che si studia sui banchi di scuola..

UTE: biologia – Donne nel Novecento.

BIOLOGIA: Come salvare gli animali in estinzione con la matematica e con la scienza (dr. Elena Cantaluppi)

La Terra è ricca di biodiversità: ci sono otto milioni di specie sulla terra tra vegetali e animali, ma ne sono state classificate solo due milioni e ogni anno si scoprono diciottomila  nuovi vegetali  o animali.  L’estinzione di specie di esseri viventi è un fenomeno che si è sempre verificato, ma negli ultimi tempi, per effetto delle attività umane, il ritmo delle estinzioni si è accelerato notevolmente, tanto che entro il duemila si prevedono estinzioni di massa.

Sono moltissime le specie a rischio, come tentare di salvarle? Bisogna renderle più adattabili alle condizioni ambientali che cambiano.

Un primo metodo per ottenere questo scopo è il trasferimento di organismi con geni più resistenti tra la popolazione a rischio. Con l’andare del tempo i geni si diffonderanno a molti altri individui arrestando la diminuzione della specie. Con questo sistema il numero dei puma della California è raddoppiato in appena 12 anni.

Altro metodo è quello del DNA ricombinante: trasferimento di geni in cellule staminali (cellule capaci di differenziarsi ).

Infine si possono riprodurre esseri viventi tramite la clonazione, anche se ancora la percentuale di successi in questo campo è molto bassa.

Si è arrivati a formulare un’equazione che permette di calcolare il beneficio in dollari derivante dalla sopravvivenza delle specie, pertanto si potrebbe arrivare a salvare solo le specie utili, visto che è impossibile salvarle tutte.

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STORIA/FILOSOFIA : Donne e politica nel Novecento (docente : M. Cossi).

Hannah ArendtLa prima affermazione di uguaglianza dei diritti tra uomo e donna risale alla Rivoluzione Francese (1789), ma nel 1804 col Codice Napoleonico si ritorna al primato del “pater familias”, idea che resterà a lungo nelle Costituzioni di diversi paesi occidentali.

La Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo emanata dall’ONU non è vincolante per tutti i paesi aderenti, perciò mentre alcuni ne hanno recepito i principi nella propria  Costituzione altri la  intendono come una dichiarazione di intenti…

Dopo la II Guerra Mondiale le donne partecipano poco alla politica e rifuggono sia dai partiti di estrema destra che da quelli di sinistre, determinando la vittoria del partito di centro. Più tardi i temi dell’ecologia e della pace spostano il voto delle donne a sinistra.

Le donne che partecipano attivamente alla vita politica e che vengono elette al Parlamento sono più numerose nei paesi del Nord Europa di più antica tradizione democratica, mentre da noi sono pochissime le donne che arrivano a ricoprire cariche di alto livello.

A questo punto il nostro docente ci ha illustrato il pensiero di una grande filosofa del Novecento : Hannah Arendt

 

UTE: Come nasce un farmaco. (dr. U. Filippi)

Riporto qui il riassunto inviato dal dr. Filippi riguardante la sua prima lezione, a conclusione della quale ci siamo resi conto del motivo per cui il prezzo di certi farmaci è così elevato….

In questa presentazione viene descritto il lungo percorso per lo sviluppo di un farmaco partendo dall’idea fino al mercato. Dopo aver preso in esame alcune metodologie come la chimica computazionale e la chimica combinatoriale per l’identificazione e la validazione del bersaglio farmacologico si descrive l’identificazione dei composti guida (Lead compound) attraverso la tecnica HIGH-THROUGHPUT SCREENING, (selezione ad alta efficienza). Vengono illustrati gli studi della fase preclinica in particolare: studi di farmacocinetica, farmacodinamica e tossicità e successivamente gli studi della sperimentazione clinica: fase I, fase II e fase III, come pure l’allestimento del dossier all’ agenzia del farmaco (AIFA) per la richiesta all’immissione in commercio del nuovo farmaco, e la fase IV di farmacosorveglianza dopo il lancio del prodotto sul mercato. A conclusione della presentazione viene illustrato uno schema di sintesi della Drug Discovery che evidenzia gli anni (8-12) necessari per gli studi di validazione del farmaco dal momento del deposito del brevetto a fronte della durata di 20 anni ed un impegno economico medio dagli 800 milioni ad 1 miliardo di dollari.

Il gorilla fantasma….

gorillaCome funziona la manipolazione dell’opinione pubblica è il tema di molti dibattiti di questi tempi .  A questo riguardo è stato molto interessante l’esperimento proposto martedì all’UTE dal dr. Filippi, che in questo campo può vantare esperienze ad altissimo livello internazionale.

Il docente ci ha annunciato che avremmo visto un video dove due gruppi di ragazzi , indossanti magliette bianche o nere, si passano la palla. Noi dovevamo contare i passaggi fatti dai ragazzi in maglietta bianca.

Partito il video, ci siamo tutti concentrati sul conteggio che ci era stato richiesto e ognuno naturalmente è arrivato a un risultato diverso, ma il fatto è che alla fine ci è stato chiesto: – Chi ha notato il gorilla?- Siamo rimasti tutti allibiti: la sala era piena e dovevamo essere almeno  un centinaio ….nessuno aveva visto niente del genere.  Allora è ripartito il filmato e questa volta non avevamo altro obiettivo che verificare la verità delle immagini: ed ecco che a questo punto tutti abbiamo visto il gorilla passare in mezzo ai ragazzi e attraversare tutta la scena!!!! Come avevamo potuto non vedere un elemento tanto dissonante dal resto della scena? L’indicazione dataci dal docente prima della visione delle immagini aveva concentrato la nostra attenzione solo su una parte di esse ….

Credo che questo dimostri come si può indirizzare il modo di vedere le cose da parte di chi ha tra le mani i mezzi di comunicazione: possono convincerci di qualunque cosa se non riusciamo a mantenere il dovuto distacco e un po’ di senso critico.

Il lavoro è per l’uomo….

karoshi_1La lettura di questo articolo  mette grande angoscia: come si può portare alla morte i propri giovani per il troppo lavoro? Come si può far lavorare una persona 15 ore al giorno? Come può un giovane avere il tempo per sè, per la propria vita, per le proprie relazioni se viene fatto lavorare con ritmi tanto forsennati?

Dobbiamo dire ai Giapponesi  che cento anni fa qui da noi si lottava per avere le otto ore di lavoro e le prime ad ottenerle furono le mondine che cantavano ” se otto ore vi sembran poche….”.  Il mondo sembra camminare all’indietro come i gamberi e cancella quelli che consideravamo diritti acquisiti per sempre.

Bisogna tenere sempre presente che  non è l’uomo ad essere fatto per il lavoro, ma è il lavoro che deve essere per l’uomo (non ricordo bene chi l’ha detto, ma potrebbe essere Papa Francesco?), per dargli dignità e possibilità di realizzare le sue capacità per il bene di tutti.