Rinasce la speranza.

Ieri, 25 marzo 2017, va segnato sul calendario come una felicissima giornata!

A Roma 27 paesi hanno confermato la loro volontà di proseguire sul cammino che porta alla costruzione di un’unità europea più forte e più giusta….certo qualcuno ha firmato torcendo il naso, ma di questi tempi il solo fatto di firmare si deve considerare un successo.

Contemporaneamente a Londra, anche se non ne parla nessuno, molte migliaia di persone si sono trovate a Westminster e, dopo aver commemorato le vittime dell’ultimo attacco terroristico, hanno manifestato contro la Brexit, a pochi giorni dall’inizio delle trattative della May con la UE.

A Milano ieri Papa Bergoglio, in una visita breve, ma intensissima ha mostrato a tutti quale deve essere il volto nuovo della Chiesa; mi rendo conto che dire “nuovo” è un errore, visto che la Chiesa da sempre dovrebbe avere e  dovrebbe aver avuto questo volto: è così che è nata e così deve ritornare.

Due grandi manifestazioni di diverso tenore, ma ugualmente importanti si sono svolte in piena sicurezza, senza incidenti …e questo non è poco di questi tempi…

Nella giornata di ieri è  rinata la speranza….almeno la mia…

A Monza con Francesco….

img-20170326-wa0001Ieri c’ero anch’io a Monza, alla Messa di Papa Francesco: eravamo in tantissimi. Era la prima volta che partecipavo a un evento di questo genere ed è stato molto bello, anche se la speranza di poter vedere da vicino il Papa è andata delusa: era in ritardo e non è passato lì dove noi di Erba ci eravamo appostati.

Mi ha fatto un’enorme impressione vedere il numero sterminato di posti occupati dai disabili!!! Quanta gente vive in condizioni di estrema difficoltà, quanta gente è impegnata nella loro cura e nella loro assistenza! E’ un esercito di persone che percorre silenziosamente ogni giorno la via del Calvario ed è pensando a loro che dovrò tapparmi la bocca ogni volta che mi verrà voglia di lamentarmi.

Sono state belle le parole del Papa, che incita sempre ad avere coraggio , ad andare verso i più bisognosi, ad accogliere chi è in difficoltà, a dialogare con chi professa fedi diverse. E se a qualcuno venisse in mente di chiedere come si può fare tutto questo, Papa Francesco risponde coi gesti concreti: ha visitato i poveri, ha visitato una famiglia musulmana, ha abbracciato i carcerati.

E’ stata anche una grande dimostrazione di efficienza e di “potenza” da parte della Chiesa Ambrosiana e dei servizi di sicurezza: tutto ha funzionato alla perfezione (solo qualche perplessità sul funzionamento dei servizi igienici). L’accesso al Parco è stato semplice perchè scaglionato durante la mattinata e il primo pomeriggio, mentre il deflusso di una folla così enorme (si parla di oltre un milione di persone!) è stato inevitabilmente più lento e complesso. Era una marea umana che si muoveva lungo i sentieri che portavano ai pullman, che una volta messi in moto formavano un interminabile serpente in lento, lentissimo movimento.

Ci sono volute più di tre ore per tornare a casa e la stanchezza si è fatta sentire, ma sono contenta di aver vissuto un momento che ricorderò per sempre.