Farsi i fatti propri o prendersi cura?

Diversi episodi di bullismo  feroce (tra cui questo) sono stati denunciati dalla stampa in questi giorni.  Gruppi di ragazzini  si coalizzano per tormentare e torturare la vittima presa di mira, che, minacciata, non può fare altro che subire violenze inenarrabili…..

Mi chiedo se sia possibile che certe cose accadano senza che nessuno intorno se ne accorga: possibile che tra i coetanei nessuno sappia di questi abusi? Possibile che nessun adulto sia mai presente anche solo di passaggio quando un ragazzino viene appeso nudo da un ponte o quando viene tenuto a catena come un cagnolino e trascinato per le vie del paese?

Forse molti sanno ciò che accade, ma preferiscono non immischiarsi, farsi i fatti propri, fare finta di non vedere e non sapere altrimenti ci si sentirebbe in dovere di fare qualcosa, di denunciare, di mettersi nelle grane….Tra questi vigliacchi ci sono forse persone con figli o insegnanti …

C’è chi ha detto che il male peggiore del mondo di oggi è l’indifferenza e ha ragione…Dovremmo guardare ogni bambino, ogni ragazzo, come se fosse nostro figlio e prendercene cura in caso di difficoltà.

 

Dolore.

La gente seduta sull’erba  o su sgabelli sta aspettando l’arrivo del Papa. Dagli altoparlanti viene diffusa musica allegra intervallata da  canzoni ben eseguite da giovani cantanti.

L’atmosfera è festosa.

Intanto continua ad arrivare gente da ogni dove. Passa davanti a noi un gruppo di bambini  segnati nel corpo da una natura matrigna o da malattie forse troppo rare per essere curabili.  Li guardo e mi si stringe il cuore  per la loro fatica di vivere, per la  loro sofferenza e per la sofferenza di chi li accudisce ogni giorno. Distolgo un attimo lo sguardo e vedo nel settore vicino due volti rigati di lacrime: qualcuna di quelle carrozzine rievoca forse un ricordo troppo doloroso ed esploso senza poter essere dissimulato.