Il territorio italiano è molto giovane, infatti non esisteva fino a 30-40 milioni di anni fa.
Per stabilire l’origine della fauna esistente sul nostro territorio , molti studiosi si sono dedicati in primo luogo a censire le specie animali esistenti in Italia e e si è arrivati a catalogare 57.468 specie (censite al 2003). Il raggruppamento maggiore (phylum) è quello degli artropodi con 45.888 varietà e tra queste sono i coleotteri i più numerosi. I vertebrati sono appena il 2%.
L’Italia ha in Europa il primato della biodiversità e ben 4.777 specie sono endemiche, sono cioè presenti solo in Italia.
Uno dei primi studiosi di biogeografia fu l’inglese A.R. Wallace, che , dopo aver studiato la fauna amazzonica e quellaindonesiana, constatò come nell’arcipelago malese esistesse una netta linea di demarcazione che separava la fauna di quella zona e ipotizzò che la causa fosse da ricercarsi nell’ origine geologica di quei territori, che avevano avuto un aspetto completamento diverso nell’epoca delle glaciazioni: molti territori non erano sommersi dalle acque, quindi gli animali potevano raggiungere con facilità territori ora lontanissimi tra di loro e separati dalle acque dell’oceano.
Ritornando all’Italia, si sa che il nostro territorio, oltre ad essere molto recente, è anche di origini molto diverse: le Alpi hanno avuto origine dalla zona Medio Europea, una fascia centrale ha avuo origine dalla Tirrenide (zona occidentale), l’Appennino è di origine africana e la Penisola Salentina è di origine orientale (dalla zona chiamata Egeide). Bisogna inoltre sapere che circa sei milioni di anni fa il Mediterraneo, che è un mare con intensa evaporazione, si era quasi del tutto prosciugato per la chiusura dello Stretto di Gibilterra sotto la pressione della zolla africana. In quel periodo la fauna ha potuo spostarsi con facilità dall’Africa al nord da occidente a oriente e viceversa.
Queste conclusioni sono state possibili anche studiando la fauna più piccola, quella che non ha molte possibilità di spostamento col variare delle condizioni ambientali. Gli animali più antichi ancora esistenti sul nostro territorio sono le cavallette delle grotte e il Proteus.
La lezione è stata veramente interessante e ci ha guidato a scoprire un modo nuovo di guardare al mondo che ci circonda. Grazie prof. Sassi!!!