Rassegna di cori a Erba.

coro ute a padernoDa molti anni, in primavera, le corali affiliate alle Associazioni UTE lombarde si ritrovano per esibirsi nell’esecuzione dei brani preparati durante l’Anno Accademico in corso.

E’ sempre una bella festa che vede riunite tante persone, che, nella musica e nel canto, trovano non solo il modo di coltivare una passione profonda, ma anche il modo di stare insieme e di socializzare in serenità e allegria.  Per questo fine, nessuna attività è più efficace del canto corale.

Quest’ anno la rassegna dei cori si terrà Venerdì, 12 maggio, alle ore 15, a Erba, al teatro Excelsior, dove sarà allestita anche una mostra delle opere realizzate nel corso di quest’anno dal gruppo di pittura.

La manifestazione richiederà certamente un grande sforzo organizzativo da parte della nostra UTE, ma sono certa che il gruppo dirigente e i soci tutti si prodigheranno perchè tutto sia perfetto sia nell’accoglienza delle varie corali, sia nello svolgimento dello spettacolo…… e come diceva un tale …”Comunque vada sarà un successo!!!!”

Naturalmente l’ingresso è libero e aperto a tutti, ma se qualcuno vorrà lasciare “qualche eurino” avrà tutta la nostra gratitudine….

 

A teatro : Sheherazade.

Oggi alla Scala abbiamo assistito a tre balletti diversi, tutti molto belli; dell’ultimo però non è risultata chiara a nessuno la storia che veniva rappresentata e il motivo è spiegato da Wikipedia:

sheryar-sheherazade-r1Il balletto prende spunto dalla trama introduttiva della prima storia delle Mille e una notte ed è ambientato alla corte dello shah di Persia Shariar. Nel libro di racconti, per vendicarsi di un tradimento subito dalla donna amata, lo shah sposa ogni giorno una vergine che fa poi uccidere l’indomani. L’ultima delle sue spose, Sheherazade, si salva grazie alla sua bravura nella narrazione, incatenando la sua attenzione con le storie da lei narrate, così avvincenti da convincerlo giorno per giorno a rinviare l’esecuzione, per la curiosità di conoscerne il seguito.

La vicenda del balletto costituisce l’antefatto, cioè il tradimento di Zobeide, favorita di Schariar, che determinerà in lui l’odio per le donne. Per mettere alla prova la fedeltà di Zobeide, Shariar finge, insieme al fratello Zahman, di partire per la caccia, lasciando gli eunuchi a guardia dell’harem. Durante la sua assenza, le porte vengono aperte agli schiavi, tra i quali un bellissimo nero, lo Schiavo d’oro. Al suo ritorno, Shariar e il fratello sorprendono un’orgia in corso che coinvolge tutto l’harem, e trovano Zobeide nelle braccia dello Schiavo d’oro. Ne consegue il massacro di schiavi e favorite, ma Zobeide preferisce uccidersi da sé con un pugnale.

La scelta della trama è molto innovativa per l’epoca, non solo perché riporta sulle scene di danza, dopo l’intervallo del romanticismo, la passione amorosa e la morte violenta, che dopo i tempi di Noverre, avevano ceduto il passo all’amore sublimato e incorporeo di cui è l’emblema Giselle, ma perché introduce apertamente il tema della sessualità, condensato nel personaggio dello Schiavo d’Oro dalle sensuali movenze (interpretato da Nijinskij), e culminante nella scena del Baccanale

UTE: Fatima 100 anni dopo.

tre-pastorelli-di-fatimaIl 13 maggio di cento anni fa a Fatima, la Madonna appariva per la prima volta a tre pastorelli, analfabeti o quasi, di sette, nove e diei anni: Giacinta, la più piccola, Francesco e Lucia , la maggiore.

In occasione di questa ricorrenza il nostro don Ivano ci ha parlato diffusamente di questo evento, riconosciuto come “miracoloso” dalla Chiesa.

E’ stata una ricostruzione critica dei fatti, che non ha voluto demolirne la portata religiosa, ma ha cercato di mettere in evidenza i punti critici di testimonianze scritte solo  molti anni dopo che le apparizioni erano avvenute e sottolineando come la spiegazione dei tre famosi “segreti” sia sempre necessariamente legata all’interpretazione soggettiva.

Per quel che mi riguarda, io considero sempre con molto rispetto queste manifestazioni del “divino”, ma non è certo su di esse che, penso, si deve basare la fede di un cristiano. Il Vangelo resta sempre la fonte prima e unica della rivelazione.

Mi sono comunque sempre chiesta perchè in questi ultimi due secoli siano avvenute tante apparizioni mariane; in tutta la storia non si era mai registrata una tale frequenza di accadimenti simili…..

La quinoa : una piacevole scoperta.

quinoaL’avevo vista per la prima volta all’EXPO nello stand di un paese sudamericano, non ricordo bene quale, e lì ne avevo sentito magnificare le caratteristiche alimentari. L’altro giorno, parlando con mia figlia, che è celiaca, mi sono ricordata di quanto avevo imparato sulla quinoa e le avevo detto che si sarebbe potuto sperimentarla.

Il giorno dopo lei è arrivata a casa con un sacchettino di questi piccoli semi (almeno credo siano semi), ho cercato su internet una ricetta semplice e mi son messa all’opera.

Il risultato non è stato niente male: la quinoa ha un sapore gradevolissimo e si sposa benissimo con tutte le verdure. Per questo ieri ne ho acquistato anch’io un sacchetto, per farla assaggiare a mio figlio e a sua moglie, che ne sono rimasti piacevolmente sorpresi.

Visto come bastino pochi grammi per ottenere un piatto abbondantissimo credo che quel sacchetto mi basterà fino alla fine dell’anno.

Se è vero quel che si dice QUI, potrebbe risolvere i problemi alimentari dei celiaci e anche qualcuno dei problemi che affliggono persone di una certa età, come me.

Poesia e folclore

i-bejIeri sera, in biblioteca comunale, ho assistito a un concerto del gruppo folcloristico “I BEJ” di Erba che, per festeggiare i suoi novant’anni di attività, eseguiva canzoni su testi veramente belli  di alcuni poeti erbesi: Airoldi, Gottardi,  Pirovano e Marinetta.

Il tutto è stato particolarmente gradevole, ma  alla fine mi ha un po’ sorpreso la presentazione dei soli candidati della destra cittadina alla prossima tornata elettorale per la scelta del sindaco …. un intento propagandistico?

UTE: medicina ed economia

Ieri il dr. Lissoni ha sostituito il prof. Damiani impossibilitato a svolgere la sua lezione e ci ha parlato dell’evoluzione della medicina.

Per milllenni la malattia è stata messa in relazione con la magia e pertanto le persone malate potevano rivolgersi solo a sciamani e stregoni. Il primo passo verso un approccio scientifico della malattia è da far risalire ad Ippocrate, il medico greco che ha studiato i sintomi delle malattie per poterle diagnosticare e che ha fatto i primi studi di anatomia, ma è tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 che vede nascere la medicina occidentale. Nel XX secolo nascono le specializzazioni e solo recentemente ci si è resi conto che bisogna arrivare a un approccio complessivo verso il malato e non solo verso un suo specifico organo. Tale approccio implica PRUDENZA nelle convinzioni e nei comportamenti e CONSAPEVOLEZZA di limiti e rischi.

Attualmente però la medicina sta degenerando: il suo compito è salvaguardare la salute e il benessere delle persone e non dovrebbe occuparsi di bellezza, di gioventù, di desideri da appagare: in questo modo la si trasforma spesso in un businness.

Per quanto riguarda il rapporto medico-paziente si è passati da un approccio paternalistico al coivolgimento del paziente nell’ accettazione della terapia consigliata dal medico; ora invece quest’ultimo si vede spesso costretto a trincerarsi dietro la burocrazia, che tende a limitare il costo sempre più imponente del sistema sanitario.

La crisi economica, l’aumento delle aspettative di vita e quindi delle prestazioni sanitarie impongono di stabilire delle priorità, visto che si è giunti all’ipermedicalizzazionee al consumo eccessivo di prestazioni e di farmaci, tanto che sono molte migliaia  i decessi attribuibili a uso indebito di farmaci o ad azioni mediche inappropriate.

Tra le cause dell’aumento dei costi del sistema sanitario bisogna ricordare anche le conseguenze della medicina difensiva, che costringe i medici e gli ospedali a stipulare onerosi contratti assicurativi e a prescrivere terapie ed esami diagnostici anche superflui per prevenire citazioni in giudizio.

A conclusione della lezione il docente ci ha raccontato la storia a tutti noi sconosciuta di Hamilton Naki, l’assistente del dr. Barnard durante i trapianti di organo, la cui presenza in sala operatoria fu giustificata come addetto alle pulizie, perchè un nero non doveva poter toccare il sangue di un bianco in regime di apartheid. Hamilton Naki

Interessantissima e seguitissima la lezione del dr. Lissoni, come lo sono sempre tutti i suoi interventi come docente nella ns. UTE.

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Il dr. Benedetti ci ha invece illustrato l’economia dei territori che si affacciano sul Verbano o Lago Maggiore.

Vi è una zona montana poco popolata e molto depressa, mentre la zona del Varesotto è una delle più vivaci e più produttive, con un tasso di imprenditorialità molto più elevato della media nazionale e regionale. Molto presenti sono  anche le imprese più innovative che possono contare sull’ apporto  di due Università: l’Insubria e la LIUC (in quest’ultima è possibile visitare la cineteca dei filmati industriali).

Altrettanto vivace è l’economia del Locarnese e del Ticino che, pur facendo parte della confederazione svizzera hanno da sempre strettissimi rapporti con le attività produttive del Piemonte e, soprattutto, della Lombradia.

Mi ha incuriosito la storia di  Balmanolesca, la storia di un paese fantasma che potrete leggere QUI se sono riuscita a incuriosirvi.

La lezione, necessariamente piena di dati statistici e di grafici, è risultata molto interessante e accessibile da parte di tutti.

Angeli vestiti da passante.

“E’ vero, credetemi è accaduto, ….un angelo vestito da assante…” Sono parole della bella  canzone di Modugno “MERAVIGLIOSO” …

Ieri ho incontrato anch’io degli angeli vestiti da passante…. stavo entrando su un ascensore e ho visto  nell’angolo più lontano un mucchio di panni malconci…poi si è alzata la testa di un giovane insonnolito  e dalla presenza poco rassicurante che mi ha fatto cenno di salire, di non aver paura. Io, forse spinta dalla fretta, sono entrata e solo dopo ho pensato che se quel giovanotto avesse avuto intenzione di derubarmi gli avrei dato la migliore delle possibilità…poi l’ascensore si è fermato ed ho potuto scendere senza problemi. Forse quel giovane era un angelo poco fortunato…stava solo cercando di dormire in un posto riparato dal vento gelido che soffiava fuori di lì.

Poco dopo mi sono avviata a salire due rampe di scale, tenendo la mia valigia, ieri particolarmente pesante.  Fatti i primi scalini, ho visto venirmi incontro un giovanotto alto, biondo, bello, ben vestito, che mi  faceva segno di volermi aiutare e ha  preso la valigia …anche in questo caso ho  pensato per un istante: “Se volesse derubarmi, non riuscirei certo a riprendere il mio bagaglio”  …ma il giovanotto, arrivato in cima ha appoggiato la valigia a terra e mi ha salutato, mentre io lo ringraziavo calorosamente col mio inglese incerto….Questo era un angelo di alto rango…o forse un boy-scout per il quale rappresentavo l’occasione per la sua buona azione quotidiana…la più classica: aiutare la vecchietta in difficoltà.

Altri angeli mi hanno aiutato  in aereo, dove le cappelliere sono così alte…. e questi ultimi erano angeli di media categoria, ai quali ho dedicato il mio grazie riconoscente.

Anche se a volte facciamo finta di non saperlo, la buona gente esiste ancora…