71…. e sentirli, ma non troppo…

diana-71Oggi ho compiuto 71 anni! Cominciano a essere tanti, è vero, ma ho la fortuna di godere ancora di buona salute (e di questo ringrazio Dio mille volte al giorno), anche se gli acciacchi non mancano.

E’ questo un periodo in cui attorno a me vedo amiche, più o meno della mia età, lottare contro gravi malattie e questo mi fa pensare che potrà accadere anche a me …..  quindi questo tempo di residua efficienza fisico-psichica deve essere considerato un dono prezioso da mettere a frutto, da usare al meglio…

Per questo mi viene difficile dire di no quando mi si offre l’occasione di impegnarmi in qualche cosa di utile  per la comunità o per qualcuno in particolare.  Così  mi sono ritrovata tanti impegni da dover incastrare durante le mie  giornate ed è capitato più di una volta di accorgermi soltanto a tarda sera di non aver avuto il tempo di rifarmi il letto!!!

Mi sono occupata delle mie amiche anziane, di seguire le lezioni del gruppo di inglese, di dare una mano per il catechismo, di seguire le lezioni dell’Università e di curarne le relazioni con i giornali locali, di  partecipare al “Gruppo culturale”, di collaborare alla realizzazione di una raccolta di memorie scritte e orali riguardanti Arcellasco e , ultimamente, di impegnarmi in politica …. senza dimenticarmi di figli e nipoti…

Non credo di aver sprecato molto tempo, anche se quello che passo su questo blog e al computer forse non è proprio da considerare impiegato al meglio…ma per me è un modo per rilassarmi, per riflettere, per farmi compagnia…

So che non potrà sempre essere così, ma è inutile pensarci ora e mi metto nelle mani misericordiose di Dio….

 

Tra Brexit e terrore…

attacchi-a-london-bridgeFino a qualche tempo fa venire a Londra voleva dire immergersi in una città accogliente, in cui il tuo valore e la tua preparazione erano le sole unità di misura con cui dovevi confrontarti; era la città delle mille culture che convivevano pacificamente, in cui ognuno poteva vestirsi e acconciarsi come più gli piaceva senza sentirsi guardato con sospetto o con pregiudizi.

Da un po’ di tempo però non è più così: gli europei sono diventati all’improvviso degli indesiderabili e trovano difficoltà anche sul posto di lavoro dopo che il governo ha chiesto alle imprese di denunciare il numero di stranieri impiegati e da quando le cariche più elevate vengono riservate agli Inglesi.

Se a questo si aggiungono gli attentati che, come ieri sera a London Bridge, seminano imprevedibilmente  terrore e morte tra passanti inermi è facile immaginare come si viva qui in questi giorni.

Chi deve necessariamente recarsi al lavoro passando per i punti nevralgici della città, vive col fiato sospeso e nell’ansia continua: in certe stazioni in cui si incrociano più linee della metropolitana sovrapposte l’una all’altra nelle viscere della terra, basterebbe un grido di allarme o lo scoppio di un petardo a seminare reazioni di panico dalle conseguenze disastrose.

Un consiglio: lasciamo, quando è possibile, la Gran Bretagna agli Inglesi, visto che ci tengono tanto al loro isolamento ……. io però continuerò a venirci finchè qui resteranno  un pezzo della mia famiglia e del mio cuore.

P.S. : Mi sono affacciata ora al balcone (nono piano) da cui si vede una panorama piuttosto vasto, ebbene le vie sono tutte insolitamente vuote e anche nella stazione ferroviaria qui sotto solo pochissimi viaggiatori: tutti preferiscono oggi restarsene  a casa……