Non uccidete il mare….

E’ una moda che non tramonta quella di criticare sempre e comunque le tracce dei temi per l’esame di maturità, ma la poesia di Caproni che hanno proposto quest’anno mi pare una scelta condivisibile.

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra»

L’uomo creato per essere custode delle cose belle della Terra è invece l’unico tra i viventi a metterne in pericolo l’equilibrio e la stessa sopravvivenza, solo per inseguire un miope profitto.

La costruzione dell’Europa è fatta di piccoli passi…

Costruire l’Europa non sarà semplice, ma non bisogna perdere la fiducia e la speranza e bisogna accogliere con gioia ogni piccolo passo che porta in quella direzione …. e questo è uno di quei passi… per sentirci più uniti, più Europei…
EDITORIALE di PATRIZIA TOIA
capodelegazione degli eurodeputati Pd,
vicepresidente commissione Industria
patrizia.toia@europarl.europa.eu
Alla mezzanotte di mercoledì le tariffe roaming non ci sono più e ora possiamo viaggiare in tutta l’Unione europea e telefonare “come a casa”. Segnatevi questo giorno, conservatevi uno screenshot dell’ultimo sms della compagnia telefonica che vi avverte dei costi aggiuntivi ogni volta che passavate una frontiera europea e scrivetevi da qualche parte la parola
“roaming”, perché da giovedì mattina nessuno si ricorderà più che il roaming è mai esistito e nessuno si ricorderà delle persone che, come noi eurodeputati, hanno lottato per più di dieci anni contro l’ostinazione delle compagnie telefoniche e di alcuni governi per abolire il roaming.

Siccità.

Al telegiornale si comincia a parlare di siccità e di incendi…… da troppo tempo le piogge sono molto scarse anche in questa zona della Brianza un tempo nota per la sua piovosità….speriamo di non dover arrivare alla situazione descritta qui di seguito da Carlo Sgorlon.

siccitaTre operai di un cantiere si pigliarono l’insolazione lavorando tutto il giorno su un tetto, e passarono una settimana nel letto, l’occhio spento come quello del pesce pescato da dieci giorni.
Entrare in camera la sera faceva lo stesso effetto che ficcare la testa in un forno scaldato.
Anche il letto veniva subito a noia perché non si riusciva a dormire, e si passavano le ore a rigirarsi nell’umido del proprio sudore.
Appena giorno tutti correvano a spalancare le finestre per vedere se vi fosse qualche segno di pioggia vicina.
Macché. Il cielo era pulito come un vetro lucidato, e fin dal mattino tutto sbiadiva nella caligine della calura stagnante.
Poi la maledizione della mancanza d’aria cessò, e cominciò quella di un vento secco che spazzava via le speranze della pioggia.
La gente provò qualche refrigerio, ma per la campagna fu una novità micidiale.
Il grano-turco ingiallì completamente e la pannocchia appena creata si striminzì da stringere il cuore. La terra arsa si screpolò come il fondo di un lago prosciugato.
Tutti giravano per casa con gli occhi spiritati, la bocca spalancata, come giganteschi ranocchi che bramavano la pioggia nel pantano di uno stagno disseccato.
Le bestie sudavano e smagrivano nelle stalle.
Respiravano asmatiche, sdraiate sulle lettiere, e riacquistavano un filo di vitalità soltanto quando un famiglio le portava a bere alla fontana, sotto sera.
L’acqua del pozzo si abbassò di parecchi metri e fu necessario allungare la corda.
Non pioveva ormai da cinque o sei mesi.
Già due tagli d’erba erano andati perduti e il foraggio scarseggiava e costava carissimo.
I contadini più facili a scoraggiarsi cominciarono a far macellare gli animali, temendo di non sapere presto che cosa buttargli nella greppia.
Così le macellerie straboccavano di carne a basso prezzo, ma era un’abbondanza più triste di un funerale.
L’allarme, lo scoraggiamento dilagavano.
Ogni giorno si sentiva parlare di boschi incendiati, e di notte si vedevano le linee del fuoco avanzare e divorare i fianchi delle montagne. 

Una sera con Neri.

Neri ai piedi del monumento ai caduti di Erba
Neri ai piedi del monumento ai caduti di Erba

Giampiero Neri, ieri sera, ad Arcellasco ha letto alcune sue composizioni che potremmo definire prosa poetica o poesia senza schemi espressivi. Il temaconduttore è quello della memoria dei luoghi in cui l’autore ha trascorso la prima parte della sua vita: Erba, i paesi vicini, i personaggi della sua infanzia.

Neri è infatti solo uno pseudonimo: il suo vero nome è Giampietro Pontiggia, nato a Erba, in via Majnoni, un giovedì di mercato del 1927. Ha la bellezza di novant’anni!!!!

La lettura dei versi è stata intervallata da brani musicali eseguiti da Marco e Dafne Colombo; la voce di quest’ultima è veramente splendida e Dafne sa modularla con sensibilità e bravura … peccato che a tratti il suono degli strumenti (in un locale dall’acustica non certo perfetta) sovrastasse la voce di Dafne, impedendo di apprezzarne in pieno le sfumature.

Molto divertente è stato il dibattito che è seguito alle letture: Neri, erbese di nascita, confessava di non sentirsi affatto milanese, nonostante i quasi 70 anni di permanenza in quella città, mentre tra il pubblico un anziano nato a Milano, ma residente a Erba, ricordava la sua milanesità. Ciò conferma quello che io stessa ho sperimentato: i luoghi in cui si vivono gli anni giovanili lasciano in noi un “imprinting” indelebile, che ci caratterizza per tutta la vita.

Come era prevedibile, le presenze allo spettacolo sono state davvero poche: ad Arcellasco la poesia non è molto seguita, nè apprezzata…. Peccato!

 

Appuntamenti per una festa.

_b-a4-ss-pietro-e-paolo-brugora-arcell-1574La festa patronale di Arcellasco che si celebrerà domenica 25/6 p.v., quest’anno assumerà un particolare rilievo perchè verrà ricordata l’unione tra le orginarie parrocchie di S. Pietro in Brugora e di  S. Ambrogio in Comeggiano (attuale Bindella) avvenuta 500 anni fa.

Si comincerà già da giovedì 15/6 con la messa delle ore 20.30 celebrata da don Gildo, che alla fine  presenterà il suo ultimo libro ” Credere e ricredersi“.

Sabato 17/6  alle ore 21  Giampiero Neri parlerà di ” Poesia e territorio erbese con intermezzi musicali di Marco Colombo.

Mercoledì 21/6, sempre alle ore 21, mons. Erminio de Scalzi, vescovo ausiliario di Milano parlerà sul tema: “La parrocchia ieri e domani, nel passato e nel futuro”.

Venerdì 23/6  alle ore 19 si aprirà la cucina e si darà inizio al torneo di calcio.

Sabato 24/6,
sempre alle 19, apertura cucina e spettacolo musicale dei Blue Filters.

Domenica 25/6 : Ore 10.30 Il vicario episcopale mons. Maurizio Rolla presiederà alla celebrazione della messa ;
ore 12.30: pranzo insieme;
ore 15 : giochi  – ore 16 : preghiera e lancio dei palloncini;
ore 16.30: spettacolo dei Super Zero;
ore 18: S. Messa nella chiesa di S. Ambrogio a Bindella e poi processione fino alla chiesa parrocchiale;
ore 19.30 : apertura cucina;
ore 21: concerto del corpo musicale di Rebbio.

Per il momento però vorrei porre l’attenzione ai primi tre appuntamenti, raccomandando a tutti gli amici di Erba e dintorni di accorrere numerosi.

Una lunga giornata particolare…

Ieri ho trascorso una giornata particolare: ero rappresentante di lista in uno dei 15 seggi elettorali cittadini e mi sono alternata con i giovani e meno giovani che avevano avuto il mio stesso incarico.

Ho avuto modo di conoscere persone con la passione per la loro città, che sanno spendersi senza garanzie di un tornaconto, per rendere un servizio alla comunità.  In particolare ho conosciuto dei giovanissimi e delle giovanissime, che hanno costituito una propria lista e sono rimasti a “presidiare” la sede elettorale; mi è piaciuto parlare con loro, sentire i loro progetti, scoprire in loro una serietà di impegno  che difficilmente troviamo rappresentata nei media nostrani.

Ci siamo fatti buona compagnia e abbiamo studiato insieme le tabelle che riportavano i casi di validità e di nullità del voto, fino alla chiusura dei seggi. A quel punto ognuno è andato al suo posto di osservazione.

Io ero stata assegnata a un seggio la cui presidente, molto compresa della sua responsabilità, effettuava tutte le operazioni con estrema pignoleria, ma anche con estrema cura….. solo che questo, se ha garantito correttezza, ha anche implicato una notevole lentezza nell’espletamento dello scrutinio ed è così che l’ultima scheda è stata aperta alle quattro e mezza del mattino, quando eravamo tutti esausti…..

Io almeno ho potuto andarmene, ma il team degli scrutatori ha dovuto restare per espletare tutte le formalità e i controlli del caso.

All’ingresso della scuola, in cui peraltro ho lavorato per tanti anni, c’erano  ancora i ragazzi che aspettavano la proclamazione dei risultati, nonostante il sonno appesantisse visibilmente i loro sguardi.

Intanto gli uccellini cominciavano già a cinguettare per darsi la sveglia a vicenda e per far capire a tutti i “concorrenti” che il territorio era ben presidiato…Terminava così una lunga giornata particolare….

Io e la nuvola…

nuvolafantozziPer Fantozzi quella di ieri sarà stata certamente una splendida giornata, visto che la sua nuvola proverbiale ha preferito seguire me per tutta la giornata….

Partenza: flagellata da una tempesta di vento e pioggia di rara intensità….e io non avevo l’ombrello; attesa del pullman a Stratford: sotto una pensilina sufficiente per cinque persone, ci eravamo catapultati lì almeno in venti, tutti vicini vicini sferzati dalla pioggia: parevamo pinguini durante una tempesta. Per fortuna però, dopo mezz’ora, sono riuscita a salire sul pullman, mentre altri hanno dovuto aspettare quello successivo.

All’aeroporto la partenza dell’aereo è stata ritardata di un’ ora e mezza poi, a Bergamo, ho visto partire il pullman per la stazione mentre uscivo dal terminal; allora mi sono precipitata a prendere il taxi per arrivare in tempo a prendere il treno per Lecco delle 19.08.

Felice,  vado al binario e attendo……. alle 19.10 lo speaker della stazione comunica che proprio quella corsa è stata cancellata !!!! Angoscia: ci saranno ancora corse del C40 alle nove di sera? Cerco su internet, ma sono riportati solo gli orari invernali…..

A quel punto mi sono arresa e ho telefonato alla mia amica Antonia di venirmi incontro a Lecco e così il viaggio più tormentato della mia carriera di viaggiatrice ha avuto un picevolissimo epilogo….anche dolce direi…visto che Antonia e suo marito mi hanno anche portato una squisitissima fetta di torta fatta in casa!!!

La nuvola di Fantozzi a quel punto aveva trovato qualcun altro da ….proteggere….

 

Le priorità di Teresa May.

OGGI il giornale che viene distribuito nelle stazioni dedicava pagine intere all’attentato di London Bridge e questo mi pare logico e comprensibile….Quello che invece non capisco molto è l’enfasi con cui si sottolinea l’intervento della polizia, che in otto minuti ha stroncato l’attacco uccidendo i terroristi….secondo me la polizia avrebbe dovuto arrivare almeno dieci minuti prima per sventare l’attacco…..

Come me forse la pensa Corbyn che rimprovera la May per aver tagliato risorse alla polizia, mentre invece pare abbia stanziato 500 milioni di sterline per cambiare il colore delle copertine dei passaporti……questa era senz’altro una priorità in tempo di Brexit….