Non è raro, purtroppo, sentir magnificare i tempi in cui i treni arrivavano in orario e in cui si poteva andare in giro col portafoglio in mano… È accaduto anche pochi giorni fa su Facebook e questo mi ha fatto riprendere in mano un libro che avevo già letto tanti anni fa e di cui ricordavo bene solo l’ambientazione storica. Ne riporto qui alcune righe che raccontano di una spedizione punitiva notturna contro i dissidenti…Gli squadristi hanno appena fatto irruzione in una casa e hanno ucciso un onorevole scomodo….
“….I fascisti sono scesi veloci e sicuri, hanno lanciato un “A noi”, prima di risalire sulla macchina, sono partiti cantando : All’armi! All’armi!…..
….Gli spari e le grida hanno risuonato sulle mura, sui lastrici….i colpi delle rivoltellate, le canzoni squadriste, hanno echeggiato in ogni strada recandovi il terrore. E’ l’antica fazione dominante che ripete le sue stragi col favore della luna…. Stanotte la Polizia è consegnata: la ronda degli ammoniti è rientrata dalla perlustrazione segnalando “n. n.” nel suo rapporto. Intanto le Bande Nere compiono l’eccidio…… Il priore di San Lorenzo ha spalancato l’uscio della sacrestia, ha acceso una lampada sulla soglia, semmai un braccato voglia cercarvi rifugio …..Le strade sono deserte, i caffè notturni hanno abbassato le saracinesche: è spenta ogni luce….Con gli squadristi è la morte. Ciascuno di essi ne reca il ritratto sul cuore…”
E’ di questo che tanti provano nostalgia? Io non credo…. La nostra società, il nostro paese non sono certo perfetti e tutti ne auspichiamo il miglioramento, ma da questo a preferire la dittatura di un manipolo di sanguinari ce ne corre….
Il libro da cui sono tratte queste righe (in molti lo avranno già capito) è “Cronache di poveri amanti” di Vasco Pratolini.