La mafia non esiste solo per chi non vuole vederla.

C’era un tempo in cui si pensava che la mafia fosse un problema del Sud, o forse non si voleva vedere la realtà vera, visto che già Don Sturzo nel 1900 denunciava il pericolo che la mafia dilagasse in tutto il territorio nazionale ed oltre, come si legge nell’articolo di Avvenire linkato qui sopra. Le parole di don Sturzo appaiono oggi veramente profetiche dopo la retata antimafia operata dalle forze dell’ordine in Brianza.

L’articolo menzionato sopra si conclude con queste parole, che devono farci riflettere:

La corruzione, anche quella mafiosa, ha la faccia pulita, ha gli abiti griffati di politici, imprenditori, funzionari pubblici, liberi professionisti. Ha anche cognomi del Nord. Non uccide il corpo, ma la libertà, la dignità, la democrazia.

Ben vengano le nuove norme, senza altri tentennamenti, ma non basteranno se non saranno incarnate in uomini che perseguano davvero il bene comune e non il proprio bene. Come Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Marcello Torre, Angelo Vassallo che hanno sacrificato la vita per il bene della comunità, per aver detto no a mafie e corruzione. Come il giovane sindaco di Taurianova, Fabio Scionti, recentemente vittima di un grave attentato. Come l’ex vicesindaco di Mondragone, Benedetto Zoccola, che porta sul suo corpo i segni indelebili della violenza camorrista. Amministratori del Sud, esempi da imitare. Anche al Nord. Si può e si deve, e non sarà mai troppo presto.

La gara di formula ….baby.

triciclo-freccia-kids-aDopo essersi fatto un lungo sonno sulle mie ginocchia, Gioele si è svegliato solo al suono delle voci del fratellino e della mamma.

I due bimbi hanno fatto merenda gustando anche qualche dolcetto che avevo portato, poi si sono messi a giocare: Giovanni pedalava vigorosamente sul suo triciclo abbassandosi tutto sul manubrio per fare più forza, Gioele lo rincorreva spingendo il suo carrellino e intanto imitava il rumore delle auto: è abilissimo nel fare manovre anche complicate!!! La gara si stava protraendo e i due schivavano miracolosamente tavolo, sedie, divano con grande abilità, poi la mamma, fingendo di parlare a un microfono, si è messa a fare la “telecronaca” e allora il divertimento dei due monelli  è arrivato al culmine!