UTE: Il canto gregoriano-ambrosiano nelle antiche abbazie del Verbano.

Un impegno mi ha impedito di essere presente all’UTE martedì scorso e non ho potuto seguire la lezione  del M° Zapparoli sul gregoriano. Fortunatamente il prof. Francesco Pintaldi, validissimo collaboratore del Maestro per la parte audiovisiva, ha avuto la bontà di mandarmi un suo breve resoconto, che pubblico con vero piacere e gratitudine.

lezione-sul-gregorianoMolto interesse ha destato la lezione sul canto ambrosiano e gregoriano del Maestro Alessandra Zapparoli. Correlata dalla proiezione di un video, la lezione si collega alle altre lezioni dell’UTE dell’anno accademico trascorso riguardanti le bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio ambrosiano che da Milano si espande sulla provincia di Milano e fino a Pavia, Bergamo e il lago Maggiore. Nella lezione viene esaltata la figura di Carlo Borromeo e di Sant’Ambrogio del quale viene proposto l’antico canto del +387 ” Veni redemptor gentium”  come punto di partenza per tutta la produzione dei canti gregoriani fino ai giorni nostri . Il canto gregoriano è un canto liturgico, legato strettamente alla parola e alla preghiera, di una grande potenza spirituale, che subirà una serie di influenze dalla musica popolare sviluppandosi progressivamente in melodie attraverso la scrittura delle note attorno all’anno 1000, con l’introduzione del tetragramma e poi del pentagramma, trasformandosi nei secoli da canto sillabico e omofonico a canto polifonico. Passando da Monteverdi e Scarlatti si arriva con una veloce carrellata alla evoluzione del canto gregoriano nelle rielaborazioni settecentesca o ottocentesca in cui il brano appartiene più alla musica che alla preghiera, presentato in chiave roch o jazz o come canzonetta o pop come nel brano il tempo delle cattedrali. A conclusione nel video si propone una brillante esecuzione di Carmina Burana in cui si esalta la matrice del canto gregoriano ma riproposto quasi come una ballata medievale dove è presente l’apoteosi della potenza vocale e della potenza orchestrale.

Leggendo questo resoconto, aumenta il rammarico di non essere stata presente.

Grazie, Francesco!

Coro Alpino Orobico pro “LA VITA E’ UN DONO”

concerto-per-davideSabato sera, 25 novembre, alle ore 20.45, nella chiesa di Arcellasco, il Coro Alpino Orobico si esibirà in un concerto di canti di montagna; il ricavato andrà alla associazione “LA VITA E’ UN DONO”, nata per ricordare il piccolo Davide Carbone e per finanziare la ricerca sulla malattia rara che  ha colpito lui e i suoi due fratellini.

La partecipazione a questo evento sarà dunque un atto di solidarietà, oltre a costituire un’occasione per godere la bellezza di canti sempre suggestivi.

Letargo per due.

wp_20171123_23_00_04_proNon so come ci sia capitata: una cavalletta da due giorni sta abbarbicata alle foglie di una pianta che tengo sul davanzale interno di un finestrone, che non apro mai.

Ho provato a disturbarla per vedere di poterla prendere e portare in giardino, ma non sono riuscita nell’impresa.

Credo stia pensando che quelle foglie possono costituire un buon rifugio per passare l’inverno…… io seguo l’evoluzione della situazione e, in fondo, forse non mi dispiace sapere che non sarò  da sola ad affrontare queste  sere sempre più lunghe e sempre più buie….

Uomini e quaquaraquà.

E’ una riunione per  genitori di bambini di sette anni. Arrivano molte coppie, qualche mamma è da sola e c’è anche qualche papà che porta le scuse della moglie impegnata in un turno di lavoro festivo.

uomini-che-aiutano-in-casa Quando comincia la discussione, sono parecchi gli uomini che intervengono e che manifestano le loro preoccupazioni e i loro dubbi circa l’educazione dei figli e il modo migliore per crescerli sereni e farne delle persone per bene.

Mi pare un bel segno del cambiamento dei tempi ……qualche decennio fa in un’occasione analoga non avremmo visto un solo uomo: gli impegni inerenti l’educazione dei figli erano cose da donne!!!

Oggi invece i giovani papà sono più attenti ai loro figli, si sentono più responsabili della loro educazione, sono più collaborativi con le mogli e più impegnati a condividere le responsabilità che derivano dall’essere genitori. Questi sono uomini veri.

Credo che tale cambiamento sia dovuto alle giovani donne d’oggi che non vanno più nelle piazze a manifestare, ma sanno, nelle proprie case, impostare i rapporti coniugali su una base di maggiore comprensione reciproca e quindi di reciproco rispetto.

….poi ci sono gli uomini che hanno paura delle donne che rivendicano un ruolo alla pari e per questo  diventano violenti e qualche volta assassini…..e questi sono i quaquaraquà, per dirla alla maniera di Sciascia.

Che vita è?

Troppo rumore per la morte di un boss … forse non si doveva nemmeno diffondere la notizia, ma, visto che se ne è parlato tanto, forse può essere l’occasione per far considerare quanto sia sempre triste e disumana la vita di chi insegue denaro e potere a tutti i costi…

Dopo gli anni della cruenta scalata al potere mafioso, gli anni della latitanza vissuti come una belva braccata e poi quelli del carcere duro, senza poter vedere moglie, figli, nipoti ….che vita è? Chi può scegliere una vita così?

Ute: don Mazzolari – Giocare a fare Dio?

La prof.sa Mariella Russo quest’anno vuole guidarci a scoprire persone che non si sono lasciate cadere addosso il loro tempo e hanno avuto la capacità di reagire a quanto accadeva. La prima di queste figure è don Primo Mazzolari.

don-mazzolariNasce in un paesino della bassa mantovana e appena diventato sacerdote, si arruola come cappellano militare, spinto da sacro furore patriottico. Un avolta in trincea, incita i soldati a combattere per la patria, ma ascolta anche il moto di ribellione che molti esprimono verso questa guerra e verso una Patria che, mentre chiede a loro di sacrificare le proprie vite, sta solo e sempre dalla parte dei ricchi e dei potenti.

Alla fine della guerra don Primo è cambiato e si schiera decisamente dalla parte dei reduci e dei contadini, facendo proposte che non possono essere accettate nè dal clero nè dai “padroni”: sono tutti spaventati dall’ida che possa accadere qui quello che è appena accaduto in Russia: la Rivoluzione comunista.

Ritenendolo pericoloso, gli viene affidata una piccola parrocchia di campagna, dove nessuno frequenta più la chiesa, ma lui saprà conquistarsi la fiducia della gente dimostrando di capire i loro problemi e schierandosi sempre dalla loro parte anche quando questo può diventare non solo scomodo, ma anche pericoloso: gli squadristi fascisti sono in piena attività.

Fiero oppositore del regime fascista, non esita però a condannare le rappresaglie dei partigiani alla fine della Seconda Guerra Mondiale; nel dopoguerra lui afferma che c’è bisogno di tolleranza tra cattolici e comunisti, mentre il Papa lancia la scomunica per chi vota il partito comunista;  fonda anche un giornale “ADESSO” su cui cerca di diffondere l’idea di una società più giusta, ma viene censurato a più riprese dai suoi superiori.

Solo con l’avvento di Papa Roncalli trova approvazione alle sue posizioni, tanto che il pontefice lo invita a Roma per preparare il Concilio, ma don Mazzolari morirà mentre si appresta a intraprendere la sua nuova vita.

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lalbero-della-vita-2Il dr. Sassi, ha scelto quest’anno un argomento molto attuale e di non facile comprensione: l’ingegneria genetica.

Gli esseri viventi più numerosi sulla terra sono i batteri, veri laboratori chimici ad alto rendimento.

L’ingegneria genetica porta l’uomo, per la prima volta nella storia, a entrare nel patrimonio genetico degli esseri viventi per modificarlo e creare nuove specie (Giocare a fare Dio?). Come accade ?

La trasmissione di informazioni richiede un linguaggio codificato e come con l’alfabeto si costruiscono parole, frasi e romanzi, cosìnelle cellule ci sono proteine e acidi nucleici che costituiscono l’alfabeto della ingegneria genetica.

Con l’esperimento di Griffith, si è arrivati a capire che i batteri sanno scambiarsi il DNA e sono quindi in grado di evolvere rapidamente; altri scienziati hanno dimostrato che il patrimonio genetico è contenuto nel DNA, il quale, grazie alla sua particolare forma e struttura, consente la duplicazione delle cellule in modo automatico.

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La sala oggi era tanto affollata che non c’erano abbastanza posti a sedere per tutti i presenti che hanno seguito con enorme interesse le due lezioni.

E’ sempre stato così…

Art. 2278 L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.

Quanto ho copiato qui sopra non è preso dai giornali di oggi che danno grande spazio alle dichiarazioni di Papa Francesco sul “fine vita”, ma dal Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II.

Ciò dimostra chiaramente che Papa Francesco oggi non ha fatto che ribadire la posizione che la Chiesa ha sempre ribadito su questo delicato argomento.  Le lunghe battaglie in Parlamento per non arrivare alla approvazione di una legge sono solo frutto di calcolo politico.

Psicologia usa e getta…

 Cliccando qui si può trovare l’analisi della personalità dei viaggiatori in aereo a seconda del posto che scelgono: finestrino e corridoio.

Si viene così a sapere che chi sceglie preferibilmente il sedile vicino al finestrino è più egoista perchè esprime il desiderio di non essere disturbato da chi ha necessità di alzarsi durante il volo e nello stesso tempo non si preoccuperebbe di dover essere lui (o lei) a disturbare i vicini di sedile per eventuali necessità.

La cosa mi pare del tutto cervellotica e infondata, infatti io preferisco essere vicino al finestrino proprio perchè non mi alzo mai durante i brevi voli che mi capita di fare e non mi piace invece essere seduta nel mezzo o sul corridoio, perchè, data la mia silhouette non proprio da modella, penso di essere di intralcio a chi si vuole spostare. C’è anche chi preferisce il corridoio, perchè, in caso di incidente, è più libero di muoversi; io invece quando salgo sull’aereo mi affido completamente alla buona sorte, convinta che, nel caso di incidente, non faccia gran differenza il posto in cui sei seduto…

Vatti a fidare degli psicologi…..