Lucy Kellaway, insegnante per vocazione.

Su Corriere.it c’è una serie di articoli dedicati alle donne del 2017 e tra queste c’è anche questa sconosciuta (almeno per me) insegnante. Era un’affermata giornalista del Financial Times e ha lasciato il giornalismo per dedicarsi all’insegnamento nelle scuole pubbliche inglesi, per sentirsi più utile.

In un paese in cui da molto tempo le scuole pubbliche vengono disertate da gran parte dei cittadini, che preferiscono rivolgersi alle pur costosissime scuole private, la signora Lucy Kellaway potrà certamente trovare il modo di soddisfare la sua aspirazione.

Nel Regno Unito  le scuole private fanno affari d’oro (la retta può arrivare anche 2.500 sterline al mese, per le scuole elementari ) e il servizio offerto non è sempre impeccabile: viene riservata molta attenzione soprattutto alle attività che “fanno immagine” per continuare ad essere appetibili, ma spesso vi si adottano sistemi educativi improntati a una competizione esasperata, che non so quanto possa essere condivisa dai pedagogisti.

Se la signora Kellaway riuscirà, insieme a chi ha seguito il suo esempio, a riformare le scuole pubbliche inglesi, potrà avere la gratitudine di molte famiglie e di molti ragazzi.

Sala Argento.

wp_20171227_08_52_23_proChi è andato a Messa ad Arcellasco nella notte di Natale, o il mattino seguente, ha ricevuto in dono un biglietto come quello nella foto. E’ un semplice cartoncino colorato a mano dalle donne, che da un paio d’anni si ritrovano tutti i lunedì pomeriggio nella Sala Argento per dedicare due ore del loro tempo ad attività di vario genere.

Di volta in volta si realizzano semplici lavoretti da offrire ai parrocchiani nelle ricorrenze più importanti e particolare cura viene riservata a quelli da portare  agli ammalati o agli ospiti della casa di riposo.

Del gruppo fanno parte donne non più giovanissime (ma lo spazio è aperto a tutti), ma con il desiderio di fare, di sentirsi utili stando in compagnia in modo semplice e sereno. C’è anche uno spazio dedicato a chi vuole divertirsi col burraco, il gioco a carte che sta appassionando alcune nostre amiche.

E’ stata una bella idea quella della Sala Argento: la stanno frequentando persone che si erano chiuse in una malinconica solitudine e che ora invece trovano piacere a ritrovarsi insieme, gustando un tè con una torta o dei pasticcini preparati prima di uscire di casa. Se c’è tanto da fare e il tempo stringe, alcune si portano a casa il lavoro e riempiono così le proprie serate, sempre troppo lunghe per chi le deve passare in solitudine.